s

Economia e Finanza
Estate, attesi 211 milioni di turisti in tre mesi
31-05-2025, 09:34
AGI - Le previsioni per l'estate sono favorevoli: tra giugno e agosto le strutture ricettive ufficiali attendono circa 211,2 milioni di presenze turistiche, con una crescita del +1% rispetto all'estate 2024. A stimarlo è Assoturismo Confesercenti, sulla base dell'indagine condotta per l'associazione da CST - Centro Studi Turistici di Firenze sui portali delle principali Online Travel Agencies e su un campione di 1.489 strutture ricettive, distribuite tra alberghiero ed extralberghiero. Non è il boom di qualche anno fa, ma il turismo italiano, nonostante le difficoltà legate al quadro macroeconomico e alla concorrenza di destinazioni low cost, conferma il suo percorso di crescita anche nell'estate 2025. La domanda si orienta soprattutto verso mete marine e montane, entrambe in crescita del +1,1%. Le città d'arte seguono a +1%, mentre laghi e turismo rurale/collinare crescono più lentamente (+0,7% e +0,6%), anche se iniziano a beneficiare di una maggiore diversificazione dell'offerta e di una progressiva destagionalizzazione. Le aree con la dinamica più positiva sono Sud e Isole (+1,4%) e Nord Ovest (+1,3%). Il Nord Est si attesta a +1%, mentre il Centro resta stabile (+0,2%), penalizzato da un lieve calo della domanda italiana. Le richieste degli stranieri, invece, crescono ovunque, con picchi al Sud (+3,1%). Si regista anche un incremento delle prenotazioni nelle destinazioni del turismo religioso: un segnale da cogliere, dopo l'avvio deludente del Giubileo 2025, che con i prossimi appuntamenti (e il nuovo Pontefice) potrebbe amplificare ulteriormente questo segmento. Il sorpasso degli stranieri Il contributo dei mercati esteri si rivela però sempre più determinante per sostenere la crescita del comparto. Lo conferma la composizione della domanda: quest'anno, le presenze straniere supereranno quelle italiane, una novità per la stagione estiva, solitamente dominata dalla domanda interna. Secondo le stime di CST per Assoturismo, infatti, gli ospiti internazionali dovrebbero generare circa 107,6 milioni presenze (+1,5%), contro le 103,6 milioni degli italiani (+0,5%). La quota estera raggiunge così il 51% del totale, confermando il progressivo spostamento dell'asse del turismo verso i mercati internazionali. Le imprese ricettive segnalano un incremento delle prenotazioni soprattutto da parte dei turisti europei, in particolare da Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Polonia e Spagna. In lieve flessione, invece, i flussi da Australia e Cina, a causa del contesto economico e geopolitico. In rallentamento, dopo un lungo periodo di crescita, la domanda USA. Recuperano gli alberghi Dal punto di vista dell'offerta, questa estate sarà il comparto alberghiero a mostrare le performance migliori: +1,4% di presenze nel trimestre estivo, grazie a una crescita del +2,2% della clientela straniera e del +0,7% di quella italiana. Un balzo in avanti che gli permette di recuperare il terreno perduto rispetto all'extralberghiero, per il quale tra giugno e agosto è attesa una dinamica più contenuta, con un +0,4% complessivo (+0,6% stranieri, +0,1% italiani), ma che ha dominato i primi cinque mesi dell'anno. "I dati confermano la resilienza del turismo italiano, capace di crescere ancora nonostante un contesto complesso e competitivo - dichiara Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti -. Il sorpasso delle presenze straniere è un segnale importante, che testimonia l'attrattività internazionale del nostro Paese, ma anche la necessità di rafforzare il posizionamento dell'Italia nel mercato globale. La concorrenza delle destinazioni low-cost del Mediterraneo, in particolare per il turismo balneare, è forte e rischia di pesare sempre di più". Per Messina la risposta "non può essere una gara al ribasso sui prezzi, ma un investimento continuo nella qualità dell'offerta: non solo quella delle strutture ricettive, ma dell'intero sistema dell'accoglienza, dei servizi, delle infrastrutture, della promozione e della cura del territorio. Sarebbe opportuno - aggiunge - anche rivedere il sistema di oneri fiscali che gravano sui turisti che vengono in Italia, dall'imposta di soggiorno ad un'IVA sui prodotti turistici più alta di nostri molti competitor. Solo così possiamo affrontare con successo le sfide che ci attendono e consolidare in modo duraturo uno dei comparti più vitali della nostra economia".
CONTINUA A LEGGERE
4
0
0
Agi
Ieri, 23:35
Candidati sulla parità in Polonia. Ma entrambi cantano vittoria
Agi
Ieri, 23:13
Telefonata Lavrov-Rubio per la ripresa dei colloqui di Istanbul
Agi
Ieri, 21:32