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Il Tempo è un quotidiano interventista di Roma fondato il 12 dicembre 1917 da Filippo Naldi, in diretta concorrenza con il «Messaggero» quale era appartenente al gruppo editoriale rivale Pontremoli-Della Torre.


Oggi 30-05-23, 08:49
“Attentato terroristico”. Droni ucraini attaccano Mosca, alba infuocata
Una nuova escalation nella guerra tra Russia e Ucraina. Sono 8 i droni ucraini che all'alba hanno preso di mira Mosca, capitale della nazione guidata da Vladimir Putin, colpendo una zona residenziale, ‘Nuova Mosca'. I dettagli dell'attacco di Kiev al cuore della città sono stati resi noti dal Ministero della Difesa russo. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, sono 5 i droni abbattuti dalla difesa aerea, mentre sono stati colpiti due edifici residenziali e non ci sono state vittime. L'incidente è stato etichettato come ‘attentato terroristico' dai servizi di sicurezza russi, che hanno spiegato che “il drone ha colpito i piani superiori di un edificio residenziale in via Profsoyuznaya 98. La facciata e i vetri della casa sono stati distrutti. Non ci sono state vittime”. La stessa dinamica è avvenuta pure in un edificio residenziale di 24 piani in via Atlasov, nel distretto amministrativo di Novomoskovsk. Mosca è situata a oltre mille chilometri dall'Ucraina e finora è stata presa di mira solo raramente dagli attacchi dei droni, attacchi che invece sono diventati più comuni in altre zone russe. Le immagini pubblicate sui social media mostrano tracce di fumo nel cielo e i palazzi colpiti, altri video mostrano nvece una finestra rotta. L'attacco segue un assalto analogo a Kiev, che è stato effettuato da droni russi durante la notte e ha causato almeno una morte. È stata la terza notte di seguito che la capitale ucraina viene ‘martellata' dai russi. La risposta degli uomini di Volodymyr Zelensky non si è fatta attendere, con altri momenti di tensione dopo l'attacco della notte del 2 maggio contro il Cremlino, sempre con i droni, che la leadership russa ha attribuito direttamente all'Ucraina.


Oggi 30-05-23, 08:26
Le cabine telefoniche di Roma vanno in pensione: fine di un'era
Dopo settantuno anni di glorioso servizio, per le cabine telefoniche sembra sia giunto il momento di andare in pensione per sempre. Pochi giorni fa, la Tim ha infatti ricevuto l'autorizzazione ufficiale da parte dell'Agcom per dare il via alla totale e definitiva rimozione delle oltre 30 mila postazioni di telefonia pubblica tuttora presenti sul territorio italiano. Perché, anche se ormai nessuno ci fa più caso, le cabine telefoniche, nonostante tutto, sono ancora tra noi, con la loro cornetta rossa e i pulsanti consumati, sempre pronte, a dispetto del tempo che passa, a fare quello per cui sono state progettate. Solo a Roma, per fare un esempio, ne resistono quasi mille - tra quelle cabinate, più classiche, e quelle più “moderne” col cupolino -, sparse qua e là negli angoli della Città, molte delle quali perfettamente funzionanti. Ma, nonostante la a dir poco sorprendente resilienza dimostrata finora, il loro destino, questa volta, sembra davvero segnato: con il via libera dell'Autorità per le Telecomunicazioni, in virtù della quale Tim viene sollevato dall'obbligo di garantire il servizio pubblico, il processo di dismissione pare ormai essere inevitabile. Dismissione i cui tempi e modi sono tuttavia ancora in fase di definizione, come confermatoci dalla stessa Tim nella giornata di ieri; di sicuro, al momento, sappiamo solo che si tratterà di un processo graduale e che la società di telecomunicazioni non sarà più tenuta a rispettare alcun criterio di distribuzione delle postazioni stradali sul territorio nazionale, come invece accadeva fino a ieri. A salvarsi dallo spietato rastrellamento dovrebbero essere solo i telefoni pubblici ancora presenti negli ospedali con almeno 10 posti letto e nelle caserme e nelle carceri con almeno 50 occupanti stabili (in ragione della loro «rilevanza sociale»), a cui si dovrebbero aggiungere quelli che si trovano in luoghi privi di copertura della rete mobile (come per esempio nei rifugi di montagna). Tale processo di smantellamento senza dubbio richiederà molto tempo, dato che oggi in Italia le gloriose cabine sono ancora in tutto circa 35 mila (16 mila situate in strada, 15 mila in esercizi commerciali e 4 mila nei pressi di luoghi ad alta frequentazione, come ospedali, scuole e caserme), di cui la metà, più o meno 18 mila, sono ancora attive. Niente a che vedere con le 300 mila postazioni complessive del 2001, anno in cui l'arrivo dei primi cellulari ne segnò l'inizio della fine, o con le 130 mila del 2009, quando per la prima volta l'Agcom diede l'autorizzazione al primo progetto di dismissioni proposto allora da Telecom, chiedendo però alla società di continuare comunque a garantire determinati standard qualitativi e quantitativi. In realtà, il vero colpo di grazia al il glorioso telefono pubblico sarà inferto- manco a dirlo - dall'UE giusto 10 anni dopo, con il «Codice europeo per le comunicazioni elettroniche», in virtù del quale la telefonia pubblica passerà dall'essere un «servizio universale» ad essere un «servizio ridondante». Eppure, a dispetto di chi le voleva estinte già 20 anni fa, le vecchie cabine hanno resistito finché hanno potuto, e forse ben oltre le più rosee previsioni. Ora, però, siamo ai titoli di coda: non ci resta che scattargli qualche foto prima che spariscano del tutto, magari per raccontare ai nostri nipoti come si telefonava tanto tempo fa.


Oggi 30-05-23, 08:20
Pronto a compiere attentati per l'Isis, fermato un minore a Bergamo
Pronto a compiere attentati per l'Isis, fermato un minore a Bergamo


