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Estero
La guerra di Trump ai narcos in Venezuela: arriva la portaerei. Maduro si prepara al conflitto
Oggi 12-11-25, 12:00
AGI - La più grande portaerei del mondo si unisce all'operazione statunitense contro il narcotraffico dall'America Latina, che il Venezuela insiste sia volta a rovesciare il presidente Nicolas Maduro. L'arrivo della USS Gerald R. Ford nella regione coincide con un nuovo dispiegamento militare venezuelano per rispondere alle "minacce imperiali" e con la condanna della Russia per il bombardamento di navi presumibilmente adibite al trasporto di droga. Il Comando Meridionale delle Forze Navali statunitensi ha dichiarato in un comunicato stampa che la USS Gerald Ford rafforzerà la capacità degli Stati Uniti di individuare, monitorare e interrompere attori e attività illecite che compromettono la sicurezza e la prosperità del territorio statunitense e la nostra sicurezza nell'emisfero occidentale", ha dichiarato il portavoce del Pentagono Sean Parnell. Gli Stati Uniti non hanno ancora presentato prove che le navi siano state utilizzate per il traffico di droga o rappresentino una minaccia per il Paese. La CNN ha riferito che la Gran Bretagna non condividerà con gli Usa informazioni di intelligence su imbarcazioni sospettate di traffico di droga per non diventare complice di questi attentati, che, secondo alcune fonti, sono illegali. Ciò rappresenta una frattura cruciale tra due importanti alleati. La Russia, rivale dell'Occidente e alleato chiave di Maduro, ha definito gli attacchi "inaccettabili". "È così che operano generalmente i paesi senza legge, quelli che si considerano al di sopra della legge", ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in televisione, liquidando la guerra alla droga degli Stati Uniti come un "pretesto" per giustificare questi attacchi. Maduro prepara la "lotta armata" agli Usa Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha ordinato la creazione di comandi di difesa integrale - composti da cittadini, personale militare e funzionari pubblici - per "essere preparati" in caso di "conflitto armato", in un contesto caratterizzato dalla "minaccia" rappresentata, secondo il presidente, dal dispiegamento militare statunitense nelle acque caraibiche vicine al Paese. Il presidente ha emesso l'ordine firmando la "Legge del Comando per la Difesa integrale della nazione", approvata dall'Assemblea Nazionale, controllata dal movimento chavista, che stabilisce gli obiettivi, le caratteristiche e le funzioni di questi organi. La Francia condanna, queste operazioni violano il diritto La Francia condanna le "operazioni militari" americane nei Caraibi. Il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot ha dichiarato a Niagara-on-the-Lake, in Canada, dove oggi è iniziato un vertice del G7 di due giorni, che la Francia è preoccupata per la situazione. "Abbiamo osservato con preoccupazione le operazioni militari nella regione caraibica perché ignorano il diritto internazionale", ha detto Barrot ai giornalisti dopo il suo arrivo nella città canadese. Anche la Colombia sospende la condivisione delle informazioni di intelligence con gli Usa Dopo il Regno Unito anche la Colombia ha deciso di sospendere lo scambio di informazioni di intelligence con gli Usa. Il presidente colombiano Gustavo Petro ha ordinato "la sospensione delle comunicazioni e di altri rapporti con le agenzie di sicurezza statunitensi" fino a quando gli Stati Uniti non cesseranno gli attacchi alle imbarcazioni che presumibilmente trasportano droga nelle acque dei Caraibi e del Pacifico. "A tutti i livelli dei servizi di intelligence delle forze di pubblica sicurezza è stato ordinato di sospendere l'invio di comunicazioni e altri rapporti con le agenzie di sicurezza statunitensi", ha scritto Petro su X. Il presidente colombiano ha spiegato che "questa misura rimarrà in vigore finché continueranno gli attacchi missilistici alle imbarcazioni nei Caraibi".
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