Agi

Fondata nel 1950 da Giulio de Marzio e Walter Prosperetti, e controllata dall'ENI dal 1965, ha sede a Roma ed ha redazioni in 15 capoluoghi di provincia italiani ed una sede estera presso l'Unione europea a Bruxelles. Trasmette quotidianamente dei notiziari su cronaca, politica, economia, finanza, cultura, spettacolo, sport per i mezzi d'informazione e per le aziende.
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Francia a ferro e fuoco, scontri violenti e feriti
Estero
Oggi 24-03-23, 00:08

Francia a ferro e fuoco, scontri violenti e feriti

AGI - Nella nona giornata di mobilitazione generale contro la riforma delle pensioni, approvata senza il voto del Parlamento, è scoppiata ancora più forte la rabbia dei francesi contro il presidente Emmanuel Macron e il suo governo. Scontri violenti si sono verificati nella manifestazione parigina, dove un migliaio di black bloc ha creato forti tensioni lanciando sampietrini e sparando fuochi d'artificio contro gli agenti in assetto antisommossa, che hanno risposto con gas lacrimogeni. Il bilancio degli scontri Il ministro dell'interno, Gerard Darmanin, ha affermato che sono 149 gli agenti feriti nelle proteste in Francia, i fermi sono 172. Un agente è stato colpito alla testa da un sampietrino ed è stato trasportato in ospedale, un altro ha perso conoscenza ed è stato trascinato per metri dai colleghi per essere messo al riparo. Ma anche in numerose altre città sono stati registrati scontri, atti vandalici contro negozi e infrastrutture pubbliche e rifiuti incendiati. A Lorient un gruppo di manifestanti ha attaccato il commissariato e un ufficio della prefettura. Il ministro dell'Interno ha reso noto che alcuni funzionari sono rimasti feriti e ha sottolineato che "tali atti non possono restare impuniti". Scontri tra forze dell'ordine e manifestanti sono stati registrati a Lione, Nantes, Rennes, Bordeaux, Le Havre. Gli agenti hanno utilizzato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua dopo essere stati bersagliati con il lancio di oggetti. Macron sadico A Rouen una manifestante ha perso il dito di una mano. Tanti i cartelli contro Macron "sadico" o paragonato a Luigi XVI, che fini' per essere ghigliottinato. Incidenti anche nei licei e nelle università in tutto il Paese. Nella capitale francese, riporta Le Figaro, è stato occupato il prestigioso e storico liceo Louis-le-Grand. Ma sono stati occupati istituti anche nelle periferie. A Marsiglia è stato occupato il liceo Thiers, a Montpellier gli studenti-manifestanti hanno vietato l'accesso alle scuole superiori Agropolis e Joffre. Al liceo Saint-Sernin di Tolosa, gli studenti hanno organizzato un blocco con i loro genitori e alcuni insegnanti. Nell'ovest del Paese sono stati bloccati i licei Zola a Rennes e Jean Perrin a Nantes. Il prestigioso liceo Parc di Lione si è mobilitato per la prima volta e sono state erette barricate davanti al liceo Les Bruyères a Rouen. Aeroporto occupato A Parigi i manifestanti hanno occupato temporaneamente anche l'aeroporto Roissy-Charles-de-Gaulle e la Gare de Lyon, principale stazione ferroviaria della capitale francese. Secondo il sindacato Cgt, a Parigi hanno manifestato circa 800mila persone. Se cosi' fosse, sarebbe la partecipazione più alta dall'inizio delle proteste. Per quanto riguarda invece l'adesione allo sciopero, a metà giornata, secondo il ministero della Funzione pubblica francese, nella pubblica amministrazione statale ha aderito allo sciopero contro la riforma delle pensioni il 15,5% dei lavoratori, nella pubblica amministrazione locale il 6,5% e nella sanità pubblica l'8,1%. La partecipazione è inferiore rispetto al 7 marzo scorso, quando le adesioni furono rispettivamente pari al 24,4%, all'11% e al 9,4%. I sindacati si riuniranno in serata per decidere una eventuale decima giornata di mobilitazione generale. È praticamente che ci sarà, la questione è quando. La contestazione va anche oltre la riforma delle pensioni, con la quale viene innalzata l'età pensionabile da 62 a 64 anni. Si protesta contro il modus operandi di Macron, precipitato in tutti gli indici di gradimento, ma anche per la situazione economica. 
Italia-Inghilterra, tensione fra I tifosi ma nessun ferito
Cronaca
Ieri 23-03-23, 23:44

Italia-Inghilterra, tensione fra I tifosi ma nessun ferito

AGI - Qualche frizione con i tifosi inglesi poco prima del match Italia-Inghilterra giocato allo stadio Maradona di Napoli, ma nessun incidente di rilievo, nessun ferito. I tifosi pressavano per entrare rapidamente nell'impianto sportivo, e la fila era molto lunga, a causa dei controlli molto serrati delle forze dell'ordine. Così alcuni supporters dell'Inghilterra hanno iniziato a spingere. La polizia, in assetto antisommossa, ha eseguito cariche di alleggerimento. Un intervento per evitare un ingresso precipitoso ma senza conseguenze.
Meloni a Bruxelles insiste sul tema migranti
Politica
Ieri 23-03-23, 23:21

Meloni a Bruxelles insiste sul tema migranti

AGI - I passi in avanti sul fronte dell'immigrazione si vedranno al prossimo vertice Ue di giugno, in ogni caso la premier Giorgia Meloni si ritiene soddisfatta sul fatto che il dossier stia diventando "un tema centrale" in Europa, "una cosa impensabile fino a qualche mese fa". A Bruxelles, il capo dell'esecutivo ha lanciato di nuovo l'allarme per l'emergenza che si sta verificando nel Mediterraneo, ponendo l'attenzione soprattutto sul rischio che ci sia un vertiginoso aumento sulle coste italiane di arrivi dalla Tunisia, da qui la necessità di sbloccare i fondi del Fondo monetario internazionale. "La guerra innesca crisi alimentari e di conseguenza da vita a crisi migratorie", ha detto nel suo intervento, durante la sessione di lavoro con il segretario generale dell'Onu, Guterres.  "Il dossier migranti verrà aggiornato con una relazione della presidente della Commissione che racconterà dei passi concreti", aveva sottolineato al suo arrivo. Annunciando, tra l'altro, di essere in contatto con il presidente francese Macron. E ribadendo, inoltre, che non ci sono distanze nel governo con la Lega, neanche sul conflitto in Ucraina. "Non sono preoccupata perché guardo ai fatti e la linea dell'Italia è molto chiara", il 'refrain'. Nelle conclusioni del vertice Ue c'è il richiamo alle decisioni prese al Consiglio europeo di febbraio. "La migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea". von der Leyen e il modello italiano Ma palazzo Chigi ha apprezzato soprattutto le parole di Ursula von der Leyen che in questa partita resta la principale interlocutrice della premier. "Sono favorevole a un incremento del numero di ingressi regolari di lavoratori dai Paesi terzi", ha sostenuto la presidente della Commissione Ue durante la prima sessione del vertice, "tengo a menzionare a questo riguardo l'esperienza estremamente positiva dell'Italia con i corridoi umanitari". Il tema dei migranti verrà approfondito ancora, il convincimento del governo. Così come quello sul patto di stabilità. Su quest'ultimo punto Meloni ha sottolineato come ci siano visioni "abbastanza differenti", ma - ha aggiunto - "penso che l'Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato. Oggi a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non siano tenuti in considerazione nella governance". E ancora: "Per noi sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti, serve una governance più attenta alla crescita". I dossier sul tavolo Tanti sono i temi in discussione, tra gli altri quello sullo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. La posizione della Germania è "svantaggiosa" per l'Italia, è la posizione del presidente del Consiglio che ne parlerà con la presidente della Commissione europea von der Leyen. Il governo è d'accordo sugli obiettivi che si è prefissata l'Unione europea, non sull'intenzione di Bruxelles di dettare le regole su quando e come raggiungerli. Al momento i capi di Stato e di governo hanno discusso della necessità di ribadire il sostegno a Kiev, sono d'accordo su eventuali ulteriori misure restrittive nei confronti di Mosca. Schlein invoca la riforma dei regolamenti di Dublino A Bruxelles c'è anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha chiesto "una 'Mare Nostrum' europea" e la riforma dei regolamenti di Dublino. In un punto stampa sotto la sede della Commissione europea, dopo aver incontrato i commissari Timmermans e Gentiloni, ha attaccato il capo dell'esecutivo: "Questa destra fa sempre domande sbagliate. Perché non ha il coraggio di affrontare i suoi alleati nazionalisti e chiedere maggiore solidarietà e condivisione delle responsabilità sull'accoglienza, a Orban e ai suoi alleati? È curioso - ha spiegato - che rivendichi una nuova centralità del tema immigrazione quando dalle bozze che circolano sulle conclusioni del Consiglio europeo ci sono poche righe senza misure concrete". A incontrare il commissario Ue all'Economia è stato anche il ministro degli Affari europei e le politiche di coesione, Raffaele Fitto. L'incontro si è incentrato sul tema del Pnrr e in particolare "sull'assessment in corso da parte della Commissione Ue in vista dell'esborso della terza rata destinata all'Italia". Fitto e Gentiloni - ha fatto sapere palazzo Chigi - "hanno effettuato una disamina degli obiettivi in merito ai quali è ancora in corso un'interlocuzione fra il Governo italiano e i competenti servizi della Commissione. Il colloquio - viene riferito - si è poi incentrato sulle prospettive di integrazione al Pnrr italiano alla luce delle possibilità offerte dal RePowerEu". 
Euro 2024: Italia ko, Inghilterra passa 2-1 al Maradona
Sport
Ieri 23-03-23, 23:00

Euro 2024: Italia ko, Inghilterra passa 2-1 al Maradona

AGI - Inizia in salita il percorso di qualificazione agli Europei 2024 per l'Italia, sconfitta nella gara d'esordio del Girone C dall'Inghilterra. Allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli finisce 2-1 per la selezione del ct Gareth Southgate (in dieci dall'80' per l'espulsione di Shaw), che s'impone grazie alle reti di Rice e Kane nella prima frazione di gioco, mentre agli uomini di Roberto Mancini serve a poco il gol all'esordio in azzurro dell'italo-argentino Retegui. Azzurri chiamati quindi subito a reagire a partire da domenica sera, quando sarà in programma la seconda sfida contro Malta. L'avvio degli Azzurri è intenso e fatto di tanta aggressività, ma è solo un piccolo fuoco di paglia. Infatti gli inglesi prendono in mano il comando delle operazioni e al 13' sbloccano la gara: la firma è quella di Rice che, in mischia sugli sviluppi di un corner, realizza da pochi passi l'1-0 ospite. La squadra di Southgate continua a dominare, quella di Mancini non riesce a reagire e a ridosso dell'intervallo è costretta a incassare il raddoppio. Da un altro corner Di Lorenzo tocca di braccio in area, l'arbitro viene richiamato dal Var all'on field review e assegna il penalty all'Inghilterra: Kane va dagli 11 metri, spiazza Donnarumma e firma il 2-0.  Al rientro dagli spogliatoi l'Italia scende in campo con un altro atteggiamento e al 56' si rimette in carreggiata con il gol di Retegui, che riceve da Pellegrini e di destro fulmina Pickford riaccendendo il pubblico del Maradona. La squadra di Mancini continua a premere alla ricerca del pareggio, ma altri grandi occasioni da gol gli Azzurri non ne creano. Nel finale viene espulso Shaw per doppia ammonizione tra le fila inglesi, la nazionale dei Tre Leoni però si difende con le unghie e con i denti mettendosi in tasca un risultato pesante. 
Meloni: rischiamo un'estate fuori controllo
Politica
Ieri 23-03-23, 22:49