Oggi 30-05-23, 08:19
Il Pd è incapace di leggere l'Italia reale: i cittadini promuovono il governo Meloni
Oltre all'evidenza dell'incapacità del Pd di leggere il Paese reale, il risultato dei ballottaggi conferma quanto apprezzato sia dagli italiani l'avere un governo capace di adottare decisioni mantenendo gli impegni presi. I neoeletti sindaci di centrodestra hanno beneficiato sia di questo sia della presenza sul territorio dei vari segretari, ministri e parlamentari di maggioranza. Anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nonostante fosse costretto a importanti impegni istituzionali internazionali, è riuscito a raggiungere e sostenere alcuni candidati. Le agende delle ultime settimane di Matteo Salvini o Antonio Tajani (per citarne due) raccontano di un incessante tour tra capoluoghi, città, paesi sparsi ovunque. Ancora una volta, dunque, possiamo dire che finalmente sta tornando la politica. Quella vera. Della presenza. Del contatto diretto. Non più dei salotti televisivi e dei social. Il risultato fa impressione: il centrosinistra ha vinto solamente a Vicenza con un vantaggio di appena 500 voti e con la lista civica di Giacomo Possamai che ha rifiutato l'appoggio di Schlein. Del catastrofico risultato la direzione del Pd colpevolizza il segretario e si ostina così a commettere il solito errore: non analizzare le proprie responsabilità. Segue a pagina 3 Con il risultato di continuare a distruggere (e logorare) chi ha la sventura di guidare i dem. Ora tocca a Schlein, ma è accaduto a Enrico Letta, Nicola Zingaretti. Persino Matteo Renzi che era riuscito a portare il Pd oltre il 40% è stato poi massacrato dagli stessi che di quel 40% hanno beneficiato. I soliti noti del Nazareno stanno già facendo Elly a pezzi ma così facendo alle europee del 2024 dei dem rimarrà poco o nulla. Certo lei non si lascia aiutare. Ha già tradito le aspettative create durante le primarie. Si è mostrata distante dalla realtà e incapace di elevare l'opposizione a un livello adeguato all'operato del Governo. Doveva essere la donna anti Meloni, si è rivelata priva di contenuti. Di ius soli, utero in affitto, piazze arcobaleno ed ecobulli agli italiani non frega granché. Le urne lo hanno confermato. Certo è dura contrapporsi a un esecutivo coerente e compatto nelle decisioni. Finalmente al Governo c'è chi non si lascia intimidire da veti né condizionare da quattro presunti intellettuali. Anzi. Lo abbiamo visto con la Rai, con il reddito di cittadinanza, con l'emergenza migranti, con il Ponte sullo stretto, con il Pnrre altre decine di temi. Le amministrative hanno dunque confermato quanto sia salvifica la politica quando è fatta ragionando (e lavorando) su progetti non estemporanei e di «pancia» ma pianificati sul medio-lungo periodo. Gli italiani sono più intelligenti di quanto alcuni pensano. E la verità è il veicoli migliore per conquistare la fiducia degli elettori. Gridare ai fascismi è palesemente falso. Come falso è sostenere che l'esecutivo voglia affondare i barconi di migranti ma più semplicemente non vuole condannare l'Italia a un hub di smistamento per l'intera Europa. È grazie alla coerenza delle scelte e alla fermezza nel difenderle e perseguirle che l'Italia è tornato ad avere un ruolo centrale anche a livello internazionale. La foto scattata pochi giorni fa che ritrae Giorgia Meloni mano nella mano con Joe Biden al G7diHiroshimane è la dimostrazione concreta. E come il presidente degli Stati Uniti – e ad altri leader stranieri, compreso quel Macron che per settimane ha denigrato e gettato fango sul nostro Paese–pure gli italiani hanno premiato l'operato di questo Governo, di questa maggioranza capace di confrontarsi e trovare la sintesi. Con franchezza. E a garantire così all'Italia una guida. Finalmente.


Oggi 30-05-23, 08:00
"Ora salviamo i beni culturali". Borgonzoni in Emilia Romagna
Lucia Borgonzoni, sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali, sta visitando alcuni dei luoghi colpiti dall'emergenza maltempo per "fare la conta" dei danni ai beni culturali. L'unità di crisi e coordinamento del Segretariato regionale dell'Emilia Romagna del Ministero della Cultura, con i funzionari delle Soprintendenze archeologie belle arti e paesaggio insieme alla Soprintendenza archivistica e i carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio Culturale, i cosiddetti «Caschi blu della Cultura», stanno svolgendo un'attività di monitoraggio sui siti segnalati. Sono 18 in provincia di Bologna, 41 in provincia di Forlì Cesena, 72 in provincia di Ravenna, 6 in provincia di Rimini, 1 in provincia di Reggio Emilia e 2 in provincia di Modena. In alcune di queste aree ci sono già stati degli interventi con la messa in sicurezza, in particolare, di alcuni beni archivistici e bibliografici. Non solo. Il Ministero della Cultura ha aumentato, temporaneamente, di un euro i biglietti dei musei per ricavare un extragettito da utilizzare per degli interventi sul patrimonio culturale; stimati per 10 milioni di euro. Sottosegretario com'è la situazione? ]«La situazione generale sta migliorando ma restano ancora molte criticità. Oggi sono andata nel piccolo comune di Sant'Agata sul Santerno, 3 mila abitanti, che è stato duramente colpito dall'alluvione. Il fiume ha rotto gli argini invadendo il paese, le attività commerciali sono chiuse per i danni e anche la caserma dei carabinieri non si è salvata. L'acqua ha divelto il portone d'ingresso del garage poi è entrata nella caserma con una violenza tale che ha portato via gli infissi alle porte, per fortuna i due militari che stavano all'interno sono riusciti a salvarsi. Ho anche partecipato a un funerale di un signore che ha perso la vita all'interno della sua abitazione. Abitava al piano terra, era allettato e quando l'acqua è entrata non è riuscito a scappare; la moglie si è salvata». Nella zona appenninica come è la situazione? «Sono stata a Monterenzio. Un piccolo comune di circa 6 mila abitanti che ha subito oltre 100 frane e si trova spaccato in due; per andare da una parte all'altra si impiega un'ora e mezza. In questi piccoli comuni intervenire subito è fondamentale per evitare il pericolo spopolamento. Con lo smart working c'erano stati molti ritorni ma adesso il rischio è che questi piccoli comuni vengano cancellati». Dopo un primo momento in cui la priorità è stata salvare le persone adesso è importante ricostruire case, scuole, negozi e caserme ma anche ripristinare i luoghi della cultura che contribuiscono a dare un senso di comunità. A che punto siamo? «Assolutamente ed è una delle tante richieste che mi hanno rivolto i cittadini perché i luoghi della cultura sono anche i simboli di una comunità. [TESTO-BASE]Come Ministero ci siamo attivati mettendo a disposizione una prima tranche da 8 milioni di euro ma per fare una stima di tutti i danni si dovrà attendere che l'acqua venga portata via assieme al fango. Ho visitato il teatro Rossini di Lugo, il più antico della Regione, dove, se la parte affrescata si è salvata, la platea è immersa in 70 centimetri di acqua. Gli abbonati si sono messi subito al lavoro per un primo intervento di pulizia; questo fa capire come le comunità sentano loro questi luoghi. A Cesena c'è l'abbazia che ha subito il crollo di un muro esterno. A Forlì delle preziose cinquecentine e seicentine sono state raggiunte dall'acqua e dal fango nel seminterrato del Seminario nuovo ma si sta lavorando per metterle in salvo. In totale sono circa 140 i siti segnalati che, con molta probabilità, aumenteranno ma il Ministero insieme alle sovrintendenze monitoreranno per poi intervenire». Oltre ai fondi che arriveranno con il Ministero avete già pensato a delle attività per far rinascere questi luoghi? «Sì. Con il mondo dell'audiovisivo abbiamo organizzato una raccolta fondi per aiutare i comuni che ne hanno bisogno. I proventi di questa raccolta andranno direttamente alla protezione civile o alle amministrazioni coinvolte. Non solo. Sempre a Lugo ho visto il museo di Francesco Baracca uno degli eroi dell'aviazione italiana. Su Baracca è stato prodotto anche un film con<ET>Beppe Fiorello protagonista, ecco potremmo iniziare promuovendo la pellicola ma più in generale vorremmo portare il cinema, gratuito, nei paesi colpiti dal maltempo. In modo che questa estate possano ritrovarsi per guardare dei film insieme e ricostruire così, almeno in parte il senso di comunità.<ET>Penso anche alla partecipazione di alcuni attori che potrebbero seguire questo tour itinerante per i paesi». Le immagini di queste ultime settimane hanno scoraggiato alcuni turisti che hanno chiamato alcune attività ricettive per chiedere informazioni, nella migliore delle ipotesi, o per disdire le prenotazioni. Cosa si potrebbe fare per invertire la tendenza? «Dobbiamo promuovere la Romagna. Dobbiamo dire ai turisti che bisogna andare in Romagna. Stiamo pensando di organizzare delle promozioni non solo per quanto riguarda i comuni della costa ma anche quelli dell'entroterra».


