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Sport
Il Cio risponde a Sanchez: "No al bando di Israele a Milano Cortina: rispetta la carta olimpica"
Ieri 17-09-25, 18:58
AGI - Non ha avuto esitazioni il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici invernali Milano Cortina 2026 Christophe Dubi: "Israele rispetta la Carta Olimpica. Un caso del tutto diverso da quello rappresentato da Russia e Bielorussia, e di questo se ne parlerà a Parigi". Non trova spazio quindi la proposta avanzata dal premier spagnolo Sanchez che aveva chiesto che Israele fosse bandito dai grandi eventi internazionali, cosi' come accade per Russia e Bielorussia. A chiarire nel dettaglio la posizione è il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, a margine della sesta e ultima riunione del CoCom, il Comitato di Coordinamento dei Giochi. "C'è da fare secondo me un distinguo tra chi ha responsabilità politiche, quindi un governo, in questo caso il primo ministro di un Paese, e quelle che sono le dinamiche del rispetto della Carta Olimpica - ha spiegato rispondendo ai giornalisti - Qui non stiamo parlando dei governi di quei Paesi, ma stiamo parlando dei comitati olimpici. Come detto da Dubi molto chiaramente, per il Cio da moltissimi anni Israele e Palestina sono già riconosciuti come due Stati, avendo due comitati olimpici. E tutti e due rispettano la compliance della Carta Olimpica". Una messa al bando degli atleti israeliani appare quindi del tutto infondata e insostenibile ma di certo se ne parlerà nella tre giorni di Comitato Esecutivo del Cio, in programma fino a venerdì al Westin Palace di Milano. La speranza, ha poi aggiunto Malagò, è che in linea con lo spirito delle Olimpiadi possa proprio lo sport arrivare dove i governi non sono riusciti. "A novembre sarò a New York per un evento molto importante: la firma della tregua olimpica, evento che fa parte della nostra missione - ha spiegato - Ci auguriamo sia una occasione per 'staccare' ed evitare di trovarsi di fronte a quello che nei tg ormai dominano la scena con una sistematica escalation che credo preoccupi tutti quanti noi, nessuno escluso. Abbiamo 142 giorni in cui lo sport può provare a dare una mano, dal momento che i sistemi tradizionali non hanno dato grandi risultati". Nel frattempo a 142 giorni dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali la macchina organizzatrice lavora a pieno regime. Opere pronte ormai all'85% (e plauso per lo sliding center di Cortina che ospiterà le gare di bob, slittino e skeleton che, a detto del Cio, "ha superato tutte le aspettative"), già 800mila biglietti venduti dell'1,2 milioni di biglietti a disposizione, 127mila richieste di entrare a far parte dello staff come volontari e una raccolta sponsorizzazioni per 450 milioni di euro (a un passo dai 550 milioni fissato come obiettivo).
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