Meloni: rischiamo un'estate fuori controllo

AGI - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al vertice Ue ha lanciato l'allarme sulla situazione in Tunisia, ritenuta molto preoccupante, e sul fatto che gli arrivi in Italia siano triplicati rispetto al 2022. Meloni ha sottolineato che, se questo trend continuerà, questa estate la situazione sarà fuori controllo. Per la premier occorre dunque un rafforzamento della cooperazione con Paesi di origine e transito, misure concrete contro i trafficanti, l'offerta di maggiori possibilità di ingressi legali, il rafforzamento dell'attività  Sar e l'avanzamento del lavoro sui rimpatri.   
Arrivati 800 migranti in meno di 24 ore
Cronaca
Ieri 23-03-23, 22:41

Arrivati 800 migranti in meno di 24 ore

AGI - Riprende il flusso di migranti verso le coste dell'Italia, che ne ha visti arrivare 800 in meno di 24 ore: la Guardia costiera ha compiuto due operazioni in soccorso di 745 migranti nel Mediterraneo. A partire dalle prime ore di questa mattina i mezzi hanno raggiunto "in area di responsabilità Sar italiana e in particolare a circa 90 miglia dalla costa jonica calabrese un peschereccio con 295 migranti a bordo". Di questi, 85 sono statti fatti sbarcare a Crotone: 46 egiziani, 37 pakistani e due siriani. Sono tutti uomini tra cui 9 minori. Secondo le prime ricostruzioni sarebbero partiti quattro giorni fa dalla Libia. Dopo le procedure di identificazione condotte da Ufficio immigrazione e polizia scientifica i profughi sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto; il resto dei profughi, di nazionalita' pakistana, tra cui una donna e alcuni minori non accompagnati, è sbarcato a Roccella Jonica. L'altra operazione di soccorso, svolta sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Catania: individuato e raggiunto un peschereccio a circa 100 miglia a Est di Siracusa, con a bordo circa 450 migranti, questi ultimi sono statoi soccorsi da Nave Corsi e da una motovedetta Sar della Guardia costiera. Sul posto si trovavano in assistenza tre navi mercantili e un pattugliatore di Frontex. Una parte dei delle persone sarà fatta sbarcare a Catania, dove arriveranno tra questa sera e domani. A Lampedusa sono approdati in 42 a bordo di un barchino di sei metri. Il mezzo, partito da Sfax, in Tunisia, è stato soccorso da una motovedetta della Capitaneria di porto. A bordo migranti originari di Costa d'Avorio, Guinea, Yemen, Burkina Faso e Camerun. Nel gruppo anche 14 donne e un minore. All'hotspot dell'isola, svuotato dopo lo stop agli approdi dei giorni scorsi, ci sono 245 persone, a fronte di una capienza massima di poco meno di 400. I flussi sono destinati ad aumentare: la Guardia costiera tunisina ha intercettato tra ieri e oggi pomeriggio 30 imbarcazioni e 2.034 migranti in viaggio nel Mediterraneo. Le imbarcazioni erano partite da Sfax e da Chebba. Lo ha riferito un portavoce della Guardia nazionale. 
Elly Schlein a Bruxelles tra passato e futuro
Politica
Ieri 23-03-23, 22:30

Elly Schlein a Bruxelles tra passato e futuro

AGI - Il passato remoto e il futuro prossimo. Questo rappresenta Bruxelles per Elly Schlein. Il passato, perchè fra i palazzi delle istituzioni europee ha mosso i primi passi in politica, come europarlamentare dei Socialisti e democratici dal 2014 al 2019. E il futuro, perchè le elezioni europee del prossimo anno rappresenteranno il primo vero test della segretaria Pd. Un appuntamento che la leader dem cerchia in rosso sul suo calendario: "Il Pd intende dare un grande contributo in vista delle prossime elezioni europee per riuscire a far vincere la nostra famiglia", dice dopo l'incontro con i massimi dirigenti del Partito dei Socialisti europei.  "Abbiamo una grande ambizione in questa direzione, quella di rimettere al centro la nostra identità che è fortemente a vocazione europea. Io, poi, sono una federalista europea convinta, quindi sarà una grande sfida". Del passato remoto, Schlein parla subito dopo: "Ci siamo appena incontrati con i colleghi" socialisti, "anche con i primi ministri. Ho ritrovato anche qualche collega che avevo conosciuto nell'esperienza di cinque anni al Parlamento europeo ed è una accoglienza calorosa, mi fa molto piacere". Un piacere ricambiato, a sentire il vice presidente della Commissione europea per il Green deal, Frans Timmermans: "Conosco Elly da dieci anni almeno, ci conosciamo da tanto tempo. Ha parlato benissimo, come sempre". Per il leader socialista si è trattato di un buon inizio, così come per il Commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni: "Un ottimo esordio di Elly Schlein, con un discorso in perfetto inglese molto apprezzato", osserva l'ex presidente del Consiglio italiano. Durante il vertice, sono stati affrontati i temi di più stretta attualità, a partire dall'Ucraina, passando per l'emergenza climatica, fino ad arrivare al tema dei migranti e alla proposta del Pd di mettere in campo un'operazione Mare Nostrum su scala europea. "Io dico al governo italiano che fa le domande sbagliate all'Unione europea" sul tema dei migranti. "Dovrebbero chiedere invece una maggiore condivisione delle responsabilità sull'accoglienza, superando il regolamento di Dublino, ottenendo una missione europea di ricerca e soccorso in mare, perchè dove non arrivano le motovedette della Guardia Costiera e le Organizzazioni non governative vediamo ancora tragedie e stragi in mare". Ma il tema su cui la segretaria dem è più attesa in Europa, è quello dell'Ucraina. I partner socialisti attendevano di sentire dalla sua voce la conferma della linea tenuta da Enrico Letta, seppure con quel di più di protagonismo europeo nella ricerca di una via negoziale che è la cifra di Schlein su questo dossier. "Proseguire nel supporto convinto all'Ucraina contro l'invasione criminale da parte della Russia", sono le parole con cui Schlein ha ribadito l'impegno suo e del Pd. Infine la transizione ecologica, ocn la richiesta di più risorse da parte dell'Unione: "L'ambizione delle proposte della Commissione continuerà ad avere il nostro pieno supporto, affinchè si creino le competenze per riprofessionalizzare i lavoratori e le lavoratrici, affinchè vi siano risorse in più anche da parte dell'Ue per accompagnare le imprese, le famiglie, i lavoratori e le lavoratrici. Per accompagnare le imprese a innovare i propri processi e a ridurre l'impatto negativo sull'ambiente". Collegati a questo, ci sono gli investimenti previsti dal Pnrr. Una fonte di "preoccupazione" per una leader Pd che guarda alle mosse del governo e della premier Meloni, impegnata nelle stesse ore nel vertice dei capi di stato e di governo dell'Unione Europea. "Credo che il Pnrr sia un'occasione straordinaria per il rilancio del nostro Paese. È un Pnrr di cui la destra che governa sembra dimenticare le direzioni che sono giuste, sono quella della conversione ecologica, almeno per il 37% di quegli investimenti, quella della trasformazione digitale e anche quella del contrasto alle diseguaglianze, quelle sociali e quelle territoriali che dividono purtroppo molto il nostro Paese. Vigileremo attentamente sulla attuazione di questo Pnrr. Abbiamo elementi di preoccupazione, lo voglio dire, perchè questo governo, oltre a chiedere flessibilità e margini di cambiamento, ancora non si capisce dove voglia portare questo strumento". Tutto questo mentre a Roma si riconcorrono le voci di una crescente fibrillazione all'interno della minoranza del Pd. Il nodo rimane quello dei capigruppo, con un pezzo di area Bonaccini che protesta contro l'idea di lasciare la guida di deputati e senatori alla maggioranza interna al partito. L'assemblea dei gruppi è stata convocata per lunedì, con la possibilità che si votino i presidenti martedì. "Non eravamo qui per parlare di assetti interni" del partito democratico, risponde Schlein a chi gli chiede conto delle fibrillazioni: "Ci prendiamo questi giorni per proseguire un confronto assolutamente sereno e faremo insieme le valutazioni". 
L'autogol dell'ad di Tik Tok
Estero
Ieri 23-03-23, 21:12

L'autogol dell'ad di Tik Tok

AGI -  Qualche osservatore l'ha definito un "disastro", un autogol che non aiuterà TikTok a fermare la campagna lanciata negli Stati Uniti contro il social cinese di ByteDance. Prima ancora che l'audizione davanti al Congresso del ceo Shou Zi Chew finisca, più di un analista del settore digitale ha parlato alla Cnn di "disaster moment". Il Ceo era chiamato a rassicurare gli americani riguardo il rischio sicurezza che TikTok rappresenta, considerato come uno strumento per raccogliere dati sensibili di milioni di persone e da consegnare al governo di Pechino. In poche settimane la situazione è precipitata e TikTok è diventata la "app spia" d'America. Prima hanno cominciato i singoli Stati a vietare ai loro dipendenti di scaricare la app sui dispositivi amministrativi, poi è toccato al Congresso e alla Casa Bianca. Questa ondata di diffidenza nei confronti di TikTok si sarebbe dovuta fermare davanti alla testimonianza dal vivo dal giovane Ceo, un rampante e colto manager di Singapore, temprato da corsi di sopravvivenza al tempo in cui doveva servire nell'esercito del suo Paese. L'incertezza di Shou Zi Chew Ma alla fine, messo sotto torchio dai rappresentanti della commissione Energia e Commercio della Camera, Chew è parso incerto. Ha definito il rischio sicurezza "ipotetico e teorico", sollevando qualche sopracciglio tra i deputati, mai cosi' uniti. "Come possono essersi sbagliati - ha chiesto la Repubblicana dell'Arizona Debbie Lesko - tutti i Paesi che hanno vietato TikTok? E lo stesso direttore dell'Fbi?". "Io penso - ha risposto il Ceo - che molti di quei rischi messi in evidenza siano ipotetici e teorici". "Non ho visto nessuna prova - ha aggiunto - sto aspettando di vederle per poter rispondere realmente alle preoccupazioni che sono state sollevate".  Nessuna promessa sui dati  Quando gli è stato chiesto della disinformazione sul social, Chew ha ribattuto: "Siamo l'unica piattaforma che non accetta pubblicità elettorali. Non accettiamo soldi. Non penso che altre piattaforme possano dire altrettanto". "Noi - ha continuato - prendiamo molto sul serio la disinformazione, in particolare quella riguardo un'elezione". Il ceo ha poi detto che TikTok non ha venduto i dati degli utenti, ma non ha promesso che non lo farà mai. "Alcuni membri della nostra industria - ha ammesso - lo fanno. Io penso che serva una legge più ampia per aiutare noi, e l'intero settore, ad affrontare questo problema". Della struttura di ByteDance si sa poco, delle sue interazioni con il social ancora meno. La app di TikTok è stata scaricata, nel 2021 e nel 2022, da 150 milioni di utenti americani. Alcune organizzazioni hanno chiesto apertamente al Congresso di non mettere al bando la piattaforma cinese per non "comprimere il diritto d'espressione già sotto attacco in tutto il mondo". Ma la testimonianza di Chew, secondo alcuni media, non ha aiutato la causa. Alla fine, a sorridere potrebbe essere il maggiore antagonista di TikTok, Mark Zuckerberg, fondatore di Meta, che solo poco più di tre anni fa, davanti alla Congresso, si vide messo sul banco degli imputati. Ora tocca a quello che è stato considerato la causa della crisi dei conti di Facebook e di Instagram. Se il primo round non è andato ancora a Zuckerberg, di sicuro Chew non appare il vincitore.
Anziana mummificata sigillata in una cassapanca
Cronaca
Ieri 23-03-23, 20:55