Oggi 30-05-23, 07:53
L'idolo spagnolo di Schlein perde le elezioni ed è costretto a dimettersi
Per quanto ogni elezione locale faccia storia a sé, esiste una circostanza complessiva che emerge dalla tornata amministrativa, ossia che un certo tipo di sinistra viene bocciata sui territori. Una sinistra che si rifà a leadership nazionali molto connotate sul piano ideologico. Questo è vero in Italia, dove la segretaria Pd Elly Schlein subisce una sconfitta elettorale che certifica il disallineamento del suo messaggio rispetto alle aspettative popolari, sempre tenendo conto della dinamiche locali che prevalgono nelle elezioni amministrative. Antifascismo in assenza di fascismo, retorica Lgbt+, allusione alla necessità di patrimoniali, ambientalismo ideologico che porta a strizzare l'occhio agli eco-imbrattatori. E un velo di cancel culture, testimoniato dall'assenza di solidarietà quando, a Torino, al ministro della Famiglia Eugenia Roccella è stato impedito, da un gruppo di femministe, di presentare il proprio libro. Una tendenza sociale che pare correre lungo il Mediterraneo. Sì, perché mentre la Schlein si preparava mestamente a fare i conti con la sconfitta del Pd nelle città, in Spagna il Primo Ministro socialista Pedro Sanchez aveva già ampiamente preso contezza della propria, presentando le dimissioni per andare a votare il 23 luglio prossimo. Una mossa tattica, anticipare i tempi (le elezioni generali in Spagna, a scadenza naturale, sarebbero state a fine anno), nella speranza, alquanto ottimistica che il centrodestra non riesca a organizzarsi. Lunedì, Sanchez ha certificato il proprio tracollo. Il Partito Popolare, principale forza di centrodestra nei voti totali supera i socialisti di 750 mila voti. Tiene Madrid, toglie al Partito Socialista 15 capoluoghi di provincia su 22. Tra cui alcune roccaforti come Siviglia, Castellon, Valladolid. Il Partito Popolare, a livello regionale, vince anche nelle Isole Baleari, Valencia e Murcia, per quanto in quei territori sarà necessario un accordo con Vox. Il partito socialista perde anche a Barcellona, dove Ada Colau viene superata dall'indipendentista catalano Xavier Trias. E ben sappiamo quanto, in questi anni, la città catalana sia stata una sorta di «laboratorio» per tutte le tesi politicamente corrette, specie di ispirazione Lgbt. Così come è facile ricordare le analogie tra Sanchez e Elly Schlein. Quest'ultima, durante la campagna elettorale per la conquista della leadership Pd, si è più volte richiamata al leader spagnolo come una sorta di punto di riferimento ispiratore. Anche lui, infatti, abbraccia quella linea politica del neo-progressismo ideologicamente marcato. Ne è un esempio, la «Ley Trans», che consente a quanti hanno più di 16 anni, di «autodeterminare» la propria identità di genere. Un'innovazione normativa avversata tanto dai cattolici quanto dalle femministe. E mentre il trend elettorale delinea un cupo futuro per Sanchez, una lezione opposta arriva invece dall'Inghilterra. Lì per i laburisti, guidati da Keir Starmer, parlano di «supply side economics», di crescita dei salari come conseguenza di investimenti produttivi, il consenso cresce.


Oggi 30-05-23, 07:47
Nel Lazio ballottaggi senza storia: 4-0 per un centrodestra senza rivali
Il centrodestra trionfa ovunque nei ballottaggi del Lazio, vincendo tutte le sfide a Velletri, Rocca di Papa, Anagni e Aprilia. Dopo Latina, Fiumicino, Pomezia, Terracina e Ferentino al primo turno, il centrodestra si aggiudica quindi altri quattro comuni. In totale porta a casa 9 grandi comuni su 12. Mentre porta a quattro il numero di sindaci eletti nella città metropolitana di Roma contro i tre del centrosinistra (San Cesareo, Santa Marinella e Valmontone). Vittoria storica a Velletri con Ascanio Cascella sindaco. Avvocato di professione, sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Difendere Velletri ha sconfitto al ballottaggio il sindaco uscente Orlando Pocci, con il 53,04% delle preferenze e 11.990 voti. Per la coalizione di centrosinistra, sostenuta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Verdi e Sinistra e altre tre liste civiche solo il 46,96% dei consensi e 10.615 voti. Una differenza di 1.375 voti tra i due, arrivata grazie anche all'apparentamento tra Cascella e il candidato sindaco Fausto Servadio, già primo cittadino per due mandati della città dal 2008 al 2018, il quale portava con sé un bagaglio di 2.090 preferenze (8,21% al primo turno) ottenuti grazie al sostegno del simbolo di Azione/Italia Viva e della sua lista civica a supporto. Ad appoggiare Pocci, invece, il candidato sindaco Romano Favetta che nel primo turno elettorale si era imposto con 3.269 preferenze, ottenendo il 12,85%. Una sfida intensa con migliaia di cittadini che nel pomeriggio di ieri, si sono riversati nelle strade e in Comune con bandiere per osannare il vincitore, dopo anni di governo di centrosinistra. «Sentivamo il profumo della vittoria ma non volevamo essere presuntuosi - ha commentato Cascella - Velletri tornerà ora a splendere dopo anni duri di malgoverno. Ci siamo impegnati nei primi cento giorni a dare delle linee programmatiche a tutti gli uffici, la politica tornerà a mandare avanti questa città. Ora ci godiamo la vittoria, con tranquillità nelle prossime ore faremo la squadra di governo. Ringrazio Servadio per l'appoggio in questa sfida, il suo è stato un valore aggiunto nella nostra squadra, lo abbiamo voluto per le capacità dimostrate e non per il suo numero elettorale». Festeggia il centrodestra anche a Rocca di Papa, secondo comune in provincia di Roma al voto, per la vittoria al ballottaggio di Massimiliano Calcagni eletto sindaco grazie al 53,81% delle preferenze e 3.401 voti, rispetto allo sfidante De Santis, fermo al 46,19% con 2.919 voti. Spostandoci ad Aprilia, in provincia di Latina, importante vittoria quella di Lanfranco Principi che, supportato da Lega, Fratelli d'Italia, Forza Aprilia, Unione Civica, Lista Principi sindaco, Aprilia Valore Comune, Alternativa Moderata Apriliana, si è imposto con il 52,89% e 13.358 voti, contro Luana Caporaso, candidata sindaco con otto liste civiche, riuscita ad arrivare al 47,11% con 11.898 voti. Una vittoria, quella di Principi, che arriva grazie anche all'accordo politico raggiunto con la candidata sindaca di CambiAprilia, Carmen Porcelli, che al primo turno aveva ottenuto il 2,49% di consensi con 736 preferenze. Vittoria del centrodestra anche ad Anagni con il candidato della Lega, Daniele Natalia, che è stato riconfermato primo cittadino del centro ciociaro grazie al 57,98% dei consensi e 5.852 voti rispetto allo sfidante Alessandro Cardinali, appoggiato da una serie di liste civiche che hanno raggiunto il® 42,02%dei consensi e 4.242 preferenze.


