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Estero
A Mogadiscio migliaia in piazza contro Israele
Oggi 30-12-25, 17:17
AGI - A Mogadiscio migliaia di somali sono scesi in piazza per protestare contro il riconoscimento formale del Somaliland da parte di Israele. Diverse migliaia di persone hanno marciato e si sono radunate in uno stadio della capitale somala per protestare contro la decisione israeliana, sventolando bandiere somale e palestinesi. "Il popolo somalo è uno; siamo un popolo unito da Dio, indipendentemente dalla nostra etnia, religione o colore della pelle", ha dichiarato l'Imam Dahir Imam Mohamud allo stadio di Mogadiscio. "Non credete alle bugie di un criminale assetato di sangue che ha assassinato il popolo palestinese", ha detto ai suoi "fratelli" in Somaliland. Manifestazioni si sono svolte anche a Lascanod (nord-est), Guriceel (centrale) e Baidoa (sud-ovest). "Chiediamo al Primo Ministro israeliano di ritirare il suo cosiddetto riconoscimento, perché è vuoto", ha detto Suleka Maadey, una studentessa di Baidoa. Domenica sera, centinaia di manifestanti si erano già radunati a Mogadiscio per protestare contro l'annuncio israeliano, che ha indignato molti Paesi musulmani e africani. Migliaia di persone si erano radunate in diverse città del Somaliland lo stesso giorno per celebrare invece il riconoscimento. Il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, oggi in Turchia, ha definito il riconoscimento del Somaliland da parte di Israele "la più grande violazione della sovranità della Somalia" e "una minaccia alla sicurezza e alla stabilità del mondo e della regione". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato venerdì scorso il riconoscimento ufficiale di questa regione separatista come "stato sovrano". Il Somaliland, repubblica autoproclamata che si è separata dalla Somalia nel 1991, ha una propria valuta, un proprio esercito e una propria forza di polizia. Si distingue per la sua relativa stabilità rispetto alla Somalia, afflitta dall'insurrezione islamista di al-Shabaab e da cronici conflitti politici. Finora questo territorio non era stato pubblicamente riconosciuto da nessun Paese, motivo per cui si trova in uno stato di isolamento politico ed economico nonostante la sua posizione all'ingresso dello Stretto di Bab-el-Mandeb, su una delle rotte commerciali più trafficate al mondo, che collega l'Oceano Indiano al Canale di Suez. Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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