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Terna, fatturato in crescita e sprint degli investimenti
Oggi 14-11-25, 16:06
Conti in crescita e uno sprint degli investimenti. Per Terna i numeri relativi ai primi nove mesi dell'anno parlano chiaro: la società, guidata dal maggio del 2023 da Giuseppina Di Foggia<CF204> (nella foto),</CF> ha chiuso il bilancio al 30 settembre con ricavi in crescita dell'8,9% a 2,8 miliardi, grazie alla spinta delle attività regolate, a sua volta riconducibile all'aumento del capitale investito, in ragione dell'entrata in esercizio dei nuovi investimenti. Ma sono soprattutto i margini ad aver registrato una crescita più che consistente. L'Ebitda si è attestato a 2 miliardi (+7,1%) mentre l'utile netto di gruppo ha toccato quota 852,7 milioni (+4,9% dagli 812,6 milioni nei primi nove mesi del 2024). Quanto agli investimenti, vera spina dorsale dell'azione di Terna, hanno superato i 2 miliardi, con un incremento del 22,9% sullo stesso periodo dello scorso anno. Sul versante della remunerazione del capitale, è arrivata una conferma dei target previsti nel piano industriale al 2028: il board ha infatti deliberato un acconto sul dividendo 2025 pari a 11,92 centesimi di euro per azione, in linea con l'aggiornamento del medesimo piano. Numeri che non hanno scaldato più di tanto il titolo in Borsa (-1,2%) ma che permettono alla società della trasmissione elettrica di guardare ai progetti presenti e futuri con maggiore tranquillità. Proprio nel merito delle infrastrutture in cantiere, si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino fra Campania, Sicilia e Sardegna, dell'Adriatic Link, l'elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche, del collegamento tra la Toscana, la Corsica e la Sardegna, nonché gli interventi per incrementare la sicurezza e l'efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026. «I risultati dei nove mesi testimoniano la solidità del gruppo e consentono, ancora una volta, di creare valore per i nostri azionisti, ai quali oggi confermiamo un acconto sul dividendo in linea con la dividend policy del nostro piano industriale», ha rivendicato Di Foggia. I conti al 30 settembre sono stati comunque l'occasione per mettere a confronto l'operato di questi ultimi anni di Terna, con quello di altre omologhe europee. Secondo un benchmark elaborato dalla società di consulenza Bain&Company Terna prevede 23 miliardi di investimenti entro il 2034: più di 2 miliardi l'anno. Una cifra importante, ma che se confrontata con l'investimento dei principali operatori europei, risulta in proporzione decisamente inferiore. Questo, tuttavia, testimonia la focalizzazione di Terna verso gli interventi a maggiore valore per il sistema, insieme ad una gestione orientata all'efficienza che comporta risparmi che restituiamo ai consumatori. In altre parole, il Paese, grazie alle scelte di pianificazione e ottimizzazione, sta facendo di più con meno. Lo studio di Bain mostra dunque che Terna integra nuova capacità rinnovabile a un costo unitario per GW circa 2 volte inferiore rispetto a Germania, Francia e Regno Unito.
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