s
Cronaca
Agguato in strada nel Messinese, ucciso un 16enne
Oggi 02-11-25, 18:37
AGI - Un 16enne, Giuseppe Di Dio, è stato ucciso ieri sera a Capizzi, nel Messinese, in un agguato a colpi di pistola mentre, con alcuni amici, si trovava davanti a un bar nel corso principale del piccolo centro agricolo. Il giovane, studente dell'istituto alberghiero, sarebbe morto sul colpo: stava parlando con altri giovani, quando da un'auto con almeno tre persone a bordo, è sceso un uomo che ha aperto il fuoco. Oltre al sedicenne, un altro giovane è stato colpito ed è rimasto ferito. Nella notte, i carabinieri hanno fermato tre persone. I fermati sono un uomo di 48 anni e i suoi figli di 18 e 20 anni: a sparare, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il 20enne, mentre il padre e il fratello lo avrebbero accompagnato. Secondo i carabinieri, il vero obiettivo dell'agguato non sarebbero stati né il 16enne deceduto né il 22enne rimasto ferito in modo non grave, ma un'altra persona. Alla base, ci sarebbero dissidi personali. È stata anche ritrovata la pistola. I tre fermati sono indiziati di omicidio, tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e detenzione di arma da fuoco clandestina, lesioni personali e ricettazione. L'arma che è stata recuperata aveva la matricola abrasa. Tre fermati trasferiti nel carcere di Enna Sono stati portati nel carcere di Enna i tre fermati per la morte del 16enne Giuseppe Di Dio, ucciso ieri sera per errore mentre si trovava, con altri giovani, davanti a un bar di Capizzi, nel Messinese. Poco dopo i carabinieri del comando provinciale di Messina hanno fermato Giacomo Frasconà, 20 anni, considerato l'autore degli spari, e anche il fratello Mario di 18 anni e il padre Antonio di 48 che lo avrebbero accompagnato sul luogo della sparatoria. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri che stanno sentendo numerose persone, al vaglio anche i filmati delle telecamere di sorveglianza per ricostruire le fasi dell'accaduto e per chiarirne il motivo. Secondo chi indaga, il sedicenne non era il vero obiettivo, cosi' come un altro ragazzo di 22 anni rimasto ferito che è stato portato in ospedale a Nicosia, per fortuna non è in gravi condizioni. Sarebbero stati raggiunti dagli spari per errore. La procura di Enna che coordina le indagini ha ipotizzato i reati di omicidio, tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e detenzione di arma da fuoco clandestina, lesioni personali e ricettazione. Nei prossimi giorni sarà esaminata anche l'arma, una pistola con la matricola abrasa che è stata recuperata dai carabinieri.
CONTINUA A LEGGERE
0
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