Oggi 30-05-23, 07:45
"Siamo pronti a cambiare l'Europa". Lega, Salvini confermato segretario
Ieri è stato il giorno del Consiglio federale della Lega nella sede del partito in via Bellerio a Milano. La prima novità è la conferma del raduno di Pontida confermato per il 16 e 17 settembre. L'auspicio in vista delle elezioni europee dell'anno prossimo è di «costruire un centrodestra alternativo alla sinistra», con buona pace dei fautori della «maggioranza Ursula». Circa due ore e mezza di riunione, prima dell'incontro definito «lungo e cordiale» ad Arcore fra Salvini e il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, trovato «in grande forma, al lavoro su tanti dossier, sorridente e determinato». Il confronto, secondo fonti del partito, fra i due è stata un'occasione «per analizzare con grande soddisfazione i successi dei primi mesi di governo, commentare gli eccellenti risultati delle elezioni amministrative che sono assolutamente confortanti per il centrodestra e ragionare sul futuro in vista delle elezioni europee». Ecco, proprio il voto per l'Europarlamento del 9 giugno 2024 è fra i temi trattati ancora una volta dal «parlamentino» del Carroccio, in cui era presente anche il vicesegretario e ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Al momento, il centrodestra è schierato in ordine sparso: Forza Italia è nel «Partito popolare europeo», Fratelli d'Italia nel gruppo dei «Conservatori e riformisti europei» e il Carroccio fa parte di «Identità e democrazia». La Lega, dal canto suo, conferma il «giudizio negativo» sull'asse tra Ppe e Socialisti e, quindi, «l'auspicio è costruire un centrodestra alternativo alla sinistra». Ma è stato confermato anche «pieno mandato» al segretario Salvini per incontri a 360 gradi in vista appunto delle elezioni europee. E l'obiettivo del partito di via Bellerio «non cambia: vuole essere determinante a Bruxelles per cambiare le politiche ideologiche contro lavoro, sviluppo, auto, casa, famiglia e made in Italy». E non solo. Il Consiglio federale del Carroccio ha stabilito che il raduno sul pratone di Pontida si terrà nel weekend del 16 e del 17 settembre, con il sabato dedicato come da tradizione all'assemblea dei giovani e la domenica agli interventi sul mega palco allestito nella cittadina bergamasca. Mentre i congressi regionali dovrebbero tenersi a partire da metà giugno nelle Marche, in Veneto, Piemonte e Valle d'Aosta. La riunione del Consiglio federale leghista si è chiusa, però, prima di conoscere i risultati dei ballottaggi. Poi giudicati «straordinari» nella Lega, perché «confermano l'ottimo stato di salute del centrodestra» e sono «frutto del mix tra gradimento dei candidati e apprezzamento per l'azione di governo a livello nazionale». In una nota la Lega ha commentato i risultati delle amministrative: «Straordinarie conferme in Toscana e vittoria simbolo a Ventimiglia con l'ex parlamentare Flavio Di Muro: la Lega festeggia e per la prima volta entrerà nelle giunte ad Ancona e Brindisi. Matteo Salvini sta salutando gli ottimi risultati del centrodestra al ballottaggio. Ha chiamato i sindaci eletti e anche lo sconfitto Francesco Rucco di Vicenza, protagonista di un grande recupero di consensi rispetto al primo turno ma insufficiente a ribaltare il risultato. Salvini tiene a evidenziare che, da Vicepremier e ministro, continuerà la massima collaborazione con tutti i Comuni».


Oggi 30-05-23, 07:32
PoverElly! Tsunami centrodestra nei comuni, batosta per Schlein
Se il primo turno era andato male per il centrosinistra, il risultato dei ballottaggi è addirittura peggiore. Il centrodestra trionfa in sei comuni capoluogo su sette: strappa agli avversari Ancona e Brindisi e si conferma a Massa, Pisa e Siena (la rossa Toscana è ormai un vecchio ricordo). Così come a Terni, dove il nuovo sindaco è il civico di destra Stefano Bandecchi. Il Pd vince solo a Vicenza, città precedentemente amministrata dal centrodestra, ma quella di Giacomo Possamai (lettiano con mente da civico) è una vittoria sul fino di lana, con appena 500 voti di vantaggio su Francesco Rucco. Se sommiamo i verdetti di due settimane fa con i ballottaggi di ieri la partita centrodestra-centrosinistra finisce 10-3. Piccolo dettaglio, Possamai è stato l'unico candidato in campagna elettorale ad aver detto esplicitamente a Schlein: «Per favore, non venire». «Straordinari risultati per la Lega e il centrodestra in tutta Italia, con storiche vittorie ad Ancona - unico capoluogo regionale al voto, da sempre amministrato dalla sinistra - e Brindisi, trionfo in Toscana con le riconquista di Massa, Pisa e Siena», commenta il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che aggiunge ironico: «Non c'è che dire: un ottimo effetto Schlein». Lo stesso effetto registrato al primo turno, quando era finita 4-2 per i partiti di governo. Eppure, allora la segretaria del Pd aveva cantato addirittura vittoria, sostenendo che la destra stesse arretrando. La realtà è diametralmente opposta: il centrodestra avanza ovunque. Tanto che ieri sera, dopo una riunione fiume della segreteria politica, e nonostante rivendichi di guidare il «primo partito», Schlein è costretta ad ammettere: «È una sconfitta netta, il vento delle destre è ancora forte. In due mesi non si ricostruisce, ci vorrà tempo, da soli non si vince». Lo sguardo e il sorriso di Giorgia Meloni, invece, dicono già tutto. Il premier commenta i risultati con un video su Facebook: «Il centrodestra vince queste elezioni amministrative, conferma il suo consenso fra gli italiani, il suo radicamento, la sua forza. Voglio ringraziare tutti i cittadini che hanno scelto di accordare la loro fiducia al centrodestra, che hanno premiato il nostro buon governo, le nostra proposte, la nostra concretezza». Poi sottolinea la vittoria «storica» di Ancona, «conferma che non esistono più le roccaforti e che i cittadini sanno fare le loro scelte, valutando i programmi e le persone». Complessivamente «è un risultato che ci incoraggia ad andare avanti e fare ancora meglio aggiunge- Faccio i miei auguri di buon lavoro a tutti i sindaci eletti. Troverete il governo sempre al vostro fianco». Questa tornata elettorale è stata contrassegnata da un alto astensionismo, con un'affluenza pari al 49,64%, in calo dell'8,75% rispetto al primo turno. La vittoria di Ancona, come evidenziato dal presidente del Consiglio, è sicuramente quella più importante per il centrodestra. Daniele Silvetti (51,7%) si impone su Ida Simonella (48,3%). Non è un caso che il coordinatore dei sindaci del Pd, Matteo Ricci, parli di «sconfitta dolorosa», frutto delle «divisioni del primo turno che non si sono ricomposte». Esulta il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani: «Il centrodestra e Forza Italia stravincono le elezioni amministrative. Il nostro movimento si conferma centrale nel quadro politico italiano, da Nord a Sud. Quanta soddisfazione per il nostro Daniele Silvetti che dopo 30 anni strappa Ancona alla sinistra». Nette anche le vittorie in Toscana, con le conferme di Francesco Persiani a Massa, con il 54%, e Michele Conti a Pisa, con 52%, così come il successo di Nicoletta Fabio a Siena con il 52,16%. Il sindaco di Brindisi è Pino Marchionna (54%). Il capoluogo pugliese torna al centrodestra dopo dodici anni. Qui andava in scena un test importante, dal momento che il candidato di centrosinistra, Roberto Fusco, era diretta espressione del M5S. Infine, promette di essere «esempio di buona politica» il vulcanico neo primo cittadino di Terni, nonché presidente della Ternana Calcio, patron di Unicusano e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi.


