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Fuori Musk, entra Vought. Si rinnova il cerchio magico di Trump
Oggi 24-04-25, 04:11
AGI - Il tempo corre veloce nella terra di Trump: è passato poco più di un mese dallo spot che il Presidente regalò a Elon Musk promuovendo l'acquisto di Tesla di fronte al picco di impopolarità della casa automobilistica e già il miliardario sudafricano sembra essere diventato marginale nella cerchia dei consiglieri. Complici il flop elettorale in Wisconsin - dove un candidato alla Corte suprema statale pesantemente finanziato da Musk è stato sconfitto da quello progressista - e il calo nei sondaggi, a emergere come 'evangelista' del Maga è Russell Vought, direttore del bilancio di Trump e ideologo chiave del Project 2025. L'ascesa di Russell Vought Dietro le quinte, Vought sta sostituendo Musk nella regia dei tagli, operando con metodo e determinazione. Se Musk è stato finora al centro dell'attenzione, Vought è stato al lavoro nei corridoi del potere: a lui si devono la chiusura dell'Usaid e della Consumer Financial Protection Bureau (Cfpb), l'agenzia nata dopo la crisi del 2008 per tutelare i consumatori. Vought, sostenitore della "unitary executive theory", è l'uomo che guida la ristrutturazione radicale dello Stato federale, mentre Musk - secondo voci interne raccolte da Bloomberg - si prepara a tornare alle sue aziende. Critiche e accuse contro Musk A pesare sono anche i "falsi risparmi" del Doge, come li hanno definiti alcuni parlamentari repubblicani ai quali non è mai andato giù il lavoro di decimazione della pubblica amministrazione in cui si è lanciato Musk. Il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer ha chiesto chiarimenti all'Amministrazione Trump sul presunto risparmio da 318 milioni di dollari vantato dal team di Musk per aver cancellato un contratto dell'Office of Personnel Management (OPM). Schumer sostiene che non esistono prove documentali dell'esistenza stessa di quel contratto. Tra l'altro, il Doge afferma di aver eliminato oltre 8.400 contratti federali per un valore di 30 miliardi di dollari, ma giornalisti e analisti hanno scoperto numerosi errori e grossolane esagerazioni nei calcoli. "Non è trasparenza, è propaganda," ha denunciato Schumer, accusando Musk di "operare come un presidente ombra" e di aver gonfiato i numeri per mascherare lo smantellamento di servizi essenziali come Medicaid e la Social Security. Crisi economica e l'influenza di Vought Ad alimentare i timori per la tenuta dell'economia americana in epoca trumpiana ci sono le parole del Nobel dell'economia Paul Krugman, che avverte che gli Stati Uniti stanno vivendo una "crisi da sudden stop", un fenomeno tipico dei mercati emergenti, in cui gli investitori stranieri perdono fiducia e interrompono bruscamente l'afflusso di capitali. Krugman spiega che Trump ha ereditato un'economia solida, uscita dall'inflazione post-Covid senza aumenti significativi della disoccupazione, ma ha rapidamente dissipato quel vantaggio, imponendo dazi distruttivi, generando caos politico e alimentando un clima di instabilità. Il controverso Project 2025 Aumenta così l'influenza di Russell Vought, membro del team che per la Heritage Foundation ha redatto il Project 2025, un piano di 900 pagine per smantellare lo stato federale, reprimere l'immigrazione illegale, sopprimere iniziative su diversità, equità e inclusione e revocare le restrizioni ambientali. Il Progetto 2025 propone che l'intera burocrazia federale, comprese le agenzie indipendenti come il Dipartimento di Giustizia, sia posta sotto il diretto controllo presidenziale, snellendo il processo decisionale. Un meccanismo nel quale le rumorose pratiche di Musk potrebbero non trovare più posto.
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