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Cronaca
Flotilla: scontri alla stazione di Bologna, occupata la Statale di Milano
Oggi 02-10-25, 12:10
AGI - Scontri tra manifestanti e forze di polizia e facoltà universitarie occupate. Alla vigilia dello sciopero generale proclamato per domani dai sindacati, studenti e attivisti pro Pal si mobilitano da nord a sud per la Flotilla e contro l'abbordaggio da parte delle forze israeliane che hanno fermato gli attivisti sulle navi della missione umanitaria diretta a Gaza. Bologna Scontri in stazione a Bologna, dove gli studenti delle scuole superiori e dell'Università, in corteo per la Palestina e la Global Sumud Flottilla da stamattina, sono arrivati davanti all'entrata. Durante il tragitto avevano annunciato la volontà di bloccare la stazione, ma hanno trovato le forze dell'ordine in tenuta antisommossa ad aspettarli. Gli studenti hanno cercato a più riprese di oltrepassarli, ma sono stati respinti da manganellate a cui hanno risposto con lanci di oggetti contro le forze dell'ordine. Milano Occupata l’Università Statale di Milano. “La Statale è pronta per lo sciopero generale di domani” si legge in una nota pubblicata sulla pagina Facebook di ‘Cambiare Rotta Milano’. “Come abbiamo promesso, se avessero toccato la Flotilla, avremmo bloccato tutto: così questa mattina, dopo il corteo che ieri ha bloccato la stazione di Milano Cadorna, abbiamo occupato l'università Statale di Milano", si legge nel comunicato. "Come equipaggio di terra della Global Sud Flotilla siamo da tre settimane in mobilitazione permanente, con presidi, assemblee studentesche con i lavoratori, mobilitazioni nei dipartimenti e il blocco degli ingressi dell'università il 22 settembre in occasione dello sciopero generale indetto dall’@unionesindacaledibase". Occupazioni in scuole e università "Oggi, di fronte alla gravità di quanto successo e alla sempre più diffusa indignazione degli studenti, abbiamo deciso di seguire l'appello lanciato dalla facoltà di Lettere occupata in Sapienza e di lanciare un segnale forte per rompere ogni complicità con il genocidio e il sionismo. Il 22 settembre ce l'ha dimostrato: studenti e lavoratori uniti possono bloccare guerra e genocidio, ogni ateneo sarà una barricata!”. Alle 10 è stata convocata un’assemblea". Un giovedì caldo in tutta Italia per scuole e università. In molti atenei sono scattate le occupazioni e per oggi sono in programma cortei e assemblee, da Nord a Sud in vista dello sciopero generale di venerdì. L'Università Statale di Milano è stata occupata dagli attivisti di 'Cambiare Rotta Milano' dopo tre settimane in mobilitazione permanente, con presidi, assemblee studentesche con i lavoratori e mobilitazioni. A Roma gli studenti di 'Cambiare Rotta' hanno bloccato la facoltà di Lettere a La Sapienza. Assemblee anche al Morgagni e in molti altri licei della Capitale. A Torino è stata bloccata la didattica al Palazzo Nuovo, una delle principali sedi dell'Università degli Studi di Torino. A Genova proseguono le mobilitazioni nella zona universitaria del Balbi. A Bologna sui social vengono segnalate le mobilitazioni degli studenti del Sabin, del Minghetti, del Fermi e diversi altri, con un corteo aperto dallo striscione "Blocchiamo tutto". Mobilitazioni anche a Bari con un presidio di studenti universitari e un sit-in in programma davanti al rettorato dell'università Aldo Moro. La mobilitazione degli studenti arriva sulla scia delle proteste dei pro-Pal che ieri era hanno coinvolto diverse città italiane: Roma, Milano, Genova, Napoli, Siena, Perugia, Torino. Intanto i sindacati hanno proclamato lo sciopero per domani. Il ministro Matteo Salvini valuta la precettazione in vista dello sciopero proclamato per venerdì. L'orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso. La mobilitazione di ieri sera Dopo che i media hanno diffuso la notizia dell'abbordaggio da parte delle forze israeliane è stata lanciata una "mobilitazione di emergenza" a Milano in piazza alla Scala a partire dalle 21 e 30. Tra i promotori dell'iniziativa c'è il centro sociale Lambretta. A Napoli e alla Stazione Termini i manifestanti pro Pal hanno occupato i binari bloccando il traffico ferroviario. A piazza dei Cinquecento a Roma, di fronte alla Stazione Termini i cui ingressi, a quanto si apprende, sono stati chiusi per consentire l'accesso solo a chi è munito di biglietto. "Dai vari territori, convergiamo tutti come marea alle 22 in piazza dei Cinquecento, ormai Piazza Gaza. Blocchiamo tutto". Nella capitale le persone scese in strada per una mobilitazione immediata, sarebbero circa 10mila. Il corteo che inizialmente ha cercato di avanzare verso Palazzo Chigi, si è fermato a Piazza San Silvestro. A Genova si blocca il porto "Difendiamo la