Anziana mummificata sigillata in una cassapanca

AGI - Tre giorni dopo il ritrovamento del corpo di una donna di 64 anni, i carabinieri di Paderno Dugnano nella stessa casa hanno scoperto un secondo cadavere mummificato. Il corpo apparterebbe alla madre 90enne della donna. I militari lo hanno trovato in una cassapanca sigillata con del nastro adesivo. Il rinvenimento è avvenuto nell'ambito delle indagini ancora in corso sulle cause della morte della figlia 64enne, che era stata ritrovata lo scorso 20 marzo da carabinieri e polizia locale, allertati dai vicini, nella camera da letto della propria abitazione in avanzato stato di decomposizione. Nella circostanza, l'appartamento era risultato regolarmente chiuso a chiave dall'interno, pieno di oggetti e mobili nonché in precarie condizioni igieniche. Dall'ispezione del medico legale non erano emersi segni di violenza, in attesa degli esiti dell'autopsia eseguita oggi. Dagli ulteriori accertamenti dei militari, l'anziana madre è risultata percepire regolarmente una pensione tuttora accreditata sul conto corrente a lei intestato, al quale la figlia, senza altre fonti di reddito o sostentamento, aveva accesso. Nella casa sono intervenuti questa mattina, per il sopralluogo, gli esperti della Sezione Rilievi del Comando Provinciale di Milano. Gli esiti degli accertamenti tecnico-scientifici, disposti dalla Procura di Monza, che coordina le indagini, riveleranno con certezza l'identità del secondo cadavere.
Accenture taglierà 19 mila posti di lavoro
Economia e Finanza
Ieri 23-03-23, 20:21

Accenture taglierà 19 mila posti di lavoro

AGI - Accenture taglierà 19.000 posti di lavoro, pari al 2,5% della forza lavoro, nel tentativo di ridurre i costi e snellire le operazioni. L'azienda irlandese-americana, con sede a Dublino, ha registrato nel trimestre un aumento del 5% del fatturato e utili migliori del previsto. Accenture, società di consulenza strategica, servizi tecnologici e outsourcing, impiega circa 738.000 persone in tutto il mondo; i licenziamenti saranno effettuati nei prossimi 18 mesi. "Stiamo adottando misure per ridurre i nostri costi nell'anno fiscale 2024 e oltre, mentre continuiamo a investire nel nostro business e nel nostro personale per cogliere le significative opportunità di crescita che ci attendono", ha dichiarato Julie Sweet, presidente e amministratrice delegata di Accenture, in un comunicato. Tra le altre grandi aziende che hanno licenziato migliaia di lavoratori quest'anno figurano Amazon, Google, Meta, Microsoft e Twitter, oltre a IBM, Cisco, Dell, HP e Disney. L'annuncio della riduzione di personale è in un documento depositato presso l'autorità di regolamentazione del mercato azionario statunitense, la SEC. Il gruppo prevede di registrare in questo periodo oneri eccezionali per circa 1,5 miliardi di dollari legati al piano di riduzione dei costi, di cui 1,2 miliardi direttamente legati ai licenziamenti.
La visita di Re Carlo in Francia tra proteste e spazzatura
Estero
Ieri 23-03-23, 19:55

La visita di Re Carlo in Francia tra proteste e spazzatura

AGI -  Si preannuncia ad alto rischio la visita di stato in Francia di Re Carlo III della prossima settimana, tra proteste di strada contro la riforma delle pensioni, che potrebbero far saltare alcuni appuntamenti, e strade di Parigi invase dai rifiuti per lo sciopero dei netturbini. Finora sono rimasti inascoltati gli appelli da più parti, tra cui l'opposizione politica, al presidente Emmanuel Macron a favore della cancellazione della visita di Carlo d'Inghilterra in quanto la sua priorità del momento deve essere quella di "discutere con la società che si sta ribellando" contro la riforma delle pensioni. Anche da Londra è arrivata la conferma della visita ufficiale di re Carlo III a Parigi, prevista a partire da domenica fino a mercoledì, nonostante il diffuso movimento di protesta sociale in Francia in seguito all'approvazione della riforma delle pensioni senza il voto del Parlamento. "Non sono a conoscenza di variazioni al programma", ha dichiarato ai media il premier britannico, Rishi Sunak. Secondo le anticipazioni del programma della visita del sovrano rilanciate dai media francesi, come riferito da Bfmtv, la premier Elisabeth Borne sarà presente domenica sera all'aeroporto di Parigi Orly per accoglierlo. In agenda anche una cerimonia di commemorazione sotto l'Arco di trionfo e lunedì sera un ricevimento al castello di Versailles.  Il simbolismo forte del castello di Versailles ha fatto scattare le critiche dell'opposizione politiche, che considerano l'evento come fuori luogo vista l'attuale situazione sociale del Paese. "È incredibile: avremo Emmanuel Macron, il monarca repubblicano, che riceve Carlo III, che camminerà lungo gli Champs-Elysees, cenerà a Versailles, mentre la gente per strada manifesta", si è indignata Sandrine Rousseau, deputata di Europe ècologie Les Verts (Eelv). Quale alternativa, in corso di valutazione, la cena potrebbe quindi essere spostata all'Eliseo. A dichiarare 'guerra all'appuntamento mediatico sono anche i sindacati, con la Cgt del settore ferroviario che annuncia "iniziative attorno a questa visita", che probabilmente sarà "nel mirino" dei manifestanti. Emmanuel Macron "si trova sicuramente più a suo agio con i monarchi che con gli eletti del popolo ai quali nega il diritto di voto sulla sua riforma delle pensioni", ha lanciato Ian Brossat, portavoce del Partito comunista. All'estrema sinistra, il portavoce del Nuovo Partito Anticapitalista (NPA) Olivier Besancenot ha riassunto, esilarante: Carlo III, "lo accoglieremo con un buon vecchio sciopero generale!". Oltre al soggiorno a Parigi, dove il clima è incandescente, nella seconda tappa di Bordeaux, sembra compromessa la visita in tram organizzata per la coppia reale. "È quasi certo che il re non potrà prendere il tram", ci saranno"probabili interruzioni sulla rete" a causa degli avvertimenti di interruzioni del servizio, ha detto al quotidiano Sud-Ouest Pascal Mesgueni, del sindacato Cftc. Sul posto Carlo III e la consorte Camilla dovrebbero anche recarsi in un vigneto biologico, oltre a visitare la regione devastata dagli incendi boschivi la scorsa estate. D'altra parte, il Mobilier national, ente pubblico dipendente dal ministero della Cultura, ha confermato che il tappeto rosso sarà ben steso durante questa visita, nonostante l'appello degli scioperanti della Cgt a garantire "nè gli arredi, nè il tappeto rosso, nè le bandiere". "Il National Furniture è responsabile di stendere questo famoso tappeto rosso e gli agenti non scioperanti, che rappresentano la stragrande maggioranza della nostra forza lavoro, se ne occuperanno", ha assicurato il suo direttore delle comunicazioni, Loic Turpin. L'incertezza sull'andamento delle mobilitazioni sociali nei prossimi giorni sta costringendo l'esecutivo e la presidenza francese a "continuare a elaborare il programma fino all'ultimo minuto", in collaborazione con la controparte britannica, pertanto potrebbe anche subire "variazioni improvvise". Gli appuntamenti con la stampa sono ancora in sospeso, situazione rara per un viaggio di tale importanza diplomatica, simbolo di amicizia ritrovata dopo anni di acceso contrasto tra Parigi e Londra sulla Brexit e sull'immigrazione, ma non solo. Dopo la Francia, Carlo III e Camilla sono attesi in Germania. La scelta delle due nazioni europee è stata ampiamente vista come un tentativo di costruire ponti tra la Gran Bretagna e i suoi maggiori partner europei dopo anni di tensioni sulla Brexit. Mancano poche settimane ormai all'attesa incoronazione di re Carlo III, che sarà celebrata nell'Abbazia di Westminster il 6 maggio e, insieme a lui, Camilla sarà incoronata regina, in un luogo impregnato di storia della famiglia reale britannica. L'incoronazione avverrà nella stessa sacra sede a quasi esattamente 70 anni dall'incoronazione di sua madre Elisabetta II, deceduta lo scorso 8 settembre. 
Che tempo farà lo dicono le donne
Estero
Ieri 23-03-23, 19:23

