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“In politica le ha sbagliate tutte. Milano abbandonata”: così Feltri travolge Sala
Oggi 20-07-25, 09:07
Andare avanti o fare un passo indietro? Puntare al 2027 o accettare le elezioni anticipate? Questo è il weekend decisivo per il sindaco di Milano Beppe Sala, indagato nelle inchieste della procura su presunti abusi edilizi. Dopo tre giorni di incontri serrati con i partiti della sua maggioranza e con l'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi (per cui i magistrati hanno chiesto gli arresti domiciliari), il primo cittadino ha preso tempo. Solo domani davanti al Consiglio comunale svelerà quale sarà il futuro della giunta da lui guidata. Vittorio Feltri, ospite a 4 di sera, ha espresso un'opinione chiara al riguardo: prima che Sala si dimetta, "bisogna chiarire come sono andate le cose, dove sono stati fatti gli errori". Non avrebbe senso e, anzi, sarebbe "una scemenza pigliare un sindaco e buttarlo a casa". Se è bene che le indagini facciano il loro corso senza interferenze e giudizi affrettati, non si può essere ugualmente prudenti nell'analisi politica. Sala, per il direttore editoriale de Il Giornale, "le ha sbagliate tutte, a cominciare dalla gestione della città". Milano, attualmente, non risulta all'altezza della narrazione che la sinistra propina. Altro che città moderna e simbolo di efficienza: tra l'emergenza sicurezza e il problema dell'integrazione al contrario, è facile credere che il capoluogo lombardo possa smentire con i fatti di cronaca il racconto che ne viene fatto. "La città non ha sofferto più di tanto dal punto di vista urbanistico, ma da quello organizzativo. Parlo del traffico, della situazione in centro, della viabilità", ha spiegato il giornalista. L'inchiesta "potrà avere un certo peso perché l'immagine del sindaco ne esce male e Milano dà l'impressione di essere abbandonata", ha chiosato.
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