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Casalino lascia il M5S e subito silura Schlein: "Ha spostato il Pd troppo a sinistra"
Oggi 12-11-25, 17:09
Rocco Casalino lascia il Movimento 5 Stelle e, ospite di Lilli Gruber, giudica Elly Schlein, promuove – ma non troppo – l'astro nascente Silvia Salis e parla del futuro del campo largo. L'ormai ex responsabile della comunicazione pentastellata è stato un fiume in piena nel salotto di Otto e Mezzo su La7, lasciandosi andare a più di qualche dichiarazione sugli alleati democratici. La prima a essere citata è la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ritenuta da Casalino colpevole di aver spinto troppo a sinistra i dem: “Schlein ha fatto un ottimo lavoro nel rendere più chiara l'identità del PD, diversa dal PD del passato. Lo ha spostato, secondo me, un po' troppo a sinistra – spiega l'ex pentastellato – tant'è che non riesce a crescere. È come se avesse raggiunto il massimo, ma non riuscisse ad andare oltre a quel massimo”. Poi uno sguardo ai rapporti interni dei dem con la figura del sindaco di Genova, Silvia Salis: “Salis è molto telegenica, molto brava in comunicazione. Secondo me le manca ancora un po' di politica, un po' di spessore politico, che ci vuole tempo, probabilmente, per costruire”. Sul futuro del campo largo, Casalino non ha dubbi e non include Salis nella corsa: “La partita sarà tra Conte e Schlein. Se ci saranno le primarie, vedremo cosa decideranno i vari elettori. Secondo me è una partita aperta” – commenta, senza mostrare preferenze per i dem nonostante i sondaggi li vedano più in alto dei pentastellati. Infine, un affondo alla sinistra, accusata di avere timore di affrontare Giorgia Meloni sui temi della sicurezza e dell'immigrazione: “Di certo, se non si parla di sicurezza e di immigrazione – perché questo centrosinistra sembra avere il terrore di farlo in maniera efficace – non li agevola di certo”.
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