Che tempo farà lo dicono le donne

AGI –  Non solo uomini ma sempre più donne mettono a disposizione degli italiani il loro sapere scientifico in fatto di meteo. Una volta si attendevano le previsioni e le spiegazioni del notissimo colonnello Bernacca, dell'Aeronautica Militare, poi con il passare degli anni e l'accostamento agli studi di fisica dell'atmosfera da parte delle donne, è sempre più frequente vederle in tv fra grafici e immagini per far capire agli italiani i fenomeni che regoleranno il meteo l'indomani. “È vero – afferma all'AGI Claudia Adamo, responsabile di Rai Meteo nella direzione Rai Pubblica Utilità -  le donne in questo settore sono sempre di più. È una condizione che premia e riconosce pari valore agli studi scientifici compiuti dalle donne rispetto ai colleghi maschi. Oggi, quello del meteorologo è un lavoro che le donne possono fare come gli uomini e questo perché, sono sempre di più le giovani che studiano  fisica dell'atmosfera. Ci sono docenti donne che insegnano questa materia, dunque nessuna preclusione. Piuttosto, riconoscimento della professionalità e dello studio che c'è dietro. Nella nostra direzione ci occupiamo di meteo, clima ambiente e grandi rischi, e oltre me, ci sono molti colleghi uomini ma anche colleghe meteorologhe regionali, cosi come nell'Aeronautica. Abbiamo anche una giornalista presentatrice. Insomma, c'è un interesse crescente per le meteorologia anche dal punto di vista femminile”. E a proposito di interesse, siamo diventati tutti “ossessionati” dal tempo visto che fra smartphone, tv e altro siamo sempre a controllare se sarà bello o brutto?   “E si – prosegue Adamo – occupandomi di questo lavoro lo posso testimoniare. Tutti hanno una domanda, una curiosità da soddisfare sul tema. E in effetti, gli eventi della natura suscitano la nostra attenzione perché sono i primi che vediamo: anche i bambini chiedono perché c'è la brina, perché vediamo l'arcobaleno, perché le nuvole si muovono veloci, perché cambiano forma, è una cosa ancestrale che è sempre stata dentro di noi. A maggior ragione ora, con il cambiamento climatico che ha reso più frequenti gli eventi estremi e quindi c'è più timore. Inevitabilmente, ci preoccupiamo di più. Ma il tempo, è un tema, un argomento che è sempre stato nel nostro immaginario”. L'attenzione verso il meteo  “da parte degli italiani c'è sempre stata  - spiega Claudia Adamo - ma sicuramente in quest'ultimo periodo avendo più informazioni disponibili in ogni momento ce n'è ancora di più. Da un lato è aumentato l'interesse per il meteo proprio per le tante informazioni a portata di mano, e dall'altro,  l'interesse c'è per via degli eventi estremi che spesso interessano la nostra penisola. Ecco il motivo per cui inevitabilmente, controlliamo sempre di più il meteo e non solo per vedere cosa fare nel tempo libero, ma lo facciamo anche con più attenzione e responsabilità in caso di spostamenti che ci riguardano o in caso di rischi”. Gli italiani hanno sempre la testa china sulle app del telefonino per vedere se a una determinata ora nel loro quartiere il tempo sarà bello… “Il genere di informazione puntuale, meteorologica che può giungere da una app quartiere per quartiere – sottolinea l'esperta -  è sicuramente di richiamo per il grande pubblico. Ma dobbiamo sempre ricordare che in certe situazioni è fondamentale  il meteorologo, l'esperto che possa mettere le mani sull'uscita automatica di un modello. Perché da una parte c'è  il modello matematico che simula il movimento della atmosfera e quindi genera una previsione simulata con la quantità di pioggia, l'umidità la temperatura di una determinata massa d'aria. Dall'altra parte c'è l'uomo, con la sua sensibilità, la sua esperienza su determinate zone, che serve per tirare fuori delle informazioni importanti. Se l'app può essere consultata da tutti in ogni momento, questo è comunque il risultato di un modello automatico che per quanto buono e in grado di dare dettagliatamente ora per ora  il tempo previsto, è automatico. Ecco quindi che manca tutta quella che è la conoscenza dell'uomo, dell'uomo che sa interpretare: l'app quindi è automatica, mentre la previsione fornita da un meteorologo ha in più l'interpretazione del modello matematico, la scienza, la sensibilità e la conoscenza umana associate”. Cosa rispondere all'italiano brontolone secondo il quale, i meteorologi non azzeccano le previsioni? “Che se sulla  nostra testa c'è il sole mentre la previsione parlava di pioggia, non vuol dire affatto che quella previsione fosse sbagliata. Quello che accade da noi non è detto che succeda altrove e a pochi chilometri da noi. Ci sono eventi estremi che interessano una zona e a pochi chilometri la situazione è tranquilla. Giudicare la previsione solo con l'occhio di chi apre la finestra è sempre sbagliato”. È difficile spiegare il meteo in tv? “Il meteo va spiegato con un linguaggio che tutti possano capire, la grafica è utile perché fa capire  la situazione che stiamo descrivendo. Spiegare i fenomeni atmosferici – afferma ancora Adamo -  le previsioni del tempo in TV dove gli spazi televisivi sono brevi, è assolutamente una cosa sfidante: bisogna dare un'idea chiara a tutti e dunque bisogna assolutamente cercare un linguaggio che tutti possano capire. Un termine meteorologico va spiegato con chiarezza. Dunque pioverà sì ma una mappa di pioggia con colori appropriati potrà dare l'indicazione dell'intensità del fenomeno previsto”. Allora, di chi ci dobbiamo fidare in fatto di previsioni del tempo? “Dobbiamo affidarci a una voce professionista – conclude Adamo – informarci delle allerte che ci sono sul sito della Protezione Civile che sono dettagliate, e capire che le previsioni a lungo termine non sono super affidabili. Fino a cinque giorni si, ci può stare, oltre non c'è tanta affidabilità ma anche sue questo si sta lavorando, grazie soprattutto a super calcolatori e a satelliti che via via che gli studi vanno avanti, saranno sempre più in grado di dare informazioni. Su questo sta lavorando l'Italia ma anche tutta l'Europa”. 
Suicidi in carcere, il 2022 annus horribilis
Cronaca
Ieri 23-03-23, 19:01

Suicidi in carcere, il 2022 annus horribilis

AGI - “Auspico che il Presidente Rocca proceda al più presto alla convocazione dell'Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria della Regione Lazio. Si tratta di un tavolo presieduto dall'assessore alla Sanità regionale che in questo caso è lo stesso presidente Rocca, e di cui fanno parte il presidente del Tribunale di sorveglianza, il Provveditore dell'amministrazione penitenziaria di Lazio, Abruzzo e Molise e i rappresentanti di tutte le Asl competenti. È importante che il tavolo torni a riunirsi, perché bisogna mettere a registro l'offerta dell'assistenza sanitaria alle persone detenute dopo il ciclone della pandemia, le politiche per l'affollamento, quelle dei servizi che possono migliorare la salute dei detenuti. Penso a quello che è possibile fare con la digitalizzazione, come la telemedicina che in ambito carcerario può ovviare ai problemi logistici dell'assistenza specialistica, garantendone la tempestività”. È quanto dichiara in un colloquio con l'AGI Stefano Anastasìa, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, sottolineando l'importanza dell'Osservatorio che ha il compito di monitorare la situazione sanitaria della popolazione carceraria, segnalando avvenimenti di interesse sanitario o eventuali problematiche e criticità negli Istituti penitenziari di tutto il territorio regionale. Stefano Anastasìa è stato eletto dal Consiglio regionale del Lazio per la seconda volta Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nel 2021. È stato anche Garante della Regione Umbria e dal 2018 è il Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali nominati dalle regioni, dalle province e dai comuni italiani, organismo istituito presso la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome. A Regina Coeli si sono verificati già tre suicidi di detenuti dall'inizio dell'anno. Quali sono i dati nel Lazio relativi a questi tragici eventi? Lo scorso anno nella Regione Lazio ci sono stati sei suicidi nelle carceri. Quest'anno il dato nazionale ci dice che si sono già registrati 12 suicidi di cui tre nel Lazio, questi ultimi avvenuti proprio a Regina Coeli. Certamente anche un solo suicidio è un evento grave, ma al momento sembra che il dato sia in diminuzione rispetto all'anno scorso, quando in tutta Italia 84 detenuti si sono tolti la vita. È stato un numero record: significa che abbiamo avuto una media di sei/sette suicidi al mese. Il maggior numero di episodi si è verificato nel periodo estivo che è sempre uno dei momenti più delicati per lo stato d'animo delle persone costrette in carcere. Speriamo che quest'estate non sia come quella precedente”.  Quali eventi hanno portato a un'impennata dei suicidi nel 2022? Occorre evidenziare che l'anno scorso stavamo uscendo dalla pandemia e tutto il Paese si rimetteva in movimento, questo può aver accentuato il senso di abbandono dei detenuti. Finita l'emergenza pandemica, la vita all'esterno del carcere è tornata alla normalità mentre negli istituti di pena si è rimasti in condizione di solitudine e si è fatto più forte il sentimento di abbandono.  Come intervenire per evitare episodi di aggressioni subite da chi lavora nelle carceri da parte di detenuti? Alle aggressioni agli operatori nelle carceri, sia di polizia che sanitari, causate dal sovraffollamento, dall'inappropriatezza della detenzione e dalla carenza di attività in carcere, si può rispondere in maniera durevole ed efficace solo con la riduzione dei detenuti e il conseguente potenziamento delle attività rieducative.  Nelle carceri della regione i dati del sovraffollamento sono in linea con quelli nazionali? Secondo i dati del dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, in Italia il sovraffollamento carcerario è al 110%, cioè 10 detenuti in più ogni 100 posti letto. Nel Lazio, invece, la media del tasso di occupazione carcerario è del 120%. Siamo al disopra, quindi, del dato nazionale. Il dato va però anche analizzato a seconda dei vari Istituti di pena regionali: in alcune carceri come Regina Coeli, Rebibbia Nuovo complesso, Velletri, Civitavecchia e Viterbo il tasso di affollamento arriva anche al 150%. 
Viaggio poetico e meraviglioso nel kolossal acrobatico del Cirque du soleil
Cultura e Spettacolo
Ieri 23-03-23, 17:55

