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Economia e Finanza
Il centro-destra difende la manovra. La premier: "Con noi le ricette tardo-comuniste non passeranno"
Ieri 14-11-25, 22:43
AGI - Il segretario della Cgil Maurizio Landini "è uno scioperante di professione", dice Matteo Salvini, "fa politica e non tutela i lavoratori", rilancia Antonio Tajani. Mentre Giorgia Meloni si abbatte sulla proposta della patrimoniale: "Finché governiamo la nazione queste ricette tardo-comuniste non passeranno". Il centrodestra, nel giorno in cui maggioranza e opposizioni presentano una pioggia di emendamenti al Senato, difende a spada tratta la manovra. Una legge di bilancio a tutela del ceto medio, rimarcano i leader della coalizione arrivati a Napoli per sostenere la candidatura di Edmondo Cirielli, in vista del voto in Campania. Priorità del governo e manovra economica La presidente del Consiglio respinge nuovamente la tesi che si tratti di una manovra che favorisce i ricchi, "ci vuole una grande immaginazione per pensarlo". E sottolinea: "Abbiamo concentrato le poche risorse che avevamo a disposizione sulle priorità che dall'inizio del governo abbiamo individuato: la famiglia, natalità, difesa del potere d'acquisto dei cittadini, aumento dei salari, sostegno alle aziende che investono e assumono il rafforzamento della sanità". "Per coprire quei provvedimenti anche quest'anno abbiamo chiesto un corposo contributo a banche e assicurazioni", ricorda, "questo racconta di una stagione molto diversa rispetto a quando i soldi venivano presi dalle tasse dei lavoratori e regalati alle banche". Stabilità e risultati raggiunti "Con noi - ribadisce il Capo dell'esecutivo - l'Italia è tornata una nazione seria e credibile. Abbiamo riacceso il motore di questa nazione, riportando i conti in ordine, garantendo la stabilità" che è "premessa di qualsiasi crescita". "Come è cambiato il mondo" rispetto "a quando governava la sinistra" che ora "si sbraccia" perché "stiamo aiutando" il ceto medio, "come se chi guadagna 2500 euro al mese fosse ricco". "Dicevano - evidenzia la presidente del Consiglio - che non saremmo mai arrivati a governare questa nazione e la governiamo, poi dicevano che saremmo durati al massimo sei mesi e siamo diventati il terzo governo più longevo della storia d'Italia. In tre anni abbiamo portato gli investimenti esteri per oltre 80 miliardi di euro". La direzione politica e le riforme future La premier torna a indicare qual è la direzione dell'esecutivo e della maggioranza. "Arriveremo a fine legislatura", poi "saremo giudicati dai cittadini per quello che abbiamo fatto", la premessa. Avanti con il premierato, con l'autonomia differenziata, con il contrasto all'immigrazione clandestina ("Nonostante i bastoni fra le ruote continueremo a difendere i confini"), con la riforma della separazione delle carriere. Ed è proprio sul referendum che ci sarà l'anno prossimo che rivolge un invito agli italiani. "Votate nel merito", non per o contro il governo. "Se voi pensate che la giustizia non funziona allora votate no, ma se pensate che la giustizia può essere migliorata" allora "al referendum sulla separazione delle carriere votate sì".
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