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Estero
Due tra i più pericolosi narcos estradati dal Messico assieme ad altri 27
28-02-2025, 10:15
AGI - Il Messico ha annunciato l'estradizione di 29 presunti narcotrafficanti negli Stati Uniti, un'operazione definita "storica" dagli esperti e che arriva mentre Washington aumenta la pressione - anche con i dazi - su Città del Messico per il traffico di fentanyl. Secondo i media messicani, tra gli estradati figurano Omar e Miguel Angel Trevino Morales, ex leader del sanguinario cartello degli Zetas, e Rafael Caro Quintero, accusato dell'omicidio dell'agente della Dea Enrique "Kiki" Camarena. Caro Quintero era stato arrestato nel 2022 dopo anni di latitanza ed era inserito nella lista dei 10 criminali più ricercati dall'Fbi. La scelta di consegnare contemporaneamente così tanti sospettati alle autorità statunitensi segue la recente decisione dell'amministrazione Trump di designare otto organizzazioni del narcotraffico latinoamericano - tra cui sei cartelli messicani - come gruppi terroristici. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti aveva chiesto l'estradizione e, secondo fonti messicane, l'operazione potrebbe avere un impatto positivo nei negoziati commerciali tra i due paesi, evitando i dazi minacciati dal presidente americano, Donald Trump, per il mancato contrasto al traffico di droga e all'immigrazione illegale. L'estradizione dei fratelli Trevino-Morales ha fatto scattare un'allerta sicurezza in Texas, con lo sceriffo della contea di Webb che ha avvertito di possibili episodi di violenza a Nuevo Laredo, citta' messicana al confine con gli Stati Uniti. "Il cartello ha reagito con estrema violenza in passato contro il governo messicano, aumentando il rischio per i cittadini", si legge in un avviso diffuso sui social. Nel frattempo, una delegazione di alto livello messicana è in visita a Washington per colloqui con il segretario di Stato Marco Rubio e altre autorità statunitensi. I due governi hanno concordato una serie di azioni coordinate per contrastare il traffico di droga e di armi, con l'obiettivo di ridurre le morti per fentanyl e rafforzare la sicurezza alle frontiere. La presidente messicana, Claudia Sheinbaum, ha ribadito la disponibilità a collaborare con Washington, pur respingendo qualsiasi "invasione" della sovranità messicana. Sheinbaum ha espresso ottimismo sulla possibilità di evitare i dazi e ha annunciato l'intenzione di parlare con Trump per raggiungere un accordo definitivo. Dopo il suo ritorno alla Casa Bianca, Trump ha firmato un ordine esecutivo che definisce i cartelli messicani una "minaccia alla sicurezza nazionale", alimentando speculazioni su possibili azioni militari statunitensi contro i gruppi criminali. Un'ipotesi che Sheinbaum ha già detto di voler respingere. Nei giorni scorsi, il Messico ha confermato che gli Stati Uniti hanno utilizzato droni per sorvegliare i cartelli, una pratica che, secondo il governo messicano, va avanti da anni nell'ambito della cooperazione bilaterale. Le autorità messicane hanno inoltre intensificato le operazioni antidroga, annunciando importanti sequestri di stupefacenti e l'arresto, la scorsa settimana, di due membri di spicco del Cartello di Sinaloa, uno dei gruppi designati come organizzazione terroristica da Trump.
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