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"I soldi si sono fermati agli avvocati di Sempio". Garlasco, il retroscena di Venditti
Oggi 14-11-25, 19:13
A “Dentro la notizia”, su Canale 5, in onda un servizio con un'intervista del conduttore Gianluigi Nuzzi all'ex procuratore aggiunto Mario Venditti, al centro dell'indagine sulla presunta corruzione legata all'archiviazione nel 2017 di Andrea Sempio, ora nuovamente indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. In merito a come è andato il Riesame, Venditti risponde: «Pensavo sinceramente che avrebbero depositato i tre verbali degli ultimi due giorni, quelli delle SIT, degli avvocati e, con mia grande sorpresa, non c'era neanche il Pubblico Ministero. Secondo me è stata una grave scorrettezza quella di non depositare i verbali resi dall'avvocato Lovati e dagli altri due avvocati che si erano occupati della difesa di Sempio». Gianluigi Nuzzi: loro (gli avvocati, n.d.r.) avrebbero detto che praticamente i soldi se li sono tenuti e che si tratta di normali parcelle. Questo indebolisce l'impianto accusatorio nei suoi confronti? Mario Venditti: «Io penso proprio di sì. Io dovrei essere il corrotto, quello che ha percepito, il destinatario finale di questi movimenti di denaro. Questi movimenti di denaro si sono fermati agli avvocati di Sempio». Gianluigi Nuzzi: quando è venuto da me in studio a “Quarto Grado” le ho chiesto se lei fosse convinto dell'innocenza di Andrea Sempio. Ne è tutt'ora convinto? Mario Venditti: «Assolutamente sì. Oggi mi correggo, rileggendo tutti gli atti negli ultimi giorni: mi sarei dovuto fermare a gennaio 2017, non avrei dovuto proseguire nelle indagini. Mi sarei dovuto fermare nel momento in cui c'è stato il pronunciamento della Corte d'Appello di Brescia sull'inammissibilità della revisione. Mi dovevo fermare in quel momento, come ha rimarcato il Gip nel suo decreto di archiviazione dove ha detto chiaramente che mi sarei dovuto fermare a quel punto e che aver fatto delle indagini – quelle che sono oggi all'ordine del giorno, sotto esame – sono dovute a un mio eccesso di zelo».
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