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La condanna a Caffo, i diritti “astratti” e gli errori di Chiara Valerio
10-12-2024, 19:24
Una sentenza non è mai verità morale, né verità definitiva. Non lo è quando è di primo grado, come questa che condanna Leonardo Caffo a quattro anni, al risarcimento per 45 mila euro e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, per le violenze verbali, morali e fisiche contro la sua ex compagna e madre di sua figlia. Non lo è quando è definitiva, perché la verità può sfuggire alla giustizia, e la verità morale è più ampia di quella giudiziaria
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