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Cronaca
Chef Rubio perquisito dall'antiterrorismo, sequestrati tutti i dispositivi
22-07-2025, 13:38
AGI - Chef Rubio è stato perquisito dall'Antiterrorismo e i suoi dispositivi sono stati sequestrati. A dare la notizia in un post Facebook è l'attivista Alberto Fazolo, che si fa portavoce di Gabriele Rubini. "La mattina del 17 luglio alle 7:00, gli agenti della Divisione investigazioni generali – Operazioni speciali. III Sezione Antiterrorismo Interno della Questura di Roma hanno fatto una perquisizione nella casa di Gabriele Rubini -in arte, Chef Rubio- in cui hanno sequestrato tutti i suoi strumenti elettronici e le chiavette USB. Dopo di che lo hanno portato nel commissariato di Frascati e trattenuto fino alle 19:50. L’obiettivo dell’operazione era di acquisire informazioni sulle sue attività telematiche, contestandogli due post sul proprio profilo X, nonché cercare all’interno delle sue chat private di Telegram e Signal" scrive Fazolo. "Al momento Gabriele è privo di strumenti elettronici e fino al dissequestro non ha accesso ai propri profili, chat e cloud (non sono stati chiusi). Per questo motivo ha chiesto a me, Alberto Fazolo, di riportare ciò. Gabriele è libero, ci tiene a garantire che sta bene, ma per un po' non avrà modo di comunicare attraverso i suoi canali o recapiti. Pertanto, inutile cercarlo. Gabriele da anni è perseguitato e bersagliato per la sua attività di denuncia della pulizia etnica della Palestina. - si legge ancora - Il provvedimento di perquisizione e il successivo sequestro è stato determinato dai due post qui sotto riportati, ognuno può liberamente farsi una propria idea sul fatto che possano rappresentare, o meno, un pericolo per qualcuno e qualcosa. Tuttavia, in questa operazione, sono stati impegnati i migliori apparati dello Stato a cui sarebbe demandata la sicurezza nazionale. L’attività di indagine in questo caso ha avuto, in ragione della immediata individuazione di Gabriele e della sua piena disponibilità, un immediato effetto, cosa che purtroppo non possiamo registrare nella ricerca dei mandanti e degli esecutori dell’attentato del 15 maggio scorso, in cui lui è stato massacrato di botte da una squadraccia. Come minimo, si registra una forte asimmetria. Gabriele non si fa condizionare, va avanti nella lotta con sempre maggiore determinazione e consapevolezza. Ci tiene appunto a ricordare che ad altre persone va pure peggio. Solidarietà a Gabriele e a tutte le altre vittime". Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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