Viaggio poetico e meraviglioso nel kolossal acrobatico del Cirque du soleil

AGI - Immaginate di entrare in un film di Melies dei primi del ‘900. Una sorta di ‘Viaggio sulla Luna' dove personaggi bizzarri sfilano accanto ai professori dall'aspetto stravagante. Mettete poi un po' di cinema espressionista tedesco, da Fritz Lang di ‘Metropolis' con robot umani a  Robert Wiene di ‘Il gabinetto del dottor Caligari' con un tocco di Martin Scorsese di ‘Hugo Cabret' con le fantastiche immagini meccaniche e gli oggetti di scena. E' quello che capita allo spettatore che entra sotto il tendone maestoso costruito a Tor di Quinto a Roma per assistere allo show ‘Kurios – Cabinet of Curiosities' del Cirque du Soleil. Sotto il Grand Chapiteau, costituito per la prima volta in Italia con una tela gialla e blu che, in corrispondenza dei quattro alberi principali, arriva a misurare un'altezza superiore ai 25 metri, circa 2.500 persone vivono un'esperienza unica, condotte in un affascinante e misterioso regno, che disorienta i sensi e le percezioni, a tal punto da chiedersi: "È tutto vero o è solo frutto della mia immaginazione?". Sono accessibili le porte dell'armadietto di curiosità di un ambizioso inventore, che sfida le leggi del tempo e dello spazio per reinventare il mondo intorno a lui: personaggi unici e stravaganti lo guidano in un luogo meraviglioso, dove tutto accende l'immaginazione e le sue curiosità prendono vita una ad una davanti ai suoi occhi. Un mondo capovolto di poesia e di umorismo dove il visibile diventa invisibile e le prospettive si trasformano. E tutto questo accompagnato dalla musica suonata dalla Kurios Band composta da sei musicisti che si esibiscono dal vivo per mostrare ciò che avviene sul palco, motivi che riportano al jazz classico anni ‘20. ‘Kurios - Cabinet of curiosities', spettacolo itinerante di Cirque du Soleil Entertainment Group che ha venduto finora oltre 130.000 biglietti in Italia, presentato dai partner italiani Show Bees e Vivo Concerti, è un mix di curiosità insolite e di prodezze acrobatiche mozzafiato, un vero kolossal in puro stile Cirque du Soleil in scena a Roma fino al 29 aprile (a Tor di Quinto è stato allestito un villaggio dalla superficie di 48.000 metri quadrati) per poi andare a Milano a Piazzale Cuoco dal 10 maggio al 25 giugno. Questa produzione, la 35ª del Cirque du Soleil dal 1984, vanta un cast di 50 artisti provenienti da 17 paesi diversi, alcuni dei quali sono in tournée con il Cirque du Soleil da oltre 15 anni. La scenografia colloca lo spettatore in un luogo ben definito: la camera delle meraviglie di un Cercatore, pieno di oggetti insoliti raccolti durante i suoi viaggi. Ambientato in quello che si potrebbe definire un retro-futuro, l'impianto scenico fa numerosi riferimenti all'inizio della rivoluzione industriale avvenuta durante il XIX secolo, senza esserne vincolato però. "È come se Jules Verne incontrasse Thomas Edison in una realtà alternativa, fuori dal tempo", spiega lo scenografo Stéphane Roy. In questo universo parallelo, è il motore a vapore e non il motore a combustione interna a regnare sovrano. Il set evoca l'inizio dell'era dell'industrializzazione, ma è come se la scienza e la tecnologia si fossero evolute diversamente e il progresso avesse assunto una dimensione più umana. Lo spazio della performance è dominato da due strutture chiamate 'camere'; una esplora il tema del suono e l'altra il tema dell'elettricità. Costruite dal Cercatore, utilizzando scarti e pezzi raccolti nel tempo, le due grandi torri servono anche come 'sensori d'onda' realizzati con componenti vari come grammofoni, vecchie macchine da scrivere, lampadine elettriche e turbine. In realtà questi oggetti sono stati recuperati dalle discariche e in seguito smontati, amalgamati e uniti tra loro attraverso tubi e condotti. Le due camere delle meraviglie sono collegate tra loro attraverso l'arco principale – un altro sensore di onde – che domina il palco. L'apertura al centro, in fondo alla scena, ricorda l'imboccatura di un tunnel ferroviario che attraversa una montagna; è principalmente da qui che gli artisti entrano ed escono dalla scena e che le attrezzature e gli oggetti vengono portati dentro e fuori dal palco. Lo spettacolo è un omaggio alla fantasia e alla curiosità. Questo mondo meccanico alternativo celebra l'unione di oggetti preesistenti. “Tutti questi oggetti – la tromba, la macchina da scrivere – hanno una loro storia ed è dalla loro associazione che emerge un nuovo significato - dice ancora Roy - un'ulteriore prova che il tutto è maggiore della somma delle sue parti".  Padrone di casa è il Cercatore, un umanista tanto ingenuo quanto ingegnoso, con innocenza infantile, crede in un mondo invisibile dove risiedono le idee più folli e i sogni più grandiosi. Scoprirà che le meraviglie sono a disposizione di chi si fida del proprio intuito e della propria immaginazione. Poi ci sono i curiosistani, gli abitanti di un paese immaginario chiamato Curiosistan e si presentano nel mondo del Cercatore per attivare la sua immaginazione. Una figura autoritaria, il signor Microcosmos è il leader del gruppo. Un tipo serio, incarnazione del progresso tecnologico; il suo mondo è solido, rappresentato dal treno a vapore e dalle strutture edilizie massicce: la Torre Eiffel e il Grand Palais. Quindi c'è Nico l'uomo fisarmonica che ha un costume che gli permette grande flessibilità nei movimenti, può diventare molto piccolo oppure altissimo, arrivando a guardare tutti negli occhi. C'è poi Klara che ha un linguaggio tutto suo e incarna l'ossessione per le telecomunicazioni che l'uomo aveva durante l'età d'oro delle ferrovie, quando furono inventati il telegrafo e il grammofono. Poiché c'è così tanto lavoro da fare prima che il suo sogno diventi realtà, il Cercatore si circonda di una brigata di assistenti tra cui Kurios Winch e Kurios Plunger, due bizzarri robot costruiti con scarti e parti riciclate dallo stesso Cercatore. Sono creature imperfette e disfunzionali, hanno un forte odore di metallo e pelle e l'immaginazione sfrenata del loro inventore. Diviso in due tempi, con un intervallo di 25 minuti, lo show mette in scena spettacolari performance. Tra queste un incredibile numero di acrobazia: un uomo forte e una bambola dal viso di porcellana, risvegliati da una scarica elettrica, emergono dal loro carillon e prendono vita. I due artisti si arrampicano in cima a un apparato posizionato a quasi 4 metri da terra. Poi c'è un altro eccezionale numero acrobatico in cui una ragazza salta sulla sua bicicletta sospesa a mezz'aria e, sfidando la forza di gravità, assume, una dopo l'altra, pose plastiche: sul manubrio o sulla ruota, tenendosi solo con un piede o con un braccio. Si accomoda persino sul sellino, mani sul manubrio e piedi sui pedali, ma lei e la sua bici sono a testa in giù. Non manca il numero di contorsionismo con quattro creature degli abissi, che incarnano anguille elettriche all'interno della camera delle meraviglie del Cercatore, prendono vita in questa performance di contorsionismo sorprendente, veloce e fluida. Le artiste che eseguono questo numero danno vita una serie di incredibili piramidi e fantastiche figure a un ritmo sorprendente. Non manca poi il mimo che gestisce un circo in miniatura con artisti invisibili. Dall'altalena ai tuffi dall'alto, passando per il monociclo su una corda tesa, gli spettacoli si materializzano tutti nella mente dello spettatore grazie alla pura potenza degli effetti visivi e sonori: un cenno poetico e comico alle tradizionali arti circensi. I numeri si susseguono tra lo stupore e la meraviglia del pubblico fino all'epilogo quando un gruppo di 13 artisti esegue sequenze spettacolari di acrobazie perfettamente sincronizzate e piramidi umane che mettono in mostra l'incredibile agilità del corpo. Oltre a stare in piedi in tre o quattro, ognuno sulle spalle dell'altro, gli artisti si librano nell'aria dove fanno evoluzioni e si incrociano su tre livelli, a terra, invece, si spostano su un monolite posizionato al centro del palco, e tra il pubblico.
Tornano le Giornate di Primavera Fai, oltre 750 luoghi aperti in 400 città
Cronaca
Ieri 23-03-23, 17:03

