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Morto "l'Accattone": scompare uno dei fondatori della Banda della Magliana
02-01-2024, 20:45
È scomparso oggi, a 85 anni, Antonio Mancini, noto come 'l'Accattone' e 'Zio Nino', ex membro della Banda della Magliana, uno degli ultimi protagonisti chiave e fondatori dell'organizzazione criminale che era ancora in vita. La sua morte, avvenuta a Roma secondo quanto riferisce l'Ansa, rappresenta la fine di un'epoca, segnando il passaggio di uno dei personaggi più controversi della criminalità romana. Nel 1994, Mancini prese una decisione sorprendente, decidendo di collaborare con la giustizia. Questa scelta lo portò a fornire preziose informazioni agli inquirenti su una serie di avvenimenti di cronaca nera che risalivano agli anni '70. Tra i casi su cui Mancini gettò luce ci sono il delitto Pecorelli, il coinvolgimento della banda nelle indagini sulla prigione di Aldo Moro e l'agguato al boss Enrico De Pedis. Mancini non esitò a rivelare dettagli sul coinvolgimento di De Pedis e di alcuni esponenti vaticani nella vicenda di Emanuela Orlandi, la quindicenne scomparsa nel 1983 a Roma e mai più ritrovata. Tali dichiarazioni, sebbene sostenute anche da Maurizio Abbatino, un altro collaboratore di giustizia e boss della banda, non ottennero conferme concrete. La sua figura complessa ha ispirato il personaggio di 'Ricotta' nel celebre libro Romanzo Criminale scritto da Giancarlo De Cataldo, diventato poi un film e una serie televisiva. La morte di Mancini segna la fine di un capitolo nella storia criminale della capitale, portando con sé i segreti e le contese di un'epoca ormai lontana.
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