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Finals, troppo Alcaraz per Musetti. Lo spagnolo va in semifinale e chiude l'anno da n.1
Ieri 13-11-25, 23:51
AGI - Carlos Alcaraz batte Lorenzo Musetti nell'ultima partita del girone "Connors" delle ATP Finals, in corso a Torino, alla Inalpi Arena. 6-4 6-1 il punteggio in favore dello spagnolo, dopo un'ora e 24 minuti di gioco: un risultato che ha una valenza doppia per Alcaraz, che ottiene la terza vittoria su tre match giocati nel girone del "Master", chiuso in testa, ma che, soprattutto, si è assicurato di chiudere l'anno da numero uno del ranking ATP. Dopo un primo set equilibrato e conquistato da Alcaraz grazie al break nel decimo gioco, il secondo parziale ha visto lo spagnolo prendere il sopravvento sul carrarino, che alla lunga ha perso lucidità e freschezza: ne consegue che la palla break annullata nel secondo game è solo l'anticipo dei due break consecutivi arrivati nel quarto e nel sesto gioco. In mezzo, due palle del contro-break annullate da Alcaraz, che però chiude i conti al terzo match point nel turno in battuta del settimo game. Musetti eliminato, De Minaur in semifinale con Sinner Questa sconfitta costa l'eliminazione a Musetti: al secondo posto del girone, infatti, si piazza Alex de Minaur (con Fritz eliminato). L'australiano affronterà ora Jannik Sinner (impegnato venerdì alle 14 contro Ben Shelton nel suo ultimo incontro del round robin) nelle semifinali di sabato. Il carrarino rinuncia alla Davis "Vista la mia condizione fisica ho parlato con il capitano Filippo (Volandri, ndr.) e ho deciso che per quest'anno non giocherò la Coppa Davis a Bologna". Lo ha dichiarato Lorenzo Musetti, nella conferenza stampa. Dopo il forfait di Jannik Sinner, quindi, Volandri si vede costretto a rinunciare anche al tennista toscano in vista delle Finali a 8 che si disputeranno la prossima settimana a Bologna. Confermati al momento Matteo Berrettini, Flavio Cobolli, Simone Bolelli e Andrea Vavassori. In pre-allarme Lorenzo Sonego e Luciano Darderi. Il piemontese al momento sembra il favorito per la sostituzione last minute di Musetti. Lorenzo ha giocato alla pari per quasi tutto il primo set contro il numero 1 spagnolo. "La stanchezza fisica c'era, sapevo che era difficile smaltire in un giorno le battaglie degli ultimi mesi e specialmente delle ultime settimane, soprattutto dopo la partita con De Minaur che è stata molto stressante anche sul piano fisico, quindi sapevo che oggi dovevo fare un miracolo - ha ammesso - Nel secondo set sicuramente sono crollato più in fretta, quello che mi teneva tanto in gioco nel primo set era il fatto che servissi molto bene". Il bilancio di questa prima assoluta alle Finals è comunque positivo. "Sono veramente contento di aver superato il mio limite, quella con De Minaur non è stata solamente una vittoria ma una prova di forza anche con me stesso, sono riuscito a scavare dentro e solitamente è una cosa che non ho nelle mie corde, mi ha fatto scoprire una parte di me che mi aiuterà in futuro". L'azzurro ha evidenziato la continuità di risultati ottenuta quest'anno. "Sono migliorato tanto anche su questa superficie e sul modo di interpretare il mio gioco, la cosa che forse ho migliorato di più è il servizio, che oggi mi ha tolto tanti problemi, bisogna proseguire in questa direzione che credo sia quella giusta". Musetti ha concluso parlando del suo team: "In questo momento è quello che conoscete, farò le mie riflessioni, ci saranno tante novità a partire dalla mia compagna che partorirà a breve ed è un momento che voglio godermi appieno". Alcaraz, "un sogno essere al primo posto" "Significa tanto per me essere primo al mondo: è sempre un sogno questo. A inizio anno vedevo il numero uno molto lontano, perché Jannik Sinner giocava bene e vinceva tutti i tornei, ma da metà stagione mi sono posto questo obiettivo, perché pensavo fosse raggiungibile. Ho giocato un grande tennis per tanti tornei di fila, abbiamo lottato spalla a spalla". Lo ha detto Carlos Alcaraz, dopo la vittoria su Musetti. "Sono felice di vedere Lorenzo giocare questo torneo - ha aggiunto lo spagnolo -. È un grande giocatore, siamo cresciuti insieme e giocare con lui su questi palcoscenici è un piacere. È difficile giocare contro di lui perché può fare qualsiasi cosa, devi sempre essere attento. A inizio partita abbiamo giocato entrambi con energia, poi forse lui fisicamente è un po' calato e io sono cresciuto molto".
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