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Fotografia, moda e riscatto: un progetto che parte dalle carceri
Oggi 14-11-25, 15:03
Siena, 14 nov. (askanews) - Un progetto che vuole unire arte e riscatto, creazione e consapevolezza: si tratta di "Lungo il Sentiero dell'Arte e dell'Anima - Made in Carcere veste #ANNA", racconto visuale della fotografa Elisabetta Gazziero, che ha ritratto Anna Fielbal, modella francese e studentessa presso il campus EIDM di Lille e con lei anche la scienziata Maude Jimenez Mermillon, docente a Lille, con abiti e accessori Made in Carcere, marchio etico fondato da Luciana Delle Donne. Il "Metodo/Modello Made in Carcere" permette a donne, uomini e a minorenni in stato di detenzione, che vivono ai margini della società, di lavorare, ricostruendo consapevolezza e dignità umana. L'attività inoltre recupera tessuti inutilizzati e scartati dalle imprese che diventano la materia prima per le lavorazioni in carcere e simbolo di una seconda opportunità. Gli scatti fotografici sono stati realizzati sul Sentiero dell'Arte e dell'Anima di Pienza, creato dalla Fondazione FUR, presieduta dal mecenate svizzero Urs Rechsteiner, e raccontano dignità e rinascita, sottolineando come ogni cucitura sia un atto di libertà. "Made in Carcere veste #ANNA", desidera celebrare la forza trasformativa dell'arte e la bellezza che nasce dalla libertà di essere se stessi. E si pone come un invito a guardare l'anima attraverso la materia, e a credere che ogni storia, anche la più fragile, possa rinascere in luce.
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