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Estero
Il cardinale Dolan, un 'trumpiano' in conclave
Oggi 25-04-25, 04:19
AGI - È stato tra i primi a imbarcarsi per Roma, ma solo perché il suo viaggio in Italia era programmato da due mesi, nell'ambito degli eventi per il Giubileo. Quando, martedì scorso, il cardinale Timothy Dolan ha varcato la porta del terminal 1 del JFK per salire sul volo ITA per Fiumicino, ha mostrato al giornalista del New York Times che era con lui il manico del trolley al quale era attaccata un'etichetta eloquente: 'Conclave 2013 - camera 115'. Perché lui c'era all'elezione di Francesco e fu lui, due anni più tardi, ad accompagnare il Santo Padre nella visita a New York, la prima volta di Bergoglio negli Stati Uniti. Meravigliato dalle dimensioni della metropoli chiese al potentissimo cardinale di New York di parlargli di quelle immense costruzioni che svettavano verso il cielo. "Sono grattacieli" rispose Dolan, "la gente ci lavora e ci vive". Francesco indicò la folla che accoglieva il suo passaggio lungo le avenue e gli sorrise: "Però oggi sono tutti qui per veder me". In questo episodio si può condensare il rapporto tra Francesco e l'arcivescovo di New York che, compiuti i 75 anni, non ha lasciato la carica come prassi avrebbe voluto e resta la figura più influente della chiesa cattolica statunitense. Complesso era anche il rapporto tra Dolan e Joe Biden: in un'intervista al New York Post del settembre 2023, lamentò che il presidente ignorava i suoi appelli sulla "tragica crisi" del sistema migratorio degli Stati Uniti, che aveva fatto sbarcare in città decine di migliaia di persone, riempiendo i rifugi fino all'inverosimile. "Biden non risponde alle mie chiamate nè alle mie lettere", aveva detto il cardinale. Chiamate alle quali ha invece ha sempre risposto con solerzia Donald Trump: del resto la relazione tra i due è piuttosto stretta e di lunga durata, tanto che il 20 gennaio 2017 fu Dolan a pronunciare la preghiera d'insediamento nel primo mandato del tycoon. Se sulla relazione tra Bergoglio e la Casa Bianca di Trump hanno pesato la questione migratoria e la diversa visione delle stragi a Gaza, sul piano ecclesiale, la Santa Sede ha dovuto fronteggiare una costante opposizione da parte dell'episcopato americano più conservatore che oggi vede in Trump una sorta di paladino. Dolan ha detto di aver discusso di questioni di fede con il Presidente, cristiano non confessionale, e ha assicurato che l'approccio di Trump è "serio". "Credo che la sua fede si stia risvegliando", ha detto Dolan in un'intervista "Alleluia, perche' non so come si possa essere presidente degli Stati Uniti senza una fede profonda". Trump, ha aggiunto il cardinale, "sa che qualcosa di mistico è accaduto nei due tentativi di assassinio" avvenuti durante la campagna presidenziale del 2024. "Ho ricordato a Trump che quando Ronald Reagan visitò Giovanni Paolo II", ha detto Dolan, "entrambi erano stati vittime di feroci tentativi di assassinio e ne erano usciti vivi a stento. Ronald Reagan disse al Santo Padre che Madre Teresa gli ha confidato che Dio gli aveva risparmiato la vita perché aveva qualcosa di importante da fargli realizzare. Giovanni Paolo II gli sorrise e disse che Madre Teresa gli aveva detto la stessa cosa: "Quindi perché non lavoriamo insieme e facciamo qualcosa per il mondo?'". Una chiamata, lascia intendere Dola, che il Signore potrebbe aver rivolto anche a Trump e di cui il cardinale potrebbe avere tutta l'intenzione di farsi interprete. Una versione rivisitata (e parecchio corretta) del rapporto tra Reagan e Giovanni Paolo II. Quando Dolan recitò la preghiera di apertura durante la cerimonia di insediamento del 2017, lesse la preghiera di Re Salomone dal Libro della Sapienza: "Anche se uno potesse essere perfetto tra i mortali, se manca la saggezza che viene da Dio, non contiamo nulla". Il conclave imminente potrebbe ridisegnare i rapporti diplomatici internazionali della Chiesa e la figura di Dolan potrebbe diventare decisiva. Lo scontro tra le anime del clero, tra chi sogna una Chiesa identitaria e chi vuole proseguire sul cammino dell'inclusione, potrebbe diventare storico.
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