Tornano le Giornate di Primavera Fai, oltre 750 luoghi aperti in 400 città

AGI - Domani e domenica torna l'appuntamento con le Giornate di Primavera del FAI, il Fondo per l'Ambiente Italiano, evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, coinvolgendo praticamente tutte le regioni. Sarà la 31ma edizione di questo particolare incontro tra il pubblico e i luoghi solitamente inaccessibili o poco noti. E in questa occasione sono oltre 750 i luoghi visitabili in 400 località. Continuando così, dopo 31 anni, a scrivere quella che il presidente del FAI, Marco Magnifico, definisce "una sorta di Enciclopedia spontanea" scritta dalle Giornate e che "a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano". Per avere un'idea di cosa sia questo evento, si pensi che sono stati finora quasi 12 milioni i visitatori dei 14.790 luoghi aperti in 6.400 località italiane dalla prima edizione, nel 1993. Oltre 150.000 i volontari che si sono avvicendati, 344.560 i cosiddetti 'Apprendisti Ciceroni', per lo più studenti. Nella prima edizione i luoghi aperti furono 50 in 30 città, 500 i volontari e 30.000 i visitatori. Finora il record di visitatori lo detiene l'edizione del 2019 con 770.000 presenze. Quest'anno, tra le aperture ci sono 170 luoghi di culto, 180 palazzi e ville, 40 castelli, 50 borghi, 22 aree archeologiche, 10 tra campanili e torri, 50 musei e 10 mostre, 10 biblioteche, 8 teatri, 20 luoghi di archeologia industriale, 3 centrali idroelettriche, 3 osservatori astronomici, 2 mulini, 2 orti botanici, 4 negozi storici, 1 albero monumentale. Sarà in azione la Rete dei Volontari del FAI: 131 Delegazioni, 107 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 8 Gruppi FAI Ponte tra culture. L'evento è anche occasione di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi, è possibile infatti sostenere il FAI con l'iscrizione a quota agevolata, con un contributo libero partecipando a queste Giornate e, fino al 2 aprile, con l'invio di un SMS o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sara' di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da TWT, Convergenze, PosteMobile. In questi due giorni, grazie a migliaia di volontari si avrà l'opportunità di scoprire e riscoprire tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero. Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l'Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Ai volontari si affiancano almeno 15mila studenti delle scuole italiane – nel ruolo di 'Apprendisti Ciceroni' – formati per l'occasione. Ma un ruolo importante lo hanno anche le centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un'occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per "il Paese più bello del mondo", che va a beneficio di tutti. Infatti, grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all'attenzione del pubblico, e questo ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, si sono ritrovati con l'avere un valore culturale da promuovere e soprattutto da condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, è la chiave di volta del successo delle Giornate FAI di Primavera. Come pure altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d'arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi. Non a caso in occasione della presentazione di questo appuntamento il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha parlato di "appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra nazione" e di "un'iniziativa che unisce l'Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo". Le aperture più interessanti  A Roma, Villa Bonaparte, sede dell'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dal 1950, costruita due secoli prima, ma rivisitata in stile Impero da  Paolina Borghese Bonaparte, che ne fu proprietaria dal 1816. Proprio attraverso il  suo giardino, nel 1870 le truppe del Regno d'Italia aprirono la "Breccia di Porta Pia"; sarà eccezionalmente visitabile anche Palazzo Piacentini-Vaccaro, inaugurato nel 1932 come Ministero delle Corporazioni e dall'anno scorso sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: monumentale edificio razionalista, conserva le grandi vetrate disegnate da Mario Sironi. A Milano, Palazzo Marino, capolavoro dell'architetto manierista Galeazzo Alessi, che lo costruì tra 1557 e 1563, ricco di sale decorate con stucchi e affreschi, sede del Comune di Milano dal 1861. Porte aperte alla storica sede RAI di corso Sempione, realizzata nel 1939, dove si visiteranno spazi operativi e studi di registrazione. A Vicenza aprirà il neo-palladiano Palazzo Loschi Zileri Dal Verme, dove al piano nobile si percorreranno le stanze affrescate e impreziosite da arredi neoclassici e numerose opere d'arte. A Bolzano, due centri di ricerca internazionali, NOI Techpark ed EURAC Research, nati dalla riqualificazione di due grandi complessi degli anni Venti e Trenta, che da "ferita" culturale, tanto da rischiare l'abbattimento, sono diventati poli di eccellenza. A Genova, visite a Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura, dal 2006 patrimonio dell'Unesco come parte del sistema dei Rolli. Costruito intorno al cortile rinascimentale a doppio loggiato, svela innumerevoli sale affrescate. A Bologna, un percorso tra i luoghi del sapere, dall'Accademia delle Scienze, in attivita' dal 1890, che ebbe tra i suoi soci Galvani, Marconi, Einstein e Marie Curie e conserva affreschi di Pellegrino Tibaldi, alle aule storiche della Biblioteca Universitaria, aperta al pubblico nel 1756 e ancora dotata di tutti gli arredi originali, alla quattro-cinquecentesca Palazzina della Viola, oggi sede di uffici dell'Universita', con affreschi di Prospero Fontana e Amico Aspertini. Sempre in Emilia Romagna, ad Argenta (Ferrara), visite all'Impianto idrovoro di Saiarino, in stile eclettico, inaugurato da Vittorio Emanuele III nel 1925 e cuore del grande sistema di bonifica del fiume Reno. In Toscana, ecco a Siena l'apertura straordinaria, nel centenario della sua fondazione, dell'Accademia Chigiana, ospitata in uno dei palazzi più antichi della città, dove saranno visitabili la sala da concerti, le sale ottocentesche, con una collezione artistica di grande importanza e spazi mai aperti in precedenza, come la biblioteca e la cappella di San Galgano. In Abruzzo, a Ocre (L'Aquila), lo scenografico Convento di Sant'Angelo, in posizione spettacolare su uno sperone roccioso che si affaccia sulla valle dell'Aterno. In Campania, a Napoli, in piazza del Plebiscito, aprirà Palazzo Salerno, oggi sede del Comando forze operative Sud dell'Esercito, costruito nel 1775, che cela arredi e ben due giardini che offrono una vista spettacolare sul golfo, come quella che si gode dalla Vigna di San Martino, al Vomero, coltivata sin dal Medioevo. In Puglia, percorsi legati ai paesaggi rurali storici e alla secolare vocazione agricola della regione: dalle 625 Fosse Granarie di Cerignola (Foggia), l'ultimo esempio in Capitanata di una modalita' di conservazione del grano attestata dal 1225, a una serie di itinerari in provincia di Lecce incentrati sulla coltura degli ulivi, dai frantoi ipogei di origine medievale a due progetti legati al dramma della 'xylella'. In Sardegna, a Tempio Pausania (Sassari), si visiterà l'ex Carcere La Rotunda, che fu attivo dal 1847 al 2012, caratterizzato dalla struttura circolare che permetteva un rigido controllo dei detenuti. Previste inoltre aperture e visite straordinarie per gli iscritti alla Fondazione o per chi si iscriverà al FAI online o in piazza in occasione della manifestazione. Tra queste, a Torino aprirà Palazzo Perrone di San Martino, con sale di rappresentanza e un maestoso scalone affrescato nel Settecento, mentre al Tribunale di Venezia, palazzo progettato da Sansovino nel 1553, si potrà accedere alle aule storiche: la sala della Corte d'Assise, inaugurata nel 1871 e resa celebre per il processo del 1907 a Maria Tarnowska, accusata di aver istigato l'omicidio di un amante, e l'aula Manlio Capitolo, progettata da Carlo Scarpa, di cui conserva tutto l'arredo originario. E ancora, a Firenze visite alla Fondazione Roberto Longhi, nata nel 1971 in quella che era stata la dimora di uno dei padri della storia dell'arte, che conserva la sua importante collezione, con capolavori quali il 'Ragazzo morso da un ramarro' di Caravaggio e il 'Cristo morto trasportato al sepolcro' di Battistello Caracciolo.  A Roma si entrerà a Villa Wolkonsky, residenza dell'ambasciatore britannico, con un itinerario incentrato sul parco, che conserva 27 arcate dell'acquedotto neroniano e una serra con una collezione archeologica, e a Villa Lubin, sede del CNEL, il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, edificio del primo Novecento all'interno del parco di Villa Borghese; a Catanzaro visite agli appartamenti privati del prefetto e al sontuoso salone di rappresentanza del palazzo in stile eclettico della Prefettura. Ma anche i borghi e i loro patrimoni sono come sempre protagonisti delle Giornate FAI: ad esempio, a Maniago (Pordenone), cittadina celebre per i suoi fabbri sin dal XV secolo, apriranno alcune importanti realta' artigianali; visite anche a Staffolo (Ancona), borgo ellittico cinto da mura sui colli del Verdicchio, che conserva tra l'altro uno strumento del grande organaro settecentesco Gaetano Callido; a Tagliacozzo (L'Aquila), dove saranno aperti straordinariamente diversi palazzi privati, e a Irsina (Matera), cittadina abitata da 500 persone di 18 nazionalità diverse con importanti opere d'arte, tra cui una statua attribuita ad Andrea Mantegna. Per tenere alta l'attenzione sulle fragilità del nostro Paese, alcune visite riguarderanno luoghi colpiti da calamità naturali, come Vajont (Pordenone), borgo nato alla fine degli anni Sessanta per accogliere gli abitanti della valle colpiti dalla tragedia, di cui ricorre il sessantesimo anniversario; Tolentino (Macerata), con il grandioso complesso della Basilica di San Nicola, danneggiato dal sisma del 2016 e, sempre nelle Marche, Barbara (Ancona), nel territorio dell'alluvione del fiume Misa. Attenzione riservata alla "cultura della natura", dove l'opera virtuosa dell'uomo si intreccia con l'ambiente, dai Giardini all'italiana di Villa Ravizza ad Arcore (Monza-Brianza), evocazione in stile barocchetto realizzata a inizio Novecento, al Bacino del Rio Grande di Amelia (Terni), nato tra epoca romana e Medioevo, di cui si auspica il ripristino della funzionalità idrica; visite tra natura e archeologia anche alla Piramide etrusca di Bomarzo (VT), altare monumentale di 2300 anni fa all'interno di un bosco; approfondimenti sulle coltivazioni all'Istituto agrario di Macerata, tra le scuole agrarie piu' antiche d'Italia, immerso nella campagna e dotato di vigneti, un oleificio, una cantina storica e numerosi laboratori. Non mancano le aperture più curiose, come il Centro culturale IKEDA per la pace a Corsico (Milano), il più grande centro buddista d'Europa, che ha portato a un'ampia riqualificazione urbanistica; la sede della Navigazione Lago Maggiore, ad Arona (Novara), dove saranno visitabili il cantiere dedicato alla riparazione dei battelli, le officine e alcune motonavi storiche; gli Archivi di ricerca Mazzini di Massa Lombarda (Ravenna), che attraversano la storia del costume del Novecento e rappresentano il pù grande archivio di moda d'Europa; a Perugia, la Scuola di automazione della Banca d'Italia, complesso di edifici immerso in un parco di oltre 6 ettari; a Ercolano (Napoli) il Real Osservatorio Vesuviano, il più antico osservatorio vulcanologico del mondo, fondato nel 1841. A Palermo, l'Aula Bunker dell'Ucciardone, costruita nel 1985-86 all'interno del carcere per ospitare il Maxiprocesso. E anche i Beni del FAI, dal Piemonte alla Sicilia, dal Trentino alla Sardegna, partecipano alla grande festa delle Giornate di Primavera e saranno aperti eccezionalmente a contributo libero. Per la prima volta nel 2023 si potrà scoprire Villa Caviciana a Gradoli (Viterbo), la prima azienda agricola della Fondazione appena presentata, che si estende sulla sponda settentrionale del Lago di Bolsena - con 20 ettari di vigneti, 35 di oliveti e 86 di bosco e pascoli - e che produce olio, vino e miele. Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai dedicata ai Beni Culturali in collaborazione con il FAI. Fino a domenica la Rai sarà in prima linea a sostegno del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico. Rai è infatti Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2023, anche attraverso la raccolta fondi solidale autorizzata da Rai per la Sostenibilità – ESG e promossa sulle reti del servizio pubblico. Infine, le Giornate FAI di Primavera 2023 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Dal FAI il grazie, alla vigilia di questo impegnativo appuntamento, per la collaborazione da parte del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della Difesa e delle forze armate che durante le Giornate FAI di Primavera concedono l'apertura di alcuni loro luoghi simbolo", e un ringraziamento viene espresso all'Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell'evento e alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata e per aver concesso in questa occasione l'apertura di suoi beni, oltre che alla Direzione centrale degli Affari dei Culti e l'amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno per aver concesso l'apertura della Chiesa e Chiostro di Sant'Agostino a Palermo.
Niente di nuovo sul fronte di Kherson
Estero
Ieri 23-03-23, 16:34

Niente di nuovo sul fronte di Kherson

AGI - Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, è in visita a una delle strutture energetiche della regione di Kherson, per discutere delle forniture di elettricità agli insediamenti della regione di Kherson, del ripristino nei territori tornati sotto il controllo ucraino e del recupero delle attrezzature danneggiate dai bombardamenti russi. Lo ha scritto lo stesso presidente sul suo profilo Telegram. "Riunione di coordinamento sulla situazione nella regione di Kherson - si legge - L'attuale situazione della sicurezza, il ripristino delle infrastrutture danneggiate della regione, lo sminamento dei territori de-occupati, il ripristino delle reti elettriche: teniamo sotto controllo tutte queste importanti questioni", ha aggiunto Zelensky. Il leader ucraino si è poi collegato con i leader europei riuniti a Bruxelles mentre viaggiava a bordo di un treno. Ha ringraziato i Ventisette per il piano munizioni e per la fornitura dei primi Mig ma ha chiesto "aerei moderni e missili di lunga gittata". Nel suo video-collegamento con il vertice Ue in corso a Bruxelles ha citato cinque ritardi che prorogano la guerra: "I ritardi nella consegna dei missili a lungo raggio, degli aerei moderni, nell'adozione di un nuovo pacchetto di sanzioni, nel piano di pace formulato da Kiev e nel percorso di adesione all'Ue". 
Meloni a Bruxelles: "Non si torni indietro sul patto di stabilità"
Politica
Ieri 23-03-23, 16:00

Meloni a Bruxelles: "Non si torni indietro sul patto di stabilità"