Oggi 30-05-23, 07:32
Il sondaggio fa felice il Cav, non appare ma conquista la stessa fiducia di Schlein
Il dato emerge di mattina presto, quando su Agorà, talk di Rai3, scorrono le slides di una rilevazione dell'Istituto di sondaggi Emg. In particolare, il dato sulla fiducia dei leader. Dove, al 29 maggio, la quota toccata dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si attesta al 31%, stabile rispetto alla settimana prima. Medesimo dato di Elly Schlein. Il fondatore del partito azzurro, peraltro, stacca di gran lunga Carlo Calenda, fermo al 21, e ancor più Matteo Renzi, che sta sul 18%. Si tratta di un numero che suscita alcune considerazioni, alcune di contesto, e altre di messaggio politico. Berlusconi, infatti, è reduce da un lunghissimo ricovero in ospedale, che ha tenuto per giorni l'opinione pubblica con il fiato sospeso, ed ora sta svolgendo la sua convalescenza ad Arcore. Ha condotto la campagna elettorale per le amministrative anche lui, sì, ma ovviamente in una maniera limitata dalle cautele imposte dalle circostanze. Dunque un breve video di qualche minuto in vista del primo turno, con un invito ad andare a votare. E una serie di interviste ad alcuni quotidiani con l'approssimarsi del ballottaggio. Un attivismo di gran lunga più ridotto in confronto alla Segretaria Pd, che nel suo ruolo di leadership è protagonista ad ampia visibilità del quadro politico. Ma anche di Renzi e Calenda. Che nelle ultime settimane hanno conquistato la scena più per le liti che per la proposta, ma che comunque continuano ad essere ben presenti nel dibattito pubblico e televisivo. Ancora una volta, dunque, Berlusconi ribalta le dinamiche della politica, quelle che oggi vedono la visibilità, l'attivismo social, televisivo e territoriale come requisito di esistenza sullo scenario. Berlusconi, invece, pratica per forza di cose un attivismo meno di occhio, ma molto di sostanza. E lo testimonia quel che è filtrato non solo dalle sue dichiarazioni, ma anche dai retroscena che lo vogliono impegnato, a stretto contatto con i dirigenti del suo partito, a stilare un piano di riorganizzazione del partito per implementarne il radicamento sul territorio, e in una preliminare attività di individuazione dei candidati in vista delle elezioni europee. Punto di passaggio in cui Forza Italia potrebbe svolgere un importante ruolo cerniera nell'ottica di un'alleanza con le famiglie europee dei conservatori e dei riformisti per poter dar vita ad una Commissione senza i socialisti. In questo senso, l'affermazione dell'identità degli azzurri (altra componente fondamentale dell'attività rafforzamento del partito) come forza popolare, liberale, compatibile ma distinta dalle altre forze di coalizione, si colloca in questo quadro. Nel frattempo, Berlusconi si gode le vittorie di Ancona e Brindisi, dove il centrodestra ha trionfato ai ballottaggi schierando due candidati a sindaco azzurri. E forse non è un caso che ieri, dopo il consiglio federale della Lega in cui è emersa la volontà di guardare alla creazione di un «centrodestra europeo», il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini si è recato ad Arcore per incontrare Berlusconi. Un incontro che fonti della Lega definiscono «lungo e cordiale». Salvini, dopo il colloquio, ha dichiarato: «Ho trovato l'amico Silvio in grande forma, al lavoro su tanti dossier, sorridente e determinato». E sempre dal partito di via Bellerio filtra che i due leader hanno fatto il punto sui primi sei mesi di governo e, appunto, hanno compiuto un ragionamento preliminare sul futuro in vista delle elezioni europee. Non è un mistero che, nel corso degli anni, Berlusconi abbia più volte espresso a Salvini l'auspicio di un avvicinamento del Ppe. Ora, il tema è chiaramente sul tavolo. E il leader di Forza Italia, anche in questa fase di riscrittura delle dinamiche politiche comunitarie, resta centrale.


Ieri 29-05-23, 22:46
Prevale il buon governo del centrodestra: Berlusconi raggiante per la vittoria
“Il buon governo del centrodestra prevale ancora una volta e rafforza l'azione che stiamo conducendo alla guida della Nazione. Buon lavoro ai nuovi sindaci eletti!”. È un Silvio Berlusconi sorridente quello che commenta il risultato delle elezioni amministrative e dei ballottaggi che hanno visto trionfare il centrodestra. “Il turno dei ballottaggi delle elezioni amministrative - dice il Cavaliere in una nota - apporta a Forza Italia e al centrodestra grandi soddisfazioni. Strappiamo alla sinistra, per la prima volta nella storia, il Comune di Ancona, unico capoluogo di Regione al voto. Conquistiamo Brindisi e ci confermiamo a Catania, Massa, Pisa e Siena”. In casa Forza Italia è arrivato anche il commento di Paolo Barelli, capogruppo alla Camera degli azzurri: “Il centrodestra ha stravinto le elezioni amministrative, confermandosi una coalizione solida e netta maggioranza nel Paese. I risultati di oggi premiano il nostro buongoverno, la qualità dei candidati scelti e la bontà delle nostre proposte. Le strumentali e inutili polemiche delle opposizioni, l'inconsistenza delle loro litigiose azioni, sono state sonoramente bocciate. Forza Italia - prosegue Barelli - si conferma ancora una volta determinante, abbiamo strappato città importanti al centrosinistra, come Brindisi, dove il nostro è il primo partito con sei consiglieri, e Ancona, dove con una storica vittoria si è imposto Daniele Silvetti, un candidato azzurro. Nel Paese c'è voglia di Forza Italia, il ritorno in campo del presidente Berlusconi, dopo settimane difficili, impegnato nella riorganizzazione del partito, ha segnato una svolta, dandoci la carica giusta e la scossa necessaria per pensare nuovamente in grande. Con tanti sindaci e consiglieri comunali eletti, Forza Italia si conferma forza di governo, a riprova della capacità del nostro movimento di intercettare necessità e bisogni dei cittadini. Questa tornata elettorale - conclude il presidente dei deputati azzurri - ci dà lo sprint giusto per continuare su questa strada, portando avanti le nostre battaglie per le quali i cittadini ci hanno dato e continuano a darci fiducia”.


