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Cultura e Spettacolo
A Gela emerge uno stilo a forma di Erma di Dioniso
Ieri 11-12-25, 19:26
AGI - Una testa maschile nella parte superiore, nella sezione centrale un fallo eretto, e infine la punta: chi impugnava lo stilo, lungo 13,2 cm, a forma di Erma di Dioniso nella Gela del V secolo avanti Cristo era forse un ceramista o un esponente di quella elite al quale venivano affidati i contratti. L'oggetto, in osso finemente lavorato, è emerso nell'area di Orto Fontanelle, in uno scavo di archeologia preventiva, la stessa che un emendamento alla Finanziaria avrebbe voluto cancellare e che è stato ritenuto inammissibile grazie alla protesta degli archeologi. Lo stilo, spiega all'AGI Gianluca Calà, incaricato della direzione scientifica dello scavo, era "una sorta di penna, serviva a scrivere sulla tavoletta d'argilla con una punta all'estremità inferiore e a eventualmente cancellare con una spatola in quella superiore. La cosa straordinaria di questo oggetto, probabilmente un unicum, è la sua forma a Erma di Dioniso. Le più importanti erme sono quelle che accompagnavano l'ingresso nell'acropoli di Atene, di importanza fondamentale nella storia e la politica di quella città. Nel 415 avanti Cristo, la notte prima della partenza di Alcibiade per la spedizione a Siracusa, che sarebbe risultata disastrosa per Atene, qualcuno andò a mutilare tutti i falli delle erme. Alcibiade venne accusato di avere pagato qualcuno affinché rompesse queste statue, così da prendere a pretesto il cattivo presagio per non partire. L'oggetto che abbiamo trovato arriva probabilmente da Oriente". "Questo stilo rappresenta davvero un unicum nel panorama archeologico del tempo - ha detto la soprintendente per i Beni culturali di Caltanissetta, Daniela Vullo - probabilmente utilizzato come dono alla divinità, per le sue peculiarità merita di essere esposto e restituito alla pubblica fruizione". "Ancora una volta - ha detto l'assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - Gela restituisce importanti pezzi di storia che contribuiscono a incrementare la cultura di un territorio che nell'antichità ha avuto un ruolo centrale e che, grazie alla presenza di cosi' tante emergenze di natura archeologica, può davvero crescere e diventare punto di riferimento per il settore". Nonostante le rassicurazioni di Scarpinato, lo scavo, dal quale è emerso un intero quartiere nell'area in cui dovrà sorgere in palazzo della Cultura, è sospeso per mancanza di fondi. "Siamo in pieno centro sotto il comune, davanti al mare - spiega ancora Calà - si tratta di una tipica villetta dentro la città: un'occasione imperdibile dove si può scavare senza togliere calcestruzzo o asfalto".
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