AGI - "Possiamo confermare il fatto che il tema dell'immigrazione oggi è considerato centrale, una cosa se vogliamo impensabile sino a qualche mese fa, e che viene seguito passo a passo dal Consiglio. E questa è una ottima notizia". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo arrivo al Consiglio europeo. "Mi aspetto passi in avanti", ha aggiunto prima della riunione coi leader Ue nella quale "il dossier migranti verrà aggiornato con una relazione della presidente della Commissione che racconterà dei passi concreti sulla base delle conclusioni dello scorso febbraio", ha spiegato. "Io posso dire che sono soddisfatta della bozza di conclusioni, dell'ultima versione che sta girando, che appunto chiede alla Commissione di procedere spedita e rimanda su uno stato di verifica di queste misure al prossimo Consiglio europeo", ha concluso la premier.  Fonti Ue: "Sosteniamo Meloni nel tenere alta l'attenzione sul tema" "Sosteniamo assolutamente Meloni" nel mantenere alta l'attenzione sul tema dei migranti ai tavoli Ue "come dimostrato dalla bozza di conclusioni" del vertice di oggi "che prevede per il Consiglio europeo di giugno un nuovo aggiornamento" sul nuovo sistema europeo di gestione dei flussi, afferma un alto funzionario europeo a margine del vertice. Il dossier migranti verrà trattato questa sera in un punto informativo dopo il quale "diversi leader, tra cui Meloni, vorranno intervenire", spiega la fonte. Il tema invece non sarebbe emerso nel primo scambio del vertice con il segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres. "Le posizioni della Lega non mi preoccupano" "No francamente non mi preoccupano", ha poi affermato Meloni a proposito delle condizioni della Lega per la fornitura di armi all'Ucraina. "Al di là delle posizioni espresse, del necessario richiamo a continuare a lavorare per una soluzione del conflitto, per la quale ovviamente tutti lavoriamo. Il punto è capire cosa sia utile effettivamente alla fine del conflitto".  "Io ho detto come la penso: non c'è nell'attuale contesto misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo. L'unico modo per costringere, se vogliamo, a una negoziazione che dev'essere giusta, non si può prescindere da chi è l'aggressore e chi è l'aggredito", ha aggiunto, "non sono preoccupata perché bado, come ho detto molte altre volte, ai fatti. E nei fatti io su questo, sulla linea italiana che è una linea molto chiara, non ho mai avuto problemi". "Vedo adesso il primo ministro Morawiecki, ho in programma un incontro con il primo ministro greco, forse anche allargato ad altri Paesi, in particolare sulle materie della governance e sono in contatto con Emmanuel Macron, vediamo", ha poi affermato Meloni a proposito della sua agenda.  "Confidiamo in scelta positiva sui biocarburanti" Altro tema caldo il possibile stop Ue dal 2035 alla vendita di auto a motore a combustione. "Ci sono delle tecnologie sulle quali l'Italia, e dunque anche l'Europa, sono potenzialmente un'avanguardia. E rispetto alle ipotesi di questo tipo decidere di legarsi a tecnologie che invece sono di fatto detenute come avanguardia da nazioni esterne all'Unione secondo me è una scelta che non favorisce la competitività del nostro sistema. Ma mi pare una tesi assolutamente di buonsenso quindi confidiamo che possa passare, anche per quello che riguarda i biocarburanti", sottolinea il presidente del Consiglio. "Sull'incontro a due non ho niente da dire", ha tagliato corto la premier commentando l'atteso bilaterale tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Sono incontri "normali, accadono continuamente e ne facciamo anche noi". "Per quello che riguarda la materia, su questo siamo in prima linea. La tesi che noi continuiamo a sostenere e che ribadiremo è che, fermi restando gli obiettivi della transizione che condividiamo, noi non riteniamo che l'Unione debba occuparsi anche di stabilire quali siano le tecnologie con le quali arrivare a quegli obiettivi", ha aggiunto il premier.  "Patto di stabilità? L'Ue impari dal passato" "Per noi sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti, quindi occorre una governance più attenta alla crescita e non solamente alla stabilità. Ci sono dei passi in avanti ma su questo dobbiamo ancora lavorare molto", ha poi risposto Meloni a una domanda sulle trattative in corso sulla riforma del Patto di stabilità. "Su queste materie ci sono sempre delle visioni abbastanza differenti", ha aggiunto con riferimento alle posizioni dei cosiddetti 'frugali'. "Penso che l'Unione europea debba imparare dai suoi errori, dal passato, dalla realtà che stiamo affrontando. Oggi a noi sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica e digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche, altra scelta per la quale si modificano un'assenza di attenzione che c'è stata in passato", ha sottolineato. "Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non vengano tenuti in considerazione nella governance", ha concluso. 
Cospito è "ad altissimo rischio di un evento cardiaco", avverte il medico
Cronaca
Ieri 23-03-23, 15:51

Cospito è "ad altissimo rischio di un evento cardiaco", avverte il medico

AGI - Alfredo Cospito è "ad altissimo rischio di un evento cardiaco". Lo dice il medico di fiducia Marco Crosignani riportando l'esito della visita a cui lo ha sottoposto oggi nel reparto penitenziario dell'ospedale San Paolo. Crosignani racconta in un audio all'avvocato Flavio Rossi Albertini che il 21 marzo "il sistema automonatico di telemetria" che monitora costantemente il suo cuore ha rilevato "un episodio di fibrillazione ventricolare che poteva essere potenzialmente fatale". Successivi accertamenti hanno tuttavia tranquillizzato i medici "ma è stata comunque impostata una correzione con flebo di potassio e poi è stata chiesta una valutazione allo specialista cardiologo". Da una "discussione collegiale" dei medici è stato deciso che la telemetria "non documentava in maniera definitiva questo evento ma gli veniva consigliato di proeguire il monitoraggio perché c'è un altissimo rischio che si verifichino eventi di questo tipo".  La prossima udienza si svolgerà in ospedale L'udienza in cui si discuterà la richiesta di differimento della pena per motivi di salute dell'anarchico in sciopero della fame al 41 bis si svolgerà nel reparto penitenziario dell'ospedale San Paolo. I medici non hanno dato il nulla osta sanitario al trasferimento a Opera del detenuto, così sarà la presidente della Sorveglianza Giovanna Di Rosa a recarsi da Cospito.
Dalla Sardegna in Marocco per 460 km in mountain bike dopo un tumore
Cronaca
Ieri 23-03-23, 15:34

Dalla Sardegna in Marocco per 460 km in mountain bike dopo un tumore

AGI -  Partite dalla Sardegna, due ex pazienti oncologiche e una ancora in terapia per un tumore, hanno percorso in mountain bike 460 chilometri di piste e sentieri del Marocco, dall'Alto Altante attraverso il massiccio vulcanico del Jebel Saghro fino alla Draa Valley. Daniela Tocco, Donatella Mereu e Paola Zonza hanno partecipato alla 'Marocco Expedition Women Challenge', dopo un'adeguata preparazione atletica e tecnica sotto la guida dell'équipe di Marco Scorcu, responsabile di Medicina dello sport della Asl di Cagliari e responsabile sanitario del Cagliari Calcio. Durante il raid le tre compagne di viaggio hanno dormito in piccoli ostelli e in un accampamento berbero ai confini del deserto, condividendo momenti di quotidianitaà con la popolazione locale. La loro impresa è raccontato in un docufilm girato dal videomaker Pierandrea Mascia e con la voce narrante del giornalista Giorgio Porrà, presentato a Cagliari con l'obiettivo di ispirare le donne che affrontano o dovranno affrontare percorsi di vita difficili. "Un'esperienza bellissima" "È stata un'esperienza molto impegnativa", ha ammesso Paola Zonza, ex cestista e poi ex calciatrice della Torres, "ma sono felice di avervi partecipato perché, durante la malattia, avevo dovuto abbandonare lo sport agonistico e lasciare la mia squadra. Grazie a questa iniziativa, mi sono ritrovata in un'altra squadra. Ero titubante, mi chiedevo come potessi interagire con le altre. Invece, mi ha stupito il loro straordinario cameratismo". "Ci bastava guardarci negli occhi", ha confermato Daniela Tocco, "per capirci al volo e trovare una soluzione a qualunque problema. È stata un'esperienza bellissima. Il solo pensare a loro mi fa tornare il sorriso. Certo, la malattia mi ha messo a dura prova e ha lasciato il segno, pero' mi ha permesso di apprendere cose nuove".  "Non so esattamente che cosa temessi maggiormente", ha rivelato Donatella Mereu. "Sicuramente lo sforzo fisico. Ma forse era prevalente la parte emotiva perché, a differenza delle mie compagne d'avventura, io ancora combatto contro il tumore, mentre loro, fortunatamente, sono state dichiarate guarite. Da quest'esperienza sono uscita più forte". Le tre biker - la quarta, Daniela Valdes, ha dovuto rinunciare per motivi personali - sono state seguite anche dalla chirurga senologa dell'Aou di Sassari, Rita Nonnis, dalla biologa e nutrizionista Claudia Collu, dal coach Antonio Marino e dall'esploratore estremo Maurizio Doro, oltre che dall'ideatore della spedizione, Michele Marongiu, appassionato di ultracycling. "Non abbiamo lasciato niente al caso "anche perché si stavano mettendo in gioco donne che avevano avuto o stavano ancora affrontando seri problemi di salute", ha raccontato Marongiu, che ha organizzato il raid col sostegno del Gruppo cagliaritano Acentro, presieduto dal 98enne Nanni Fodde. "Tutto lo staff ha lavorato giorno e notte, con grande motivazione, per la buona riuscita dell'iniziativa. Spero che il messaggio di speranza sia passato". 
Storia di Fabio, l'atleta che guida i maratoneti non vedenti
Cronaca
Ieri 23-03-23, 15:34

