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Estero
Dalla Cappella Sistina alla Stanza delle Lacrime, è tutto pronto per il Conclave
Ieri 06-05-25, 18:58
AGI - La Cappella Sistina tornerà a ospitare uno degli eventi più segreti e carichi di mistero al mondo, il Conclave (dal latino "cum clave", cioè "chiuso con la chiave" o "sottochiave"). Divenuta solo nel 1996 sede ufficiale del Conclave - con la Costituzione Apostolica "Universi Dominici Gregis" di Giovanni Paolo II - la Sistina da domani quindi si presenterà con un "volto" nuovo. Le immagini dell'adeguamento sono state diffuse dal Vaticano. Allestimento della Cappella Sistina La Cappella Sistina sarà arredata con sedie di ciliegio, contrassegnate dal nome e cognome di ciascun Cardinale Elettore (133 in tutto), e tavoli di legno grezzo, coperti da un panno beige e satin bordeaux, disposti su due file di diverso livello. I Cardinali chiamati a eleggere il 267esimo Successore di Pietro non cammineranno sul pavimento cosmatesco della Cappella Sistina, ma su una struttura piana in legno coperta da un panno beige, alta 50-60 centimetri da terra e in linea con il secondo gradino dell'altare. L'inizio del Conclave I riti del Conclave per l'elezione del successore di Francesco saranno aperti nella Basilica di San Pietro dalla messa solenne "Pro eligendo Pontifice", al termine della quale tutti i cardinali elettori si recheranno nella Cappella Michelangiolesca per l'inizio del vero e proprio Conclave. Sarà solo al termine del giuramento - e con la frase conclusiva "extra omnes" (fuori tutti) pronunciata dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Diego Ravelli - che prenderà il via ufficialmente il tutto. Le votazioni e la fumata Nel primo giorno si terrà una sola votazione, mentre nei giorni successivi saranno quattro in totale, due la mattina e due il pomeriggio. Gli orari orientativi per prevedere le fumate sono: la mattina dopo le 10:30 e dopo le 12, nel pomeriggio intorno alle 17:30 e 19. Una volta scritto il nome sulla scheda sotto la frase "Eligo in Summum Pontificem", ogni singolo Cardinale Elettore si avvierà verso l'altare con la scheda piegata e ben visibile, la adagerà su un piatto d'argento poggiato su un'urna e poi la lascerà scivolare all'interno. Regole del Conclave Tutte le regole delle votazioni e del generale svolgimento del Conclave sono contenute nella Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, pubblicata nel 1996 da Giovanni Paolo II e aggiornata da Benedetto XVI sei giorni prima delle sue dimissioni. Per eleggere il nuovo Pontefice sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi dei Cardinali Elettori (quorum 89). Dopo la 33esima o 34esima votazione, comunque, si passerà direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell'ultimo scrutinio. Anche in questo caso, però, sarà sempre necessaria una maggioranza dei due terzi. I due cardinali rimasti in lizza, inoltre, non potranno partecipare attivamente al voto. Se per un candidato i voti raggiungono i due terzi dei votanti, l'elezione del Pontefice è canonicamente valida. Accettazione e fumata bianca Avvenuta canonicamente l'elezione, si prevede che si chieda il consenso dell'eletto con le seguenti parole: "Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?" (Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?) e a risposta affermativa "Quo nomine vis vocari?" (Come vuoi essere chiamato?). Solo dopo i due consensi saranno bruciate le schede per la fumata bianca. La Stanza delle Lacrime Al termine del Conclave il nuovo Pontefice si ritirerà nella "Stanza delle Lacrime", ovvero nella sacrestia della Cappella Sistina, per indossare i paramenti papali con i quali si presenterà in pubblico - per la prima volta - dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro. Il nome della stanza deriva dalla consuetudine che il Pontefice si commuova per il peso della responsabilità del ruolo che è chiamato a svolgere. Nella "Stanza delle Lacrime" sono pronte le tre talari bianche di tre taglie diverse, sette paia di scarpe e la mozzetta, la mantellina rossa corta, che Papa Francesco non ha mai indossato. Conclusione del Conclave Dopo la preghiera per il nuovo Pontefice, e l'ossequio dei Cardinali, viene intonato il "Te Deum" che segna la fine del Conclave. L'annuncio dell'elezione vede il cardinale protodiacono affacciarsi dalla Loggia Centrale della Basilica di San Pietro e pronunciare l'"Habemus papam". Quindi il nuovo Pontefice, preceduto dalla croce astile, impartirà la solenne benedizione "Urbi et Orbi".
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