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Federica Brignone domina il gigante di Are, Goggia è fuori
08-03-2025, 20:25
AGI - Federica Brignone, la "tigre delle nevi", non si ferma più e festeggia l'8 marzo, festa della donna, con un trionfo stupendo. A dir la verità, per lei, tra una gara di slalom gigante, supergigante o discesa libera, c'è poca differenza, perché mai come in questa stagione ha dettato la sua legge. Una legge fatta di grinta, unita a una sciata perfetta, veloce, compatta, agile nel cambiare assetto su ogni pista e, soprattutto, di forte autocritica. È proprio quest'ultimo aspetto che fa di Brignone un personaggio e una campionessa nello stesso momento. Il trionfo di Are Il trionfo nello slalom gigante di Are non è solo questione di numeri e record aggiornati, ma anche della consapevolezza che la Coppa del mondo generale (sarebbe la sua seconda dopo quella del 2020), a sei gare dal termine - esclusi i due slalom speciali - della stagione, è vicina. La rivale dell'azzurra si chiama Lara Gut-Behrami: la svizzera, che, come l'italiana, non è una specialista dei pali stretti, dista 322 punti. Sulla pista "Stoertloppsbacken" della località svedese, Brignone ha ottenuto: La vittoria numero 36 (17 in gigante; 12 in superG; 2 in discesa; 5 in combinata), Il podio numero 81 (41 solo in gigante), Il successo numero 140 per l'Italia nello sci alpino femminile. A eccezione dello slalom e della combinata, Brignone è l'atleta più anziana ad aver vinto in slalom gigante, superG e discesa libera. Con il trionfo di Aare, ha alzato a 34 anni, 7 mesi e 25 giorni il primato di sciatrice più anziana a vincere in Coppa. Una stagione di record La valdostana, vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri, per la prima volta ha vinto una gara di Coppa del mondo partendo con il pettorale 1. Quella odierna è la nona vittoria in questa stagione, la sesta tra le porte larghe. Campionessa del mondo il 13 febbraio scorso a Saalbach, Brignone, allenata dal fratello Davide, ad Aare ha preceduto la neozelandese Alice Robinson di 1"36, un distacco siderale d'altri tempi per una gara di gigante. Un podio con un po' d'Italia C'è un po' d'Italia anche sul terzo gradino del podio, perché Lara Colturi, di passaporto albanese, è piemontese, nonché figlia dell'ex campionessa olimpica di superG Daniela Ceccarelli. La 18enne torinese, al terzo podio in Coppa, ha accusato un ritardo di 1"43. Quarta, a sei centesimi dal podio, la norvegese Thea Louise Stjernesund. Gut-Behrami, nona, per gran parte della seconda manche è scesa senza un bastoncino. Commenti di Brignone "In questo momento ho l'istinto giusto che mi dice dove e come spingere, ma poi cerco di essere tattica nei passaggi che richiedono attenzione e tenere le linee giuste" - ha commentato Brignone - "riesco a portare in gara tutto quello che provo in allenamento, forse è questo il mio segreto". Parlando della condizione psicologica, ha affermato: "In questo momento sono molto presente e lucida quando scio, lascio le emozioni fuori dalla mia testa anche se le sento dentro di me, so esattamente dove mi trovo, cosa sto facendo, e se perdo il controllo non mi piace". Prossimi appuntamenti Domani ad Are è in programma uno slalom (prima manche alle ore 9:30 e seconda alle 12:30). Le velociste torneranno al cancelletto la settimana prossima per l'attesa tre giorni sulle nevi valdostane: sulla pista "3 Franco Berthod" a La Thuile sono in programma una discesa libera (giovedì 13) e due superG (venerdì 14 e sabato 15). Le finali di Coppa si terranno a Sun Valley negli Stati Uniti dal 22 al 27 marzo.
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