Ieri 29-05-23, 22:36
"Ma dov'è il vento di sinistra?". Padellaro inchioda Schlein e zittisce Gruber
Pd e Elly Schlein senza scampo dopo la pesante sconfitta nei ballottaggi delle elezioni comunali. Antonio Padellaro, editorialista e già direttore de “Il Fatto Quotidiano”, ospite del talk preserale di La7 “Otto e Mezzo”, lunedì 29 maggio, picchia duro sulla sinistra: “Schlein dice che il vento di destra è ancora forte, va bene, ma dov'è il vento di sinistra? Sono passati otto mesi dal 25 settembre 2022 (le elezioni politiche, nda)…”, “Schlein però è stata eletta solo due mesi fa” ha replicato la conduttrice Lilli Gruber senza convincere Padellaro che ha proseguito: “Nessuno butta la croce addosso a Schlein. Il tema è che dopo otto mesi la lunghissima traversata nel deserto (del Pd, nda) non si è ancora conclusa. Un partito, se esiste, deve organizzare sé stesso con un progetto su alcuni punti fondamentali e poi deve organizzare le alleanze. E qui c'è responsabilità anche dei 5 Stelle che continuano a escludere accordi. Male, molto male. L'elettore di sinistra si chiede ‘io che vado a votare a fare?'”. Per una volta, tutti gli ospiti, da Massimo Cacciari ad Alessandro Sallusti passando per Lina Palmerini, si sono uniti in un coro di critiche ai dem e a una sinistra “liquefatta”, senza identità e radicamento sul territorio.


Ieri 29-05-23, 22:31
"Il prossimo sarai tu". Busta con proiettile indirizzata a Fugatti
La storia si ripete. Come già avvenuto in passato, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti è ancora vittima di minacce alla propria incolumità. Anche stavolta si tratta di una busta contenente un proiettile, con annesso messaggio intimidatorio: “Il prossimo è per te”. Non solo, perché gli agenti della polizia postale che hanno ricevuto la chiamata di un impiegato dell'ufficio postale di Gardolo, sobborgo a nord di Trento, hanno anche letto ulteriori invettive scritte a mano da colui che si firma “Lupo Solitario”. Delle quali però, riporta l'Adige, non si capisce il significato in quanto “sgrammaticate e in pessima calligrafia”. Al caso, oltre alla polizia postale, sta lavorando anche la Digos della Questura di Trento. Ma ancora non ci sono novità, e rivendicazioni del messaggio per ora non sembrano essersi palesate. Tuttavia, dati i trascorsi non esattamente idilliaci con gli animalisti e gli ambientalisti sul caso dell'orsa Jj4, un sospetto che la matrice della minaccia possa essere quella sorge spontaneo. Il presidente leghista sarà munito con buone probabilità di una scorta, come già accaduto nel 2021 a seguito delle intimidazioni ricevute per i suoi provvedimenti concernenti la gestione degli animali e degli orsi in particolare. La sua decisione, poi bloccata dal Tar, di abbattere l'orsa che nella notte tra il 5 e il 6 aprile scorso ha ucciso il runner non ha attirato le simpatie di gran parte delle persone, non solo animalisti. La busta con allegato un proiettile non rappresenta comunque una prima volta per Fugatti che, nel gennaio 2022 insieme al direttore dell'Azienda sanitaria di Trento Antonio Ferro, era già stato oggetto di tale minaccia. Tanti i messaggi di solidarietà di colleghi indirizzati all'esponente della Lega, tra i quali spiccano quello del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ma anche dei presidenti di entrambe le Camere.


Ieri 29-05-23, 22:14
"Demolite le roccaforti rosse". I ballottaggi al centrodestra: en plein nel Lazio
La coalizione di governo si aggiudica 5 dei 7 ballottaggi, prevale in Sicilia, dove si votava per il primo turno, a Terni ha la meglio il candidato civico di area centrodestra. E a impedire l'en plein c'è solo il risultato di Vicenza, dove il centrosinistra vince di un soffio. "Un ottimo effetto Schlein", ironizza il leader della Lega Matteo Salvini. Mentre la premier Giorgia Meloni ringrazia i cittadini che "hanno premiato il nostro buon governo, le nostre proposte e la nostra concretezza" e sottolinea che "non esistono più roccaforti". La segreteria del Pd, riunita a spoglio ancora in corso, non può far altro che prendere atto della sconfitta. "Il vento a favore delle destre è ancora forte e c'è ancora", dice Elly Schlein, che invita però le opposizioni a riflettere: "Da soli non si vince". Un altro elemento è il forte astensionismo, visto che in media meno di un elettore su due si è recato alle urne, ancora meno del 58,39% del primo turno. Ancona, per la prima volta nella storia, avrà un sindaco di centrodestra. È Daniele Silvetti, eletto con il 51,7% contro il 48,3% di Ida Simonella. Vince il centrodestra anche nelle tre città toscane andate al ballottaggio. A Siena Nicoletta Fabio vince la sfida tra donne su Anna Ferretti, a Pisa Michele Conti prevale su Paolo Martinelli, a Massa Francesco Persiani su Romolo Enzo Ricci. Infine, a Brindisi Pino Marchionna vince su Roberto Fusco, appoggiato da Pd e M5S. A salvare il centrosinistra dalla debacle solo Vicenza, dove il nuovo sindaco è Giacomo Possamai che, con una coalizione che va dal Pd ad Alleanza Verdi e Sinistra ad Azione e Italia Viva, ha battuto sul filo di lana - circa 500 voti - il sindaco uscente Francesco Rucco. E si profila il successo del centrodestra anche in Sicilia: a Catania Enrico Trantino si attesta al primo turno oltre il 60%. Per Meloni "il centrodestra vince queste elezioni amministrative e conferma il suo consenso tra gli italiani, il suo radicamento, la sua forza". E rivolta ai neo sindaci assicura che "troverete sempre il governo al vostro fianco". "Il centrodestra vince in tutta Italia - esulta il vicepremier e coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani -. Un risultato straordinario che rafforza il governo". E l'esito delle urne, che parla di una lunga luna di miele tra maggioranza ed elettori, rilancia l'unità del centrodestra anche in vista del prossimo appuntamento elettorale, da qui a un anno. "È un risultato che va oltre le aspettative, positivo anche per le prossime elezioni europee", dice il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli. Per le opposizioni invece è il tempo delle analisi. Il leader di Azione Carlo Calenda vede un dato "netto": "Non si vince opponendo al sovranismo di destra il populismo di sinistra e 5S". La segretaria del Pd Elly Schlein sottolinea che "è evidente che da soli non si vince e c'è da ricostruire un campo alternativo credibile alla destra, che è divisa su tanti temi".


