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È morto l'ex allenatore Giovanni Galeone, 'profeta' del 4-3-3
Ieri 02-11-25, 19:09
AGI - Addio a Giovanni Galeone. L'ex tecnico di Pescara, Udinese, Perugia e Napoli si è spento a Udine, all'ospedale Santa Maria della Misercordia, all'età di 84 anni. Nato a Napoli il 25 gennaio del 1941, da allenatore ha conquistato quattro promozioni: due a Pescara, una a Udine e una a Perugia. Galeone - che da calciatore (era un centrocampista) ha indossato le maglie di Ponziana, Monza e Udinese fino al 1974 - ha allenato anche Como e Spal. Se n'è andato all'indomani di una delle più brutte sconfitte del 'suo' Pescara, travolto 5-0 a Palermo. Li' era il 'Profeta', l'unico capace di portare per due volte il Pescara in Serie A e a salvarlo nella massima serie. Malato da tempo, le sue condizioni si erano aggravate nell'ultimo mese, tanto da rendere necessario il ricovero in ospedale a Udine, altra città dove ha lasciato il segno. Con lui se ne va un pezzo sostanzioso di storia del calcio italiano: Galeone è stato a lungo un simbolo, capace di dividere ma anche di divertire. Il suo 4-3-3 ha fatto scuola, con un gioco spettacolare, all'olandese, che esaltava le qualità tecniche dei suoi calciatori. Al di là dei risultati. Ha centrato promozioni e plasmato tecnici di grande successo: su tutti, Massimiliano Allegri, suo allievo ai tempi del Pescara e rimasto sempre molto legato al 'Maestro'. Ma anche Gian Piero Gasperini e Marco Giampaolo. Nato a Napoli ma cresciuto a Trieste, Galeone ha iniziato ad avvicinarsi al mondo dello sport, ha saputo mischiare la passione per il calcio all'amore per la letteratura, ereditato dalla madre: Bertold Brecht e Jean-Paul Sartre i suoi intellettuali preferiti. Da calciatore (era un centrocampista) trascorse la carriera con le maglie di Ponziana, Monza e Udinese fino al 1974. Ma è per il suo cammino da allenatore che Galeone resterà immortale. Pordenone, Adriese, Cremonese, Sangiovannese, Grosseto: poi le giovanili dell'Udinese prima della Spal. La svolta nel 1986, quando il Pescara gli affida la panchina: una squadra costruita per la Serie C1, ripescata in Serie B, vince il campionato cadetto e, nella stagione successiva, mantiene brillantemente la permanenza in A togliendosi anche lo sfizio di battere Inter e Juventus. Dopo la retrocessione e la breve parentesi al Como, Galeone torna alla guida dei biancazzurri nella stagione 1990-1991, ottenendo in due anni una salvezza in B e una promozione in A (unico nella storia a riuscirci due volte con il Delfino). Coinvolto in un'inchiesta giudiziaria e squalificato 8 mesi per omessa denuncia sul caso scommesse di Taranto-Pescara, nel 1991-92. Nel novembre 1994 fu ingaggiato dall'Udinese per sostituire l'esonerato Adriano Fedele e condusse il club friulano all'immediata promozione in A. Poi passo' al Perugia, conquistando l'ennesima promozione della sua carriera. Nel 1997 subentrò a campionato in corso nella panchina del Napoli, sua città d'origine, per sostituire Carlo Mazzone, ma fu poi a sua volta esonerato lasciando la squadra ultima in classifica (a fine stagione i campani retrocessero). Ancora Pescara nel suo destino prima dell'Ancona e di nuovo l'Udinese. Fino al ritiro nel 2013 e un lungo percorso da commentatore. Una vita per il calcio, quella di Galeone, che lascia un'eredità difficile da raccogliere.
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