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Bataclan, dieci anni dopo: musica rock e 132 stelle per ricordare vittime
Ieri 13-11-25, 21:36
Dolore e raccoglimento per la ferita ancora aperta degli attentati terroristici che colpirono il cuore di Parigi quel venerdì sera del 13 novembre 2015. Ma al tempo stesso un inno alla musica e dunque a quella vita contro cui i commando jihadisti si scagliarono quella notte, colpendo prima fuori dallo Stade de France durante l'amichevole di calcio Francia-Germania, poi falciando vite fra i clienti di ristoranti e bar di X e XI arrondissement e infine facendo una strage al Bataclan, dove circa 1.500 persone - soprattutto giovani - erano raccolte per il concerto degli Eagles of Death Metal. Parigi 10 anni dopo ha ricordato le 132 persone che furono uccise negli attacchi, 92 delle quali al Bataclan, dedicando loro una cerimonia con musica e luci apertasi sulle note di 'Hells Bells' degli AC/DC. A guidare le commemorazioni il presidente Emmanuel Macron e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo. Di mattina si sono recati, tappa dopo tappa, in ognuno dei luoghi colpiti dagli attentati di 10 anni fa. Prima lo Stade de France a Saint-Denis, per rendere omaggio a Manuel Dias, unica persona rimasta uccisa fuori dallo stadio, dove 3 kamikaze azionarono le cinture esplosive. Successivamente le 'terrasses' di bar e ristoranti del centro: Carillon e Petit Cambodge, dove i morti furono 13; Bonne Bière e Casa Nostra, dove morirono 5 persone; e ancora Comptoir Voltaire, dove un kamikaze provocò diversi feriti; La Belle Équipe, dove ci furono 21 morti e 14 feriti; infine il Bataclan. Poi, intorno alle 18, sempre Macron e Hidalgo hanno guidato la cerimonia principale, a fianco dei presidenti di due associazioni delle vittime, Philippe Duperron di '13onze15' e Arthur Dénouveaux di 'Life for Paris'. Cornice: il 'Jardin du 13 novembre 2015', o 'Jardin du souvenir', giardino commemorativo inaugurato proprio in questa occasione, che si trova a Place Saint-Gervais, vicino al municipio di Parigi. Un luogo concepito insieme alle associazioni delle vittime e pensato per essere un intreccio fra minerali - con blocchi di granito che evocano i luoghi degli attentati - e vegetali, con le piante a indicare la vita che rinasce. La musica è stata protagonista, insieme a memoria e simboli, di questa cerimonia che porta la firma del direttore artistico Thierry Reboul, già mente dell'apertura delle Olimpiadi sulla Senna. Tanti i riferimenti rock in onore della cosiddetta 'generazione Bataclan'. Quando fra le 17.57 e le 18.02 le campane hanno risuonato a Notre Dame e in altre chiese parigine, a Place de la Republique, dove in tanti seguivano la cerimonia su maxi schermo, è piombato il silenzio. La cantante Ann Shirley ha interpretato 'Hells Bells' degli AC/DC. A seguire il brano 'Friday the 13th', composto dopo gli attentati, è stato interpretato da Jarvis Cocker, leader del gruppo britannico Pulp. Successivamente è stata la volta della composizione originale di Victor Le Masne 'Le Requiem des Lumières'. I nomi delle 132 persone uccise sono stati letti da 'eroi sconosciuti' del 13 novembre che lavorarono quella notte per gestire la situazione, poi è stata la volta di 'Brothers in Arms' dei Dire Straits accompagnata da ballerini, mentre in cielo su Place Saint-Gervais si accendevano 132 stelle. Anche il cantante degli Eagles of Death Metal, Jesse Hughes, si è esibito, interpretando la canzone 'You'll Never Walk Alone' insieme al 'coro del 13' composto da sopravvissuti e parenti delle vittime. "Il dolore rimane" e "la Francia ricorda", aveva scritto su X Macron. "Non si può dare un senso al 13 novembre, ma si può dare un senso al 14 novembre, a ciascuno dei vostri 'indomani', a ciascuno dei vostri passi, che messi insieme raccontano una storia di coraggio, di solidarietà, di vita", ha scandito poi più tardi in un discorso tenuto alla cerimonia, in cui ha assicurato che la nazione si fa garante che "sarà fatto di tutto per impedire nuovi attacchi". Presente anche l'ex presidente François Hollande, che ricopriva l'incarico 10 anni fa e quella notte fu evacuato dagli spalti dello stadio e messo in sicurezza quando iniziarono gli attacchi: "Rendere omaggio alle vittime è il nostro primo dovere", ha scritto sui social. "Parigi ha tenuto duro, la Francia ha tenuto, la Repubblica ha tenuto", ha affermato Macron. Ribadendo quanto poco prima aveva detto Hidalgo, che aveva richiamato il motto di Parigi: 'Fluctuat, nec mergitur', cioè 'Sbattuta dalle onde ma non affonda'. Al termine del discorso di Macron, dopo un minuto di silenzio, mentre la cantante lirica Axelle Saint-Cirel intonava la Marsigliese la Tour Eiffel si è illuminata con i colori della bandiera francese e intorno vi sono comparse le scritte 'Libertà, uguaglianza, fraternità', motto nazionale. Poi, mentre l'evento volgeva al termine sulle note di 'Shooting Stars' cantata dal 'Coro del 13', dei droni hanno 'disegnato' intorno alla Tour Eiffel un grande simbolo della pace. "Il mio amore è più forte di quanto il tuo odio potrà mai essere", recita il testo della canzone.
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