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Politica
Il centrodestra sfiora il 49%. Cosa dicono gli ultimi sondaggi politici
27-03-2025, 20:12
AGI - In occasione del “giro di boa” della legislatura, quando sono passati esattamente due anni e sei mesi dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022, la Supermedia dei sondaggi è utile per fare un bilancio di “mid-term” per così dire. Anche perché – e questa ormai non è una novità – rispetto alle settimane scorse le variazioni che si registrano sono davvero minime. Anche questa settimana, infatti, Fratelli d'Italia si conferma primo partito, poco al di sotto del 30%, seguito a quasi 7 punti di distanza dal Partito Democratico, a un soffio dal 23%. Da un punto di vista generale, si osserva come non solo FdI, ma anche e soprattutto gli altri partiti di centrodestra (Lega e Forza Italia) siano prossimi ai loro valori più alti fatti registrare negli ultimi mesi. Nel complesso, la coalizione di governo arriva così a sfiorare il 49% dei consensi, soglia che da inizio legislatura è stata superata soltanto due volte (ed entrambe in questo inizio 2025). A una prima occhiata, però, anche l'area di opposizione sembra far registrare in questi ultimi mesi dei dati migliori rispetto a inizio legislatura. Il motivo di questa illusione ottica è che a essere effettivamente migliorato è il dato del centrosinistra in formato “ristretto” (cioè la coalizione costruita attorno al Pd alle Politiche 2022) passato dal 25% circa del primo anno e mezzo di legislatura a poco più del 30% in seguito alle Europee 2024. Ma questo miglioramento (avvenuto essenzialmente grazie alla crescita del Pd e di Alleanza Verdi-Sinistra rispetto alla prima fase della legislatura) è avvenuto a scapito di due altre forze/aree di opposizione: quella del Movimento 5 Stelle e quella dell'ex Terzo Polo, che hanno perso per strada, in media, rispettivamente 5 e 2 punti nello stesso arco temporale. Nel complesso, anche facendo i confronti con un passato nemmeno troppo recente, l'attuale legislatura appare di gran lunga come quella meno “movimentata” da molti anni a questa parte. Senza scomodarci a controllare cos'era successo nella scorsa legislatura dopo due anni e mezzo dalle elezioni (una crisi di governo, un nuovo esecutivo e una pandemia), basta vedere quello che era successo in quella precedente (avviata con le Politiche del febbraio 2013) o in quella ancora prima (iniziata nella primavera del 2008). In tutti questi casi, dopo due anni e mezzo, il quadro politico e i rapporti di forza tra i partiti erano profondamente trasformati rispetto all'inizio della legislatura. Bisogna risalire al periodo 2001-2003 (saltando a pie' pari la legislatura iniziata nel 2006, che si interruppe prima di compiere due anni) per trovare un precedente analogo a ciò che stiamo vivendo oggi in termini di stabilità del quadro politico/istituzionale e del consenso ai partiti: oltre venti anni fa. Un altro aspetto – e, per certi versi, una diretta conseguenza – di questa stabilità nei rapporti di forza è anche la sostanziale immutabilità nella composizione dei gruppi parlamentari. Non essendoci alcun vincolo di fedeltà rispetto all'appartenenza al gruppo che si sceglie a inizio legislatura, infatti, i parlamentari hanno spesso dato vita a “geometrie variabili” durante le passate legislature, attraverso fusioni o – più frequentemente – scissioni di gruppi preesistenti. Una dinamica che ha fatto sì che il numero dei cosiddetti “cambi di casacca” toccasse nuovi record anno dopo anno, soprattutto nei periodi più movimentati. Sono passati esattamente due anni e sei mesi dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022 e quindi siamo al giro di boa della XIX legislatura. In questi due anni e sei mesi in Parlamento gli eletti di centrodestra sono aumentati: nello specifico, nove parlamentari sono passati… pic.twitter.com/e1tJisQN5D — Youtrend (@you_trend) March 25, 2025 Tutt'altro scenario è quello che si presenta ai nostri occhi oggi. I cambi di gruppo nell'attuale legislatura sono stati relativamente pochi, e lo “smottamento” maggiore è quello che si è verificato al momento del divorzio tra Italia Viva e Azione, che inizialmente avevano costituito un gruppo unico sia alla Camera che al Senato. Non solo: essendoci finora stata una sola coalizione al governo, senza variazioni nel perimetro della coalizione, i passaggi tra maggioranza e opposizione sono stati molto limitati: nel complesso, solo 9 parlamentari hanno fatto questo “salto”, e tutti in direzione del centrodestra, in particolare verso le sue componenti più centriste (Forza Italia e Noi Moderati). Si tratta di 6 deputati e di 4 senatori, provenienti prevalentemente da Azione e dal Movimento 5 Stelle. Rispetto ai “ribaltoni” e alle vere e proprie rivoluzioni a cui abbiamo assistito sul piano parlamentare nella storia recente, sembra davvero di essere entrati in un'altra epoca. NOTA: La Supermedia Youtrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 13 al 26 marzo, è stata effettuata il giorno 27 marzo sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Demopolis (data di pubblicazione: 26 marzo), Eumetra (20 marzo), Euromedia (18 marzo), Piepoli (22 marzo), SWG (17 e 24 marzo) e Tecnè (14 e 21 marzo). La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.
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