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Estero
Dai dazi agli studenti, gli accordi tra Cina e Usa. Trump: "Molto soddisfatto"
Ieri 12-06-25, 07:12
AGI. - Donald Trump ha detto di essere soddisfatto dell'intesa sui dazi raggiunto con la Cina. "Abbiamo fatto un ottimo accordo - ha detto ai giornalisti, parlando al Kennedy Center - ne siamo molto soddisfatti. Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno e andrà molto bene per noi. E speriamo anche per loro. E' stato un accordo molto importante". Dopo la solita ridda di indiscrezioni, l'annuncio è stato fatto dallo stesso Donald Trump su Truth, che ha salutato con favore la svolta raggiunta nei colloqui bilaterali. In particolare, ha spiegato Trump, la Cina si impegnerà a fornire "in anticipo" le terre rare e gli Stati Uniti rispetteranno i propri impegni, compreso quello relativo agli "studenti cinesi che frequentano i nostri college e le nostre università", ma il presidente americano non ha fatto alcun riferimento ai controlli sulle esportazioni di chip. Secondo fonti della Casa Bianca riferite nei giorni scorsi al FT, Trump potrebbe allentare le restrizioni sulla vendita di chip alla Cina se Pechino accettasse di accelerare l'esportazione di terre rare. Ciò rappresenterebbe un significativo cambiamento di politica rispetto all'amministrazione dell'ex presidente Joe Biden, che ha attuato quello che ha definito un approccio "piccolo cortile, alto muro" per limitare la capacità di Pechino di ottenere tecnologia statunitense che potrebbe essere utilizzata per aiutare l'esercito cinese. Reazioni da Pechino e conferme da Ginevra Da parte di Pechino, Li Chenggang, viceministro del Commercio cinese, ha descritto i colloqui di Londra come "razionali, approfonditi e sinceri" e ha affermato che le parti hanno concordato di confermare l'intesa raggiunta a Ginevra. Il mese scorso a Ginevra i due paesi hanno concordato di ridurre le rispettive tariffe di 115 punti percentuali e hanno concesso una finestra di 90 giorni per risolvere la guerra commerciale. Nuove tensioni su terre rare Ma la tregua è stata messa in discussione dopo che Washington ha accusato Pechino di non aver rispettato l'accordo per accelerare l'esportazione di terre rare, mentre la Cina ha criticato i nuovi controlli sulle esportazioni statunitensi. I colloqui di questa settimana per risolvere l'impasse si sono tenuti nella storica dimora di Lancaster House, a pochi passi da Buckingham Palace, messa a disposizione dal governo britannico come terreno neutrale. Durante i due giorni, la delegazione statunitense era composta da Bessent, dal segretario al Commercio Howard Lutnick e dal rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer, mentre la delegazione cinese era guidata da He Lifeng, vice premier responsabile dell'economia. I negoziati sono stati avviati per garantire che le esportazioni cinesi di terre rare verso gli Stati Uniti e i controlli statunitensi sulla tecnologia verso la Cina non compromettessero i negoziati più ampi tra le due parti. Gli Stati Uniti avevano affermato che la Cina non stava onorando l'impegno preso a Ginevra di allentare le restrizioni sulle terre rare, fondamentali per l'industria della difesa, automobilistica e tecnologica, e che stava temporeggiando nell'approvazione delle licenze per le spedizioni, con ripercussioni sulle catene di approvvigionamento in Stati Uniti ed Europa. Pechino ha accusato gli Stati Uniti di "gravi violazioni" dell'accordo di Ginevra dopo che questi ultimi hanno annunciato nuove restrizioni alla vendita di software per la progettazione di chip alle aziende cinesi. Ha inoltre contestato i nuovi avvertimenti degli Stati Uniti sull'uso globale dei chip Huawei e la revoca dei visti per gli studenti cinesi. Nel frattempo, una corte d'appello federale statunitense ha autorizzato il mantenimento di alcuni dei dazi più estesi imposti da Trump, in attesa di riesaminare una sentenza di un tribunale di grado inferiore che aveva bloccato i dazi del "giorno della liberazione" sui partner commerciali degli Stati Uniti. La sentenza ha prorogato una precedente sospensione temporanea e consentirà a Trump di attuare le misure, nonché dazi separati nei confronti di Messico, Canada e Cina. Il presidente ha tuttavia già sospeso per 90 giorni i dazi "reciproci" più estesi. Trattative dure e mercati incerti Secondo indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, la delegazione cinese, guidata dal vice premier He Lifeng, fidato collaboratore del leader Xi Jinping, ha condotto una trattativa molto dura, chiedendo alla parte statunitense di allentare in modo significativo le restrizioni sulla vendita di tecnologia e altri prodotti alla Cina. I negoziatori non hanno rivelato esattamente cosa abbiano concordato nell'ambito dell'accor
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