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Gli scorpioni invadono il Brasile, punture aumentate del 250%
Oggi 08-05-25, 15:59
AGI - Gli scorpioni stanno 'invadendo' il Brasile. È l'allarme dei ricercatori, secondo i quali la rapida urbanizzazione e il cambiamento climatico hanno causato una 'epidemia silenziosa di punture. Secondo dati ufficiali, tra il 2014 e il 2023 sono state segnalate oltre 1,1 milioni di punture. Secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Public Health, condotto dagli scienziati della São Paulo State University, sono aumentate del 250%. Il team, guidato da Eliane Candiani Arantes e Manuela Berto Pucca, ha analizzato le motivazioni del fenomeno. “Si tende a pensare – afferma Pucca – che gli animali velenosi siano nostri nemici, ma in realtà queste creature agiscono in modo difensivo, svolgendo un ruoli ecologici essenziali, dal controllo delle popolazioni di parassiti fino al mantenimento della biodiversità”. Gli autori aggiungono che generalmente si pensa anche che gli avvelenamenti siano rari e avvengano solo in natura, mentre in molte regioni i morsi di serpente e le punture di scorpione rappresentano un problema di salute pubblica significativo. I ricercatori sottolineano che, in caso di contatto con questi animali, è importante agire tempestivamente, senza adottare misure casalinghe cercando, ad esempio, di succhiare il veleno. “Il messaggio principale però è la centrale della prevenzione – commenta Arantes – gli scorpioni prosperano in ambienti disordinati e umidi. Affrontare le cause del maggior numero di punture non è affatto facile, ma esistono interventi pratici e fattibili, come ripulire i detriti, migliorare la raccolta dei rifiuti, sigillare muri e scarichi. Divulgare informazioni è fondamentale: le persone devono sapere come proteggersi, quali sintomi osservare e dove rivolgersi in caso di puntura”. Allo stesso tempo, precisano gli studiosi, è necessario investire in antidoti di nuova generazione per garantire trattamenti più sicuri, efficaci e accessibili. Il gruppo di ricerca si occupa anche di esaminare le tossine di serpente con proprietà curative o effetti sul sistema di coagulazione, e quelle di scorpione con effetti immunosoppressivi. “Il nostro lavoro – concludono Pucca e Arantes – va ben oltre il laboratorio. Abbiamo l'obiettivo di integrare le tossine di questi animali velenosi con farmaci e medicinali. Rendendo i nostri dati, risultati e pubblicazioni accessibili a tutti, siamo riusciti a raggiungere non solo gli scienziati, ma anche gli operatori sanitari, i responsabili politici e persino le comunità direttamente interessate. Grazie all'accesso aperto, i ricercatori di istituzioni con risorse limitate possono collaborare a questo progetto”.
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