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Garlasco, nessuna contaminazione sul Dna di “Ignoto 3”: cosa può cambiare
Oggi 20-07-25, 10:11
Svolta vicina? Il caso di Garlasco si arricchisce di un nuovo capitolo che potrebbe cambiare in modo radicale la nuova indagine sul delitto di Chiara Poggi, uccisa nell'ormai lontano 2007. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il Dna di "Ignoto 3" trovato nella bocca della giovane vittima non sarebbe frutto di contaminazione. Questo vuol dire che il profilo individuato non corrisponderebbe a nessuno di quelli di chi ha eseguito atti, sopralluoghi ed esami e potrebbe, per il suo ruolo, essere entrato in contatto con il cadavere o con il tampone. Resta l'ipotesi di un "inquinatore", ma le verifiche stanno procedendo anche in quel verso. Se non fosse così, quel Dna sarebbe quello dell'assassino e complice di Andrea Sempio, il nuovo indagato. La procura di Pavia, però, non anticipa nulla e fa chiarezza: "I magistrati si esprimeranno ufficialmente solo al termine delle attività, adottando le decisioni necessarie". Sempio, intanto, ha rilasciato nuove dichiarazioni nel corso della trasmissione "Quarto Grado": ha ricostruito l'interrogatorio del 2008, riferendo di un forte malessere fisico e di un malore che avrebbe richiesto l'intervento del 118 in caserma. Secondo quanto affermato, si trattava di una febbre alta che durava da giorni. Dettaglio, questo, però assente nei verbali ufficiali dell'epoca.
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