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Estero
A Istanbul gli incontri trilaterali senza Putin e Zelensky
Oggi 16-05-25, 14:07
AGI - È il giorno dell'incontro a Istanbul tra Mosca e Kiev. Le delegazioni russa e ucraina dovrebbero sedere al tavolo per quello che potrebbe essere il loro primo incontro diretto sul conflitto in Ucraina dal marzo del 2022. All'incontro non parteciperanno né il presidente russo Vladimir Putin né quello ucraino, Volodymyr Zelensky. E l'assenza dei leader non lascia che un lumicino di speranza sul fatto che l'appuntamento in Turchia possa portare a passi in avanti verso la fine del conflitto. Lo stesso segretario di Stato americano Marco Rubio ha smorzato gli entusiasmi intorno ai colloqui di pace: "Voglio essere sincero... non abbiamo grandi aspettative su ciò che accadrà", ha detto Rubio. Parole che riecheggiano quelle del presidente americano, Donald Trump: "Non credo che succederà nulla, che vi piaccia o no, finché io e lui non ci incontreremo", ha spiegato Trump ai giornalisti sull'Air Force One. Stesso mood del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha affermato di non aspettarsi una svolta, accusando Mosca di "non fare sul serio" riguardo alla fine della guerra. La scorsa settimana, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto negoziati diretti tra le due parti, ma si è rifiutato di rispondere quando Zelensky lo ha sfidato a partecipare di persona ai colloqui. La delegazione russa è guidata così da Vladimir Medinsky, un consigliere di Putin dal carattere aggressivo che ha messo in dubbio il diritto dell'Ucraina a esistere e ha condotto i colloqui nel 2022, all'inizio della guerra. La delegazione ucraina sarà guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov, insieme a una dozzina di vice-funzionari. Il confronto Una fonte del Ministero degli Esteri turco ha affermato che i colloqui si svolgeranno in diverse modalità. "I colloqui trilaterali tra Russia, Ucraina e Turchia sono all'ordine del giorno" e ci saranno anche colloqui tra funzionari statunitensi, ucraini e turchi, ha affermato la fonte. In un briefing televisivo per i media russi a Istanbul, Medinsky ha dichiarato che venerdi' mattina, "più precisamente a partire dalle 10,00, si attende la parte ucraina che dovrà presentarsi all'incontro". Intanto i leader di Russia e Ucraina non hanno mancato di scambiarsi insulti a distanza: ieri Zelensky ha affermato che la Russia ha inviato una delegazione "farsa", mentre la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito il presidente ucraino un "clown" e un "perdente". Fuori dal consolato russo a Istanbul, Medinsky ha inoltre confidato ai giornalisti che la Russia vede i colloqui come una continuazione di quelli falliti nel 2022. In ogni caso, ha aggiunto, "la delegazione si impegna a seguire un approccio costruttivo, a trovare possibili soluzioni e punti di contatto. L'obiettivo dei negoziati diretti con la parte ucraina è quello di stabilire una pace duratura, eliminando le cause profonde del conflitto", ha affermato Medinsky. I mediatori Ieri Zelensky ha incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad Ankara esprimendo la speranza che i colloqui con la Russia iniziassero già in serata. Dopo l'incontro, il leader ucraino ha affermato che la Russia "non sta prendendo molto sul serio i veri negoziati" e ha aggiunto di aver inviato una delegazione di alto livello "per rispetto" nei confronti di Erdogan e Trump. Di fronte a quello che appare già uno stallo, le residue speranze di riaprire il dialogo fra le parti in campo sono riposte nell'opera di mediazione della Casa Bianca. Rubio ha dichiarato che incontrerà a Istanbul il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga e che un funzionario statunitense di livello inferiore incontrerà la delegazione russa. I leader europei Netto, invece, il giudizio del premier britannico Keir Starmer nell'atribuire a Putin la responsabilità del mancato accordo: Putin "deve pagare il prezzo per aver rifiutato la pace", ha detto Starmer a margine della riunione della Comunità Politica Europea in Albania. La CPE, che riunisce i membri dell'Unione Europea e altri 20 paesi, e' stata istituita nel 2022 su iniziativa del Presidente francese Emmanuel Macron in risposta all'invasione russa dell'Ucraina. Starmer e Macron saranno affiancati dal Cancelliere tedesco Friedrich Merz, dal Capo della Nato Mark Rutte e da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea. Kiev e i suoi alleati europei avevano chiesto alla Russia di accettare un cessate il fuoco di 30 giorni prima di qualsiasi negoziato, ma Mosca ha respinto la proposta. La Russia vuole che l'Ucraina faccia massicce concessioni territoriali, rinunciando a un territorio ancora più vasto di quello perso sul campo di battaglia, e ha anche chiesto in alcuni casi la rimozione di Zelensky, promesse di neutralità militare e limitazioni all'esercito ucraino. Kiev e l'Occidente respingono tali richieste, ma Zelensky ha ammesso che l'Ucraina potrebbe recuperare parte del territorio solo per via diplomatica.
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