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Estero
Il dopo Francesco: ecco i papabili successori
Oggi 22-04-25, 12:46
AGI - Dopo il pontificato di Francesco emerge una Chiesa cattolica con una netta divisione tra progressisti e conservatori e molta differenza la farà il successore che sarà chiamato dal Conclave a ricalcare i passi del Papa scomparso il 21 aprile o a intraprendere una strada diversa. Da tempo circolano i nomi dei "papabili" e anche se tutto indica che si cercherà un moderato, dopo tre papi stranieri, l'