Flotilla, blocchiamo il porto". È l'invito alla mobilitazione questa sera, a partire dalle 22, della USB a Genova, dopo le notizie del fermo imposto da Israele alle navi della flotta umanitaria. A bordo dei vascelli anche il ligure Josè Nivoi, portavoce del Calp, Collettivo autonomo lavoratori portuali. Davanti alla sede di Music For Peace è stato acceso un enorme fuoco con legno e copertoni e sono stati intonati cori a sostegno della Palestina. In piazza giovani e meno giovani con tantissime bandiere della Palestina. Il varco portuale Albertazzi è bloccato. Bloccato un traghetto a Livorno A Livorno i manifestanti scesi in strada dopo l'abbordaggio della Flotilla da parte dell'esercito israeliano hanno bloccato in porto la Moby Fantasy in partenza per Olbia, in Sardegna. Il traghetto, che sarebbe dovuto partire dal porto di Livorno alle 22, è rimasto fermo per circa un'ora ed è poi riuscito a salpare solo intorno alle 23. Bloccati i binari a Pisa A Pisa la mobilitazione è iniziata questa sera alle 21 con un appuntamento già pianificato dal pomeriggio, nel caso in cui gli attivisti della Flotilla fossero stati "bloccati". Oltre un centinaio di persone si è radunata nella piazza XX settembre, davanti al Palazzo del Comune, da loro ridefinita "Piazza Gaza. Da qui, in un corteo che si è accresciuto nel percorso, attraverso il Corso Italia i manifestanti si sono diretti alla Stazione dove hanno bloccato quattro binari intonando slogan contro il governo, ritenuto "complice del genocidio", e in solidarietà con gli attivisti e la causa palestinese: "blocchiamo tutto", "libertà per la flotilla", "Stop al genocidio". Il corteo è presidiato dalle forze dell'ordine. "Questo è l'inizio della mobilitazione - spiega Ciccio Auletta, consigliere comunale di Una città in Comune, presente alla manifestazione assieme ad altri gruppi pro PAL Domani continueremo con un nuovo presidio sotto il comune in occasione del consiglio comunale e ci saranno anche momenti nelle università. Il 3, poi, lo sciopero generale". "Stanno bloccando la Flotilla, scendiamo in piazza adesso". È l'appuntamento lanciato in serata a Firenze da Usb e rilanciato anche da altre realtà come Firenze per la Palestina, Giovani Palestinesi, Collettivo di fabbrica Gkn. I manifestanti, circa 500 persone, si sono dati appuntamento in questa piazza in segno di solidarietà con gli attivisti fermati in mare dall'esercito israeliano. Milano in corteo verso piazza Cadorna Diverse centinaia di persone si sono mosse da piazza alla Scala e stanno sfilando per le strade del centro di Milano dietro allo striscione 'Blocchiamo tutto' in solidarietà a Gaza e alla Flotilla. Il corteo è diretto verso piazza Cadorna. Imponente lo schieramento delle forze di polizia. Si moltiplicano i presidi di città in città Anche a Siena e a Perugia si contano dei presidi spontanei. Oltre trecento si sono ritrovati davanti alla fontana Maggiore a Perugia per un sit in che si è trasformato poi in corteo lungo corso Vannucci, il corso principale della città. In duecento stanno protestando a Siena in una manifestazione spontanea, nata dal tam tam sui social. A dare vita alla mobilitazione è stato il Comitato per la Palestina di Siena. Diverse le realtà cittadine che hanno aderito, tra cui la Cgil. "Siamo l'esercito di terra, siamo la voce che è stata tolta all'equipaggio della flottiglia", ha detto il segretario del sindacato provinciale Alice d'Ercole. I manifestanti hanno intonato a più riprese "Palestina libera" e "Bella Ciao", mentre striscioni e cartelli ribadiscono la richiesta di libertà per il popolo palestinese e lo stop al conflitto in corso. D'Ercole ha ricordato che "a bordo delle 44 imbarcazioni ci sono oltre 400 civili provenienti da ogni parte del mondo, carichi di aiuti umanitari - cibo, acqua potabile, medicinali - diretti a Gaza". "Hanno avuto il coraggio che è mancato ai governi e alla comunità internazionale: dire fermate il genocidio, impedite che 66.000 civili, 20.000 bambini, muoiano sotto le bombe, di fame o di sete", ha aggiunto la sindacalista. Un gruppo di studenti ha occupato a Torino Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, per protestare contro il blocco navale. A Pescara, i manifestanti si sono dati appuntamento in piazza Unione, dove c'è la sede della Regione Abruzzo e del Consiglio regionale, hanno prima bloccato il traffico e poi hanno dato vita a un corteo. La Cgil indice lo sciopero generale “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”. Proteste anche a Bruxelles Decine di persone sono scese in piazza a Bruxelles per manifestare in sostegno alla Flotilla. La folla si è riunita in centro, in Place de la Bourse, e si è diretta verso la sede del Ministero degli Esteri.
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