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Chat-gate: Trump licenzia il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz
Oggi 02-05-25, 07:13
AGI - Il consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, Mike Waltz, e il suo vice, Alex Wong, lasceranno i loro incarichi alla Casa Bianca. La notizia è stata battuta dai grandi network americani, secondo cui Waltz potrebbe essere sostituito da Steve Witkoff, l'inviato di Trump che tratta con Vladimir Putin e uomo fidatissimo del presidente americano. Trump ha confermato che Mark Waltz lascia la carica di Consigliere per la sicurezza nazionale. "Sono lieto di annunciare che nominerò Mike Waltz ad ambasciatore Usa alle Nazioni Unite", ha scritto su Truth. Consigliere della sicurezza nazionale ad interim sarà il segretario di Stato, Marc Rubio. Rubio sostituisce Waltz "Dal quando indossava la divisa sul campo di battaglia, al Congresso e come mio consigliere per la Sicurezza Nazionale, Mike Waltz ha lavorato duramente per mettere al primo posto gli interessi della nostra nazione. So che farà lo stesso nel suo nuovo ruolo", ha scritto Trump. "Nel frattempo, il segretario di Stato Marco Rubio ricoprirà la carica di Consigliere per la Sicurezza Nazionale, continuando a esercitare la sua forte leadership al dipartimento di Stato", ha spiegato. "Insieme, continueremo a lottare instancabilmente per rendere l'America e il mondo di nuovo sicuri", ha concluso il presidente. La decisione del capo della Casa Bianca di licenziare Waltz arriva a poco più di un mese di distanza dal cosiddetto 'Chat-gate', lo scandalo che vide protagonista lo stesso Waltz. Il consigliere Usa era finito sotto accusa per avere creato una chat su Signal e avere aggiunto per errore il direttore della rivista "The Atlantic", Jeffrey Goldberg. Nella chat, alla quale partecipavano anche alti funzionari della sicurezza nazionale del Paese, venivano rivelati i piani di attacco americani contro obiettivi Houthi in Yemen. Era stato lo stesso Goldberg a rivelare il contenuto della chat, omettendo in un primo tempo i dettagli operativi. Il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, la direttrice dell'Intelligence nazionale, Tulsi Gabbard, e il direttore della Cia, John Ratcliffe, tutti presenti nella chat, avevano negato che fossero state condivise informazioni riservate, cosi' Goldberg aveva deciso di pubblicare anche il resto della conversazione in cui venivano dettagliati la tempistica degli attacchi e le armi utilizzate. Dopo lo scandalo, Trump non aveva chiesto a Waltz di dimettersi, ma gli aveva confermato il suo sostegno definendolo un brav'uomo" che "ha imparato la lezione". Secondo le cronache di quei giorni, Trump aveva brevemente considerato l'idea di licenziare Waltz subito dopo l'episodio, ma aveva poi deciso di non dare ai media la soddisfazione di imporre la cacciata di un alto funzionario del governo a poche settimane dall'inizio del suo secondo mandato. Tuttavia, il clamore suscitato dal 'Chat-gate' ha indebolito la posizione di Waltz che con il passare delle settimane si è trovato sempre più isolato all'interno dell'amministrazione, scrivono i media Usa. Fino alla decisione di Trump di licenziarlo. Secondo alcuni media, la scelta di Trump è in gran parte legata a un rapporto teso tra Waltz e il capo dello staff del presidente Usa, Susie Wiles. Questa settimana, a Waltz e Wong è stato comunicato in modo discreto che il loro mandato al Consiglio per la Sicurezza Nazionale sarebbe giunto al termine. Waltz ha cercato di resistere partecipando ieri a una riunione di gabinetto convocata da Trump. Ma proprio durante la riunione gli è stata comunicata la decisione che sarebbe stato licenziato.
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