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Estero
Kizilelma, il drone che può abbattere un jet
Oggi 02-12-25, 20:32
AGI - L'industria della Difesa turca continua la sua ascesa e testa il nuovo drone Kizilelma (la mela Rossa, ndr), unico al mondo capace di abbattere un jet da guerra. Ad alzare l'asticella delle potenzialità belliche dei velivoli senza pilota è ancora una volta la Baykar, azienda il cui ingegnere capo è Selcuk Bayraktar, genero del presidente Recep Tayyip Erdogan, ma soprattutto brillante progettista e 'padre' del drone Tb2 che ormai vola in 36 Paesi. Nel test che ha avuto luogo nei cieli del Mar Nero il Kizilelma ha abbattuto con successo un jet-obiettivo che volava ad alta velocità, con missili in dotazione al velivolo. Sia i missili che il radar di ultima generazione sono stati, come il drone, costruiti in Turchia. Una flotta di cinque F16 ha 'scortato' il drone in una formazione che presto potrebbe essere riproposta dall'esercito turco. Kizilelma ha poi individuato l'obiettivo con il radar di ultima generazione, lo ha tracciato per poi esplodere i razzi che lo hanno abbattuto con il sistema 'beyond-visual range- (Bvr) in pratica fuori visuale. Bvr è un sistema di ultimissima generazione che permette di colpire obiettivi in volo tra i 20 e i 40 km di distanza. L'azione è stata ripresa da un altro drone firmato Baykar, 'Akinci', lo stesso che ha localizzato i resti dell'elicottero su cui ha perso la vita il presidente iraniano Ebrahim Raisi nel 2024, normalmente utilizzato a scopo di ricognizione. La prima volta di Kizilelma è una doppia buona notizia per Erdogan. Da un lato la crescita dell'industria della Difesa è un risultato capace di toccare le sempre sensibili corde del nazionalismo turco e creare consenso. Dall'altro le immagini della guerra tra Iran e Israele e la minaccia di quest'ultimo hanno spinto il governo turco ad accelerare al massimo sul miglioramento della Difesa aerea. Per la Turchia un passo importante a prescindere. L'esercito di Ankara sarà presto uno dei pochissimi a contare su una flotta di velivoli senza pilota capaci di prendere parte a combattimenti aerei. Kizilelma prende il nome da un sogno che fece il Sultano Fatih prima della presa di Costantinopoli nel 1453, un sogno in cui la 'Mela Rossa' è considerata la metafora della tanto agognata conquista della capitale dell'impero bizantino da parte degli ottomani. Il nuovo drone è dotato di una combinazione radar-sistema di sensori che lo rendono capace di individuare obiettivi ad ampio raggio, ma di essere allo stesso tempo difficilmente leggibile da altri radar. Il radar è il Murad della turca Aselsan, il sistema di rilevamento obiettivi è il turco Toygun, i razzi Gokdogan sono prodotti dalla turca Aselsan, così come prodotte in Turchia sono le bombe ad alta precisione Teber-82 e Tolun (usate per colpire obiettivi a terra). Un risultato che riduce drasticamente la dipendenza della Difesa Turchia da forniture provenienti dall'estero. L'azienda Baykar del genero di Erdogan e del fratello Haluk vende i droni da guerra Tb2 a 36 Paesi e i droni da ricognizione Akinci a 16 Paesi. La Baykar ha messo a bilancio 1,8 miliardi di dollari di entrate sia nel 2023 che nel 2024 (il 90% dei quali di export) all'estero e con Kizilelma lancia un mezzo che potrebbe far lievitare ulteriormente le entrate dell'azienda, rendere più forte l'esercito turco e cambiare le regole dell'aeronautica militare.
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