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Cronaca
Al via il processo per l’omicidio di Ilaria Sula, alla sbarra l'ex fidanzato Mark Antony Samson
Oggi 12-11-25, 18:38
AGI - È iniziato oggi davanti alla terza Corte d'Assise di Roma il processo a carico di Mark Antony Samson, presente in aula - ha seguito l'udienza nel gabbiotto per i detenuti, senza mai guardare i genitori della vittima e non lasciando trasparire nessuna emozione -, accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Ilaria Sula, avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 marzo scorso. Per lui la procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Nei confronti del giovane i pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla relazione affettiva con la vittima, oltre all'occultamento di cadavere. In aula anche i genitori di Ilaria che indossavano una maglietta con la foto della figlia e la scritta "Giustizia per Ilaria". "Noi cerchiamo giustizia per Ilaria, non meritava questa fine - hanno detto al termine dell'udienza -. Sono sette mesi che non sentiamo il suo profumo e la sua voce. Ci hanno tolto tutto dal cuore. Casa nostra non è più come prima". Rispondendo a una domanda sulla presenza in aula dell'imputato, i genitori, visibilmente commossi, hanno aggiunto: "Per noi lui non esiste proprio". "I genitori di Ilaria sono stati persone di una civiltà assoluta, nel giorno di un passaggio difficilissimo, a un metro da chi ha fatto quello che ha fatto - ha spiegato l'avvocato Francesco Sforza, legale della famiglia Sula -. Hanno dimostrato una forza e un dolore infiniti. Dobbiamo ricordare che al centro di tutto c'è una ragazza che è stata uccisa". Il penalista ha inoltre sottolineato come l'Università La Sapienza, dove la vittima studiava, sia "sempre stata vicinissima ai genitori", e ha ringraziato le numerose associazioni che hanno manifestato solidarietà. Proprio La Sapienza ha chiesto di essere parte civile nel procedimento insieme a 'Penelope Lazio', 'Associazione Italiana Vittime Vulnerabili' e 'Insieme a Marianna'. I giudici scioglieranno la riserva nella prossima udienza del 9 dicembre. "Il femminicidio non deve diventare normalità", ha aggiunto. "Per i genitori di Ilaria non ci può essere giustizia, non esisterà mai - ha concluso Sforza -. Ma per la giustizia che può rappresentare un tribunale è importante andare fino in fondo. Non abbiamo cercato lo sguardo di Samson". È intanto in via di definizione la posizione della madre di Samson, accusata di concorso in occultamento di cadavere: secondo quanto si apprende, alla donna sarà concesso il patteggiamento a due anni.
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