Storia di Fabio, l'atleta che guida i maratoneti non vedenti

AGI Si sono conosciuti sui social prima della pandemia, ma si sono incontrati per la prima volta di persona solo sabato scorso, a Roma, per partecipare alla maratona. Fabio Orrù, 42 anni, originario di Villaputzu (Sud Sardegna), commesso in un market di Muravera ed ex calciatore a livello amatoriale, e Stefano Petranca, 46 anni, atleta e triatleta paralimpico non vedente, originario di Corigliano d'Otranto (Lecce), hanno corso per 42 chilometri uniti ai polsi da un cordino di circa 40 centimetri, in mezzo ad altri 30 mila partecipanti. Al traguardo sono arrivati dopo 4 ore e 50 minuti, ma la loro non è stata una sfida per ottenere il tempo migliore. Oltre al desiderio di incontrarsi per correre insieme, hanno deciso di raccogliere dei fondi per l'Airc, l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro. La prima maratona come guida Fabio Orrù l'ha disputata nel 2017 a Milano, con Chiara, un'atleta non vedente originaria di Firenze. Il gruppo 'Disabili in corsa' “Ho iniziato a correre con l'associazione sportiva Sarrabus Runner e dal 2017”, racconta all'AGI, “ho deciso di legare questa mia passione alla solidarietà e di raccogliere fondi a favore della ricerca. Tutto è partito da una gara a Porto Corallo, vicino al mio paese. Mentre correvo si è affiancato un ragazzo e abbiamo iniziato a chiacchierare. Mi ha raccontato che faceva da guida a un suo amico atleta non vedente. La sua storia mi ha affascinato tanto e, alla fine della gara, ho gli chiesto di entrare a far parte del gruppo ‘Disabili in corsa'. Da quel momento ho deciso che volevo essere anche io una guida per persone non vedenti. Lo faccio a livello amatoriale. Ho cinque amici non vedenti con i quali ci sentiamo ogni volta che abbiamo voglia di fare una gara. Ho scoperto, tra l'altro, che in Italia ci sono pochissime guide”. “Quando si corre accanto a una persona non vedente, la fatica della competizione passa in secondo piano. Si crea una fortissima empatia. Per provare a immedesimarmi nel compagno o nella compagna che ho vicino, ogni tanto provo a chiudere gli occhi anch'io. Una guida deve correre, supportando chi non vede e deve stare attento, ad esempio, anche a fargli o a farle evitare un ostacolo, una semplice bottiglia di plastica schiacciata per terra, una buca oppure altre persone che corrono senza badare a chi hanno vicino”. Il regalo della fidanzata La decisione di correre insieme a Stefano Petranca, è nata mesi fa. “A settembre dello scorso anno”, racconta Orrù, “la mia fidanzata mi ha regalato per il mio compleanno un pettorale con l'iscrizione alla maratona di Roma. Non correvo da un anno e mezzo a causa di una pubalgia e il fatto di rimettermi in gioco è stata inizialmente una scommessa che volevo fare con me stesso. Poi, siccome la mia fidanzata aveva perso sua madre a causa di un tumore, quando aveva solo dieci anni, ho contattato l'Airc, intenzionato a raccogliere dei fondi per la ricerca e loro mi hanno suggerito di aprire una pagina”. Orrù ha così attivato una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding ‘Rete del Dono' all'indirizzo https://www.retedeldono.it/it/iniziative/fondazione-airc/fabio.orru/fabio-e-stefano-corriamo-per-fondazione. “Con l'iscrizione alla pagina, dopo avere raggiunto i primi 250 euro di donazioni”, evidenzia, “mi hanno dato in omaggio un pettorale. Io, però, lo avevo già e, quindi, ho pensato di regalarlo a Stefano. L'ho contattato e gli ho proposto di correre con me a Roma, spiegandogli che desideravo fare questa gara assieme a lui e, allo stesso tempo, raccogliere dei fondi per l'Airc. Gli ho anche confidato che all'arrivo, sotto il traguardo gonfiabile, avrei fatto anche la promessa di matrimonio alla mia fidanzata. Ci siamo allenati per tre mesi, prima della maratona, io in Sardegna e lui in Puglia, e sentiti continuamente al telefono e tramite messaggi. Ci siamo motivati a distanza”. Al traguardo fra pianto e risate Il giorno prima della maratona di Roma i due runner si sono incontrati per la prima volta. “Mentre correvamo gli ultimi due chilometri”, afferma Orrù, “abbiamo riso, scherzato e abbiamo pianto un bel po' per l'emozione. Siamo arrivati al traguardo in 4 ore e 50 minuti, ma il senso non era certo quello di fare un ottimo tempo, ma goderci insieme quest'esperienza indimenticabile e molto forte per entrambi dal punto di vista emotivo. Un ringraziamento grandissimo lo faccio anche a tutti i miei compaesani e alle mie compaesane, a tutto il Sarrabus e tutte le persone che ci hanno sostenuto e hanno tifato per noi”. Stefano Petranca, ha iniziato a correre 16 anni fa, ma è un appassionato anche di duathlon, triathlon e di percorsi in montagna. “Questa è stata la mia quinta volta con la maratona di Roma”, spiega all'AGI, “ma è stata un'emozione indescrivibile. Tra maratone e ultramaratone ne ho corse finora 14. Quella di domenica 19 marzo racchiude tante circostanze. Con Fabio ci siamo conosciuti circa due anni prima della pandemia tramite i social ed è nata un'amicizia che abbiamo portato avanti in tutti questi anni. Entrambi siamo appassionati di maratone così, alla prima occasione, l'ho invitato qui nel Salento”. Quella maratona, però, a causa delle restrizioni per la pandemia, è saltata e i due atleti alla fine non si erano potuti incontrare. “Nel frattempo io avevo deciso di non fare più gare tanto impegnative. Quando, però”, racconta Petranca, “si è creata la possibilità di fare quella di Roma quest'anno, ho deciso di accettare la proposta di Fabio, perché mi ha spiegato che l'avremmo fatta per una buona causa e per raccogliere fondi per l'Airc. Inoltre, ci saremmo anche potuti conoscere finalmente di persona. Per noi atleti non vedenti le guide sono fondamentali, perché solo grazie a loro siamo liberi di ‘volare'. A unirci è un cordino lungo circa 40 centimetri. Per chi non vede, quello di Roma non è un percorso semplice, ma con Fabio si è creata fin da subito un'empatia incredibile. È stata un'esperienza talmente bella che stiamo già pensando alla prossima maratona. La nostra intenzione è provare a correre insieme di nuovo in autunno, ad Assisi”.
Si riaccende la protesta in Francia, attaccato un commissariato
Estero
Ieri 23-03-23, 15:19

Si riaccende la protesta in Francia, attaccato un commissariato

AGI - In Francia cresce la tensione in alcune manifestazioni contro la riforma delle pensioni nell'ambito della nona giornata di mobilitazione generale. A Lorient un gruppo di manifestanti ha attaccato il commissariato e un ufficio della prefettura. Il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, ha reso noto che alcuni funzionari sono rimasti feriti sottolineando che "tali atti non possono restare impuniti". Scontri tra forze dell'ordine e manifestanti sono stati registrati a Nantes e Rennes. Gli agenti hanno utilizzato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua dopo essere stati bersagliati con il lancio di oggetti. Sono state fermate delle persone. 
La Davos cinese imbarazza gli imprenditori americani
Economia e Finanza
Ieri 23-03-23, 15:18

La Davos cinese imbarazza gli imprenditori americani

AGI - Dai palloni spia avvistati sopra il Midwest americano, agli avvertimenti da Pechino di uno scontro se Washington "non frena" fino all'attento controllo del Congresso Usa sugli investimenti in Cina: difficilmente potrebbe esserci un momento meno propizio per le imprese statunitensi per partecipare alla conferenza sugli investimenti più importante di Pechino, il "China Development Forum", in programma dal 25 al 27 marzo. Il Financial Times ricorda che il prossimo fine settimana, l'ex segretario di Stato Henry Kissinger, l'investitore Ray Dalio e i dirigenti d'azienda americani, tra cui Jon Moeller di Procter & Gamble, si recheranno, con non poco imbarazzo, a Pechino per quella che è stata presentata come una festa di riapertura dopo tre anni di rigorosa politica di zero-Covid. I venti contrari che da Washington gravano sugli interessi commerciali statunitensi in Cina si contrappongono all'evento, simile a 'Davos' che punta sulle "opportunità e sulla cooperazione". "Non credo che gli americani se ne staranno con le mani in mano, ma probabilmente faranno di tutto per rimanere sullo sfondo e lontano dai riflettori", ha dichiarato Francis Bassolino, managing partner di Alaris Consultancy a Shanghai. Tuttavia, il clima geopolitico potrebbe al contrario incoraggiare alcune aziende Usa a investire maggiormente in Cina che rimane il mercato di crescita più interessante al mondo, per le aziende in grado di anticipare un cambiamento rapido. "Alcuni dirigenti delle multinazionali, tra cui molte aziende americane - ha spiegato il premier cinese  Li Qiang - mi hanno tutti detto di essere ottimisti sul futuro di Shanghai e della Cina". In un recente sondaggio, la Camera di Commercio Americana in Cina ha rilevato che, lo scorso anno, più della metà delle aziende in Cina non è stata redditizia, ma per "quest'anno sembra che l'economia stia andando nella giusta direzione".
Le farine da insetti solo su scaffali ad hoc, arriva la stretta
Cronaca
Ieri 23-03-23, 15:09

Le farine da insetti solo su scaffali ad hoc, arriva la stretta

AGI - Arriva una stretta sulla farina da insetti. "Pensiamo che serva una etichettatura specifica e delle scaffalature apposite in cui sia visibile la provenienza". Lo ha detto Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, in conferenza stampa. E ha spiegato: "Dobbiamo rafforzare la capacità di discernimento delle persone. Abbiamo tentato di affrontare l'argomento seguendo le direttive europee, ma il tema riguarda il nostro modello di consumo".  Per questo motivo, "emaniamo quattro decreti che riguardano i livelli autorizzativi sulle farine derivanti da insetti". Con l'etichettatura, "diamo la possibilità ai cittadini di scegliere, la libertà è una scelta ineludibile ma l'informazione altrettanto". "Non discuto - ha proseguito Lollobrigida - che ci si possa nutrire con quello che si ritenga più' idoneo alla propria alimentazione" e "non considero questi prodotti in concorrenza con quelli della dieta mediterranea, ma non vogliamo che i prodotti derivati dalla nostra attività siano frutto di commistione con questo tipo di farina". In merito alle scelte alimentari, "riteniamo che tutto quello che dobbiamo rafforzare sia la capacita' di discernimento dei consumatori. L'informazione è la base anche per una corretta alimentazione", ha aggiunto. Ilustrando i quattro decreti sulle farine derivanti da insetti, è intervenuto anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Alfredo Urso il quale ha ribadito la linea d'azione del Governo:  "I consumatori devono avere tutte le informazioni per scegliere questo tipo di prodotto".  Grazie "all'apporto decisivo delle regioni" e della coesione del governo su questo tema i provvedimenti hanno visto la luce "in maniere celere e con consenso unanime, ciò indica che è la strada Giusta per tutelare la dieta mediterranea". Secondo Urso, è importante che i consumatori siano informati su "come e con che cosa sono stati realizzati" i prodotti, "da dove provengono le farine, siamo consapevoli che non tutti usano i nostri stessi strumenti e standard ambientali e certificazioni", ha concluso. E si tratta di una questione anche di salute: "Vigileremo con attenzione", ha promesso Orazio Schillaci, ministro della Salute. Questi prodotti, ha proseguito il ministro, "non sono in linea con il nostro paradigma di alimentazione", e "siamo convinti che gli italiani e gli europei, quando sono opportunamente informati, sceglieranno i nostri prodotti, di qualità con filiera organizzata e controllata".  In particolare, ha aggiunto, "siamo all'inizio e non sappiamo" l'incidenza delle allergie, ma è "importante una etichettatura chiara, chi acquista deve sapere che c'è il rischio di allergia, i dati li sapremo man mano che i prodotti verranno acquistati". 
Dammi mille baci e poi altri cento
Estero
Ieri 23-03-23, 15:04

Dammi mille baci e poi altri cento

AGI - Baciarsi a distanza? Ora si può. Una start-up cinese ha inventato una macchina per i baci anche “a lunga distanza”, attraverso un app che si chiama Mua, dal suono che in genere le persone emettono quando mandano un bacio. Mua cattura e riproduce anche il suono e si riscalda leggermente durante il bacio, “rendendo l'esperienza più autentica”, spiega Siweifushe, la società che ha prodotto il marchingegno con sede a Pechino. Quando si dice che le privazioni aguzzano l'ingegno… Già, perché Mua è stata concepita durante i lunghi lockdown che hanno caratterizzato la vita in Cina durante la diffusione della pandemia da Covid-19, che hanno causato un prolungato isolamento delle persone che non si sono potute più incontrare, ingenerando un impellente bisogno di coccole e affettuosità in genere. "All'epoca avevo una relazione, ma non potevo incontrare la mia ragazza a causa dei lockdown", ha detto l'inventore Zhao Jianbo, che ha messo a punto il suo progetto “sulla base della mancanza di intimità fisica che c'è con le videochiamate”, spiega il Guardian. In seguito, Jianbo ha fondato Siweifushe che ha prodotto il primo dispositivo Mua il 22 gennaio ad un prezzo di 260 yuan, ovvero 38 dollari. In appena due settimane l'azienda ha venduto oltre 3.000 dispositivi per baciare e ha ricevuto circa 20.000 ordini, fanno sapere dalla stessa società. Il funzionamento è semplice: “Mua assomiglia a un supporto mobile con labbra arricciate incolori che sporgono dalla parte anteriore. Per usarlo, gli innamorati devono scaricare un'app sui loro smartphone e accoppiare le loro macchine per baciare. Quando si baciano il dispositivo, ricambia il bacio”, si legge sul giornale. Il dispositivo, che è disponibile in diversi colori con le stesse labbra unisex, ha tuttavia ricevuto “recensioni contrastanti”: c'è chi lo ritiene “intrigante”, chi dice di sentirsi “a disagio perché non sembra un vero bacio”, chi altro ne sostiene l'utilità “anche se sei single”.