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Giochi, il baby talento del cubo di Rubik: "Studio matematica, ma non farò il prof"
Oggi 09-12-25, 20:18
eno di 7 secondi per confermarsi campione per la quinta volta consecutiva. Valerio Locatelli, 19enne di Bracciano in provincia di Roma, è il campione italiano di Rubik's 2025. Locatelli ha risolto il celebre cubo in 6"49. Il successo, nella manifestazione organizzata dall'associazione Cubing Italy riconosciuta come Organizzazione regionale per l'Italia dalla World Cube Association, è arrivato lunedì 8 dicembre presso TreviglioFiera. Una passione, quella di Locatelli, nata nel 2017 quando a 11 anni ha iniziato a conoscere il rompicapo inventato nel 1974 dallo scultore ungherese Erno Rubik. "Mio padre mi disse che c'era un suo amico che era in grado di risolverlo e mi chiese se mi andava di imparare. Da lì tutto ha avuto inizio", racconta Locatelli a LaPresse. Dalla scintilla della curiosità all'allenamento passando anche da qualche tutorial Youtube. "E' sempre una soddisfazione riconfermarsi" dice ancora il giovane campione. Oltre 250 giocatori da tutta Italia e da tutto il mondo si sono sfidati durante il torneo, sia nella finale della versione classica 3x3x3 sia nelle numerose categorie che hanno visto protagonisti cubi di diverse dimensioni e sfide bizzarre come quelle con una sola mano o addirittura bendati. Per Valerio, questa è stata la settima partecipazione al torneo e la quinta vittoria consecutiva nella categoria '3x3x3'. Il giovane talento si è riconfermato inoltre per la quinta volta consecutiva anche come campione nel risolvere il cubo '3x3x3' con una mano sola. Se da un lato è una realtà consolidata nel mondo dei giochi, dall'altro Valerio spiega di voler aumentare il suo impegno nel mondo dei social: "Non me ne occupo tanto, uso di più Instagram, dovrei curarli un pochino di più. Dovrei dedicare un po' più di tempo" anche perché dopo l'ultimo successo "ho guadagnato dei followers". Locatelli è iscritto a Matematica all'Università di Pisa. Una facoltà che "in maniera indiretta" si lega alla passione per il cubo di Rubik. "La parola chiave è metodo" spiega il giovane campione perché "usando un certo metodo si possono raggiungere risultati in diversi ambiti della vita. I metodi, ovviamente, non sono correlati tra loro, ma è il concetto di metodo che fa la differenza". Sul suo futuro Locatelli tiene le porte aperte: "Non so ancora di preciso, ho scelto di iscrivermi a Matematica perché "ci sono diverse possibilità di lavoro, la mia è stata una scelta dettata dalla consapevolezza che avrò ampia libertà". L'unica possibilità che il fenomeno del cubo di Rubik tende a escludere è la scelta di diventare professore, questo perché "in Italia questa professione non è così valutata". Nell'immediato, però, Locatelli ha una certezza: "Voglio continuare a gareggiare a livello agonistico". E magari un giorno battere anche il record mondiale di velocità di Xuanyi Geng, un bambino cinese di 8 anni che ha completato il cubo di Rubik in 3"05.
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