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Cronaca
Caporalato in sub-fornitori di Tod's, pm: "Va commissariata"
Oggi 08-10-25, 16:31
AGI - Nella richiesta della Procura di commissariare Tod's si parla di "condizioni di lavoro ottocentesche" degli operai cinesi. Il ricorso è rivolto alla Cassazione che dovrà valutarlo dopo l'iniziale rigetto arrivato dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano che si era dichiarato incompetente a favore del Tribunale di Ancona. Un primo ricorso della Procura alla Corte d'Appello è già stato bocciato nei mesi scorsi. Dalle verifiche della polizia giudiziaria svolte su indicazione del pm Paolo Storari sarebbero emerse numerose illegalità nei laboratori con lavoratori cinesi dove vengono prodotti gli articoli della Tod's, che non è indagata. " I lavoratori cinesi sarebbero stati sottoposti dai loro datori connazionali a "condizioni alloggiative degradanti" in un contesto di "caporalato". "Francamente incomprensibile la ragione per cui il Tribunale ritiene che il livello di controllo di Tod's sulla catena produttiva deve arrestarsi quando si tratta di prodotti non destinati alla vendita" si legge nel ricorso alla Suprema Corte. Secondo la Procura, la legge di riferimento non distingue, come propugnato dal Tribunale, "tra prodotti destinati alla vendita (scarpe, dove Tod's dovrebbe effettuare un penetrante controllo) e prodotti ad uso interno (divise, dove Tod's non dovrebbe controllare nulla) non emerge in alcun modo. Quando censura l'attività di agevolazione di soggetti indagati per caporalato, non si preoccupa certo (e sarebbe sorprendente il contrario) della tipologia di prodotto realizzato in condizioni di sfruttamento. Il Tribunale pare introdurre una sorta di distinzione tra caporalato consentito e non consentito fuori dal sistema". Il pubblico ministero scrive: "Posto allora che il Tribunale di Milano è certamente competente (il Tribunale lo nega, ma perchè non ha chiara la distinzione tra profili di competenza e profili di merito), si deve passare al merito e anche qui non sono necessarie molte parole in quanto è lo stesso Tribunale, quantomeno per i fornitori marchigiani, che ammette una agevolazione colposa della Tod's. Del resto difficile sostenere il contrario: paghe da fame, lavoro notturno e festivo, luoghi di lavoro fatiscenti, dove si lavora, si mangia e si dorme, macchinari privi di sistemi di sicurezza per aumentare la produttività concretizzano condizioni di lavoro ottocentesche". Parlando di uno dei laboratori, il pm delinea questo quadro: "In buona sostanza Tod's si avvale, per la produzione, di un fornitore (Ritaglio magico) privo di dipendenti e reparti produttivi; questo fornitore è espressamente autorizzato da Tod's ad avvalersi di terzi; tra i subfornitori sono presenti opifici cinesi che opera in situazione di pesante sfruttamento; Tod's omette qualsiasi controllo sui subfornitori , non effettua alcun audit, alcun controllo, esternalizza la produzione al fine di "liberarsi" di inutili costi e problemi; la conclusione del Tribunale è che Tod's non è in colpa, il che non appare condivisibile posto che l'omissione di controllo di Tod's nei confronti dei propri sub fornitori integra quella violazione cautelare che concretizza la colpa di organizzazione in tema di misure di prevenzione".
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