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Economia e Finanza
Fmi e Lagarde si schierano a difesa di Powell
22-04-2025, 17:44
AGI - L'Fmi e la Bce si schierano a difesa di Jerome Powell, il presidente della Fed dopo la nuova bordata di Donald Trump che lo ha definito "un perdente". Oggi l'organizzazione di Washington ha stimato un aumento dell'inflazione americana, a causa dei dazi, del 3% quest'anno, un punto percentuale in più rispetto alle previsioni. Secondo il capo economista del Fondo, Pierre-Olivier Gourinchas, "le banche centrali devono mantenere la loro credibilità, che deriva in parte dalla loro indipendenza, quindi è fondamentale preservarla". Bene fa quindi la Fed a restare prudente in merito al taglio dei tassi, in quanto "è importante per tenere sotto controllo l'inflazione", valutando l'impatto dei dazi. Le previsioni dell'Fmi ipotizzano due tagli dei tassi da parte della Fed quest'anno. Anche la presidente della Bce Christine Lagarde, intervenendo al meeting di Washington, si augura che il presidente degli Stati Uniti non licenzi il presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Alla domanda ai microfoni della CNBC se tale scenario rappresentasse un rischio concreto per i mercati, Lagarde ha risposto: "Spero vivamente di no... Spero che non sia un rischio". Quindi, il numero uno ha dichiarato alla CNBC che non avrebbe commentato le implicazioni di mercato di un evento che sperava "non fosse all'ordine del giorno". Trump ha intensificato le pressioni su Powell affinchè riduca i tassi di interesse, avvertendo che altrimenti l'economia statunitense potrebbe rallentare. Powell, a sua volta, la scorsa settimana ha suggerito che la guerra commerciale di Trump potrebbe pesare sulla crescita e alimentare l'inflazione. Non ha indicato le sue aspettative per il futuro andamento dei tassi di interesse, ma ha osservato che "per il momento siamo in una buona posizione per attendere maggiore chiarezza prima di prendere in considerazione eventuali adeguamenti della nostra politica". Trump sta ora valutando se il capo della Fed possa essere legalmente licenziato prima della scadenza del suo mandato.
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