Ieri 29-05-23, 22:03
Bonaccini a bocca asciutta, Figliuolo corre verso la nomina
Un secco no. È quello arrivato da Matteo Salvini nei confronti di Stefano Bonaccini per il ruolo di commissario straordinario per l'emergenza in Emilia-Romagna causata dal forte maltempo. E il leader della Lega e vicepremier del governo Meloni ha dato un nome alternativo a quello del governatore regionale e candidato sconfitto alle primarie del Partito Democratico: Francesco Paolo Figliuolo. L'ipotesi del generale viene fatta da Repubblica, che spiega come sia arrivata un'indicazione dal ministro per le Infrastrutture: “È una persona che stimo”. Ma Salvini non vuole partecipare al totonomine, anche perché alla fine si potrebbe anche decidere per "più commissari", invece che per uno solo. “Figliuolo? L'ho conosciuto come commissario durante l'emergenza sanitaria ed è una persona assolutamente degna, però io in questi giorni ho letto almeno una decina di nomi diversi. Non ne so nulla e non commento nulla” il discorso di Salvini in merito alla figura che già aveva guidato la struttura per affrontare il Covid.


Ieri 29-05-23, 21:45
Schlein ha spaventato gli elettori con la svolta a sinistra: segretaria disintegrata
Michela Vittoria Brambilla, ex ministra per il turismo nel quarto governo Berlusconi e presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, è ospite dell'edizione del 29 maggio di Stasera Italia, il programma televisivo pre-serale di Rete4 condotto da Barbara Palombelli. Nel corso della trasmissione si fa un punto dopo i ballottaggi delle elezioni amministrative, che hanno visto trionfare il centrodestra con la vittoria in cinque capoluoghi su sette in ballo (uno è andato ad un civico di area di centrodestra), con un solo successo per la sinistra: “Elly Schlein ha compiuto una svolta a sinistra così importante da aver spaventato, a mio giudizio, molti elettori del centrosinistra che non si vedono rappresentati in quell'area. I temi portati avanti, come fascismo e tassa di successione, sono quanto di più lontano dai cittadini e dai loro problemi di oggi. Se - il consiglio di Brambilla - si calasse un po' più sulla Terra e si occupasse di questioni più pregnanti forse avrebbe più successo”. "Elly Schlein ha spaventato molti elettori del centro sinistra che non si vedono rappresentati"@mvbrambilla interviene a #StaseraItalia pic.twitter.com/kiCVpU95VA — Stasera Italia (@StaseraItalia) May 29, 2023


Ieri 29-05-23, 21:19
Bruno Guerri senza parole dopo l'accoltellamento: azione impressionante
Prima ha chiesto scusa ai compagni. Poi ha tirato fuori un coltello, si è diretto verso la professoressa e l'ha pugnalata. È quanto accaduto questa mattina all'Istituto di Istruzione Superiore 'Emilio Alessandrini' di Abbiategrasso, alle porte di Milano, dove uno studente di 16 anni ha ferito una docente, pare per note e brutti voti, fortunatamente in maniera non grave. Il ragazzo è stato bloccato dai carabinieri, senza opporre resistenza. Dopo l'aggressione, il giovane, che aveva con sé anche una pistola giocattolo, ha intimato ai compagni di uscire, senza ferirne alcuno. La donna, che nell'aggressione ha riportato lesioni da taglio all'avambraccio e una lieve ferita alla testa - è stata portata in codice giallo nell'ospedale di Legnano. La vicenda viene analizzata da Giordano Bruno Guerri, scrittore, nel corso dell'edizione del 29 maggio di Stasera Italia, il programma televisivo di Rete4 condotto da Alessandra Viero: “Il Covid ha finito per globalizzare il mondo, distaccando i ragazzi dalla realtà e avvicinandoli sempre di più agli schermi. A me ha fatto impressione quello che ha dichiarato un compagno di scuola, che ha detto che il ragazzo sembrava non avere emozioni, come nei film, ha colpito freddamente e lucidamente, come se avesse un regista dietro”. Accoltella la prof per le note e i brutti voti Ne parliamo a #StaseraItalia con Giordano Bruno Guerri pic.twitter.com/KvD0pshm0s — Stasera Italia (@StaseraItalia) May 29, 2023


Ieri 29-05-23, 21:14
"Non c'entra più nulla". Cacciari disintegra il Pd e umilia Schlein
Il centrodestra ha vinto a valanga nei ballottaggi delle elezioni comunali: netto trionfo per Giorgia Meloni e netta sconfitta per Elly Schlein. È questo il tema del dibattito del talk preserale di La7 “Otto e Mezzo”, lunedì 29 maggio, e l'analisi di Massimo Cacciari non lascia scampo alla sinistra. “È in tutta Europa che il vento tira a destra. I fatterelli di casa nostra vanno inquadrati in una crisi generale di tutte le socialdemocrazie europee, dalla Svezia alla Spagna” ha spiegato il filosofo prima di picconare le rovine dem: “Non basta Schlein, non bastano centomila Schlein per rimontare”. Cacciari ha ribadito quanto detto in altre occasioni: o c'è una rifondazione generale di una sinistra attiva nelle politiche sociali, economiche e sul piano estero oppure non se ne esce. “Vogliamo parlare del potere d'acquisto inferiore a 20 anni fa? O dell'evasione fiscale? Tutte le socialdemocrazie europee sono da rifondare. Stanno franando sulle politiche fiscali e redistributive. Stanno fallendo il loro core business – ha tuonato Cacciari -. Per il PD la strada è lunghissima e non certo per il risultato di queste amministrative che era scontatissimo. Il centrosinistra ”. L'ex sindaco di Venezia ha dato ragione al direttore Alessandro Sallusti quando ha osservato che per la sinistra è improduttivo continuare ad accusare questa destra di essere fascista: “Le va dato il suo nome: è una destra. Basta etichettarla con gli -ismi e i fascismi del secolo passato”. Tutto il ragionamento del filosofo era improntato al pragmatismo tanto da puntualizzare: “Io mi auguro che Meloni continui a ridurre il cuneo fiscale, meglio poco che nulla. C'è poco da fare. Anche a destra non c'è alcuna identità, Meloni e Salvini non hanno niente in comune, ma tutte le volte si ritrovano. Sanno che bisogna lavorare in coalizione. Sanno fare politica a differenza del PD e del M5S”.


Ieri 29-05-23, 21:13
Pioggia di missili su Kiev e attacchi nel Belgorod: cosa sta succedendo in Ucraina
Oltre 41mila persone, tra cui 1.120 bambini, a cercare riparo nella metropolitana di Kiev. Questa l'immagine simbolo della giornata di bombardamenti vissuta dalla capitale e dall'intera Ucraina. Tra droni e missili, le forze russe hanno fatto piovere fuoco dal cielo, colpendo anche Odessa, con danni al porto per l'incendio seguito alla caduta di detriti, e la regione di Dnipropetrovsk, la stessa dove la scorsa settimana era stato colpito un ospedale. Non solo. Le bombe russe hanno colpito anche nel Kherson e nel Donetsk. Kiev ha anche denunciato il raid contro una base militare Khmelnitsky e la distruzione di 5 aerei da combattimento. E Mosca ha rivendicato l'annientamento di numerosi bersagli strategici, tra cui “posti di comando, postazioni radar, attrezzature aeronautiche, depositi di armi e munizioni delle forze armate ucraine”. Mosca, da parte sua, ha lamentato nuovi attacchi sul proprio territorio. Nel mirino ancora una volta la regione del Belgorod, dove è morta almeno una persona, con il governatore Vyacheslav Gladkov, che ha esortato i residenti a trovare riparo mentre i raid si abbattevano sulla città di Shebekino e su alcuni villaggi. Dopo diversi giorni di attacchi sulla regione, Gladkov ha chiesto di assicurarne la sicurezza “annettendo Kharkiv al Belgorod”, considerata la soluzione migliore per “risolvere il problema dei bombardamenti”. Una richiesta che il Cremlino, tramite il portavoce Dmitry Peskov, ha preferito non commentare, trattandosi di argomento che riguarda “le questioni attinenti all'operazione militare speciale”. Del Belgorod ha, invece, parlato il consigliere presidenziale ucraino, Mikhailo Podolyak, che ha invocato la “smilitarizzazione di 100-120 km sul territorio delle repubbliche di Belgorod, Bryansk, Kursk e Rostov”. Misura da adottare “per garantire una reale sicurezza ai residenti delle regioni di Kharkiv, Chernihiv, Sumy, Zaporizhzhia, Luhansk e Donetsk”. Col moltiplicarsi dei fronti si allungano i tempi di una guerra che Valdimir Putin credeva di poter chiudere nel giro di poche settimane. Un conflitto gestito male da Mosca secondo il fondatore del gruppo Wagner, Yevgheny Prigozhin, che non ha risparmiato nuove critiche. “Se inizi una guerra devi avere carattere, volontà e attributi d'acciaio, solo così sarai in grado di ottenere qualcosa”, ha detto Prigozhin, facendo riferimento, nella lettura think tank americano Institute for the study of war. Un Putin che, da parte sua, ha sancito l'uscita della Russia dal Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa (Cfe), da cui Mosca, nei fatti, si era già autosospesa nel 2015. Una decisione che arriva nello stesso giorno in cui il ministero russo degli interni ha deciso di inserire il senatore statunitense Lindsey Graham nella lista dei ricercati per le sue "dichiarazioni russofobe". E mentre, dall'altra parte della barricata, il parlamento ucraino, Verkhovna Rada, ha adottato sanzioni durissime contro l'Iran, per la durata di 50 anni. La misura, in particolare, prevede il divieto totale di operazioni commerciali, l'arresto del transito di risorse, voli e trasporti sul territorio dell'Ucraina e l'impedimento del ritiro di capitali da parte dei residenti dell'Iran. Inoltre, si intende vietare qualsiasi investimento in Iran e il trasferimento da parte dei residenti di tecnologie, diritti sugli oggetti e diritti di proprietà intellettuale.


Ieri 29-05-23, 21:00
Rfi, inaugurato il sottopasso Marconi a Bari con murales di Retake
Rfi, inaugurato il sottopasso Marconi a Bari con murales di Retake


Ieri 29-05-23, 20:39
Colpo di scena sulle sanzioni alla Juve: la scelta clamorosa di bianconeri e Figc
La Juventus si salva da una pesante stangata per il processo sulla manovra stipendi dopo i 10 punti di penalizzazione (la richiesta era di 11) ricevuti per quello sul caso plusvalenze? Pare proprio di sì secondo i rumors emersi nelle ultime ore. È stata infatti anticipata a domani l'udienza (inizialmente si sarebbe dovuto svolgere il 15 giugno) per il secondo filone del processo sportivo in carico alla società bianconera, che riguarda anche i rapporti con gli agenti e alle partnership sospette con altri club. Il club di Torino e la Procura federale stanno lavorando ad un accordo per il patteggiamento e la proposta verrà valutata nella giornata di martedì dal Tribunale Federale Nazionale: i giudici potranno accogliere l'intesa tra i due contendenti, ma anche respingerla qualora non ritenessero congrua la sanzione. Nel caso di avallo da parte del tribunale la sanzione concordata dovrà quindi passare successivamente al vaglio del Procuratore generale dello Sport, Ugo Taucer. Con l'accordo appare chiaro che la Juventus rinuncerà a impugnare la decisione sul processo per le plusvalenze, evitando di ricorrere un'altra volta al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni, che nelle scorse settimane aveva richiesto una nuova sentenza alla Corte Federale d'Appello. Le altre squadre restano a guardare, in attesa dei contenuti del patteggiamento: se venissero tolti altri punti, alla squadra allenata da Allegri sarebbe preclusa la partecipazione alle coppe europee nella prossima stagione.


Ieri 29-05-23, 20:31
I grandi processi internazionali tornano a vivere alla Bicocca
I grandi processi internazionali tornano a vivere alla Bicocca


Ieri 29-05-23, 20:24
"Soffia un vento di destra". Schlein si piega: Meloni spazza via il Pd
La leader del Partito democratico Elly Schlein ammette la sconfitta dopo l'esito del voto ai ballottaggi delle Amministrative. “È una sconfitta netta. Sono Amministrative che dimostrano che il vento delle destre è ancora forte. Grazie a tutti i candidati che si sono spesi in queste ore", afferma Schlein al Nazareno. "Sapevamo che sarebbe stato difficile. Non si cambia in due mesi. Il cambiamento non passa mai da singole persone, ci vorrà un tempo più lungo", aggiunge la segretaria del Pd. "È andata male nei capoluoghi e meglio nei comuni medi, ma dico subito che il fatto che il Pd sia il primo partito nel voto di lista non è per noi una consolazione”, prosegue. “Da soli non si vince, c'è da ricostruire un campo alternativo a una destra che è divisa su tanti temi, ma quantomeno si presenta unita quando si va al voto nei luoghi in cui al primo turno era andata separata. Sentiamo quindi la responsabilità di ricostruire un campo alternativo alle destre, ma non è soltanto una responsabilità del partito democratico”, conclude la leader dem.


Ieri 29-05-23, 20:21
“Opposizione inesistente”. La sinistra si spacca dopo la batosta elettorale
“Intanto buon lavoro ai sindaci appena eletti. Non vi è dubbio che la destra ha vinto in questo paese. Da parte dell'opposizione, che fino ad oggi non è riuscita a fare opposizione, deve partire un riflessione. Elly Schlein e Giuseppe Conte dovrebbero riflettere sul fatto che questa parcellizzazione non fa bene al Paese”. Lo ha detto il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli a Montecitorio. L'opposizione è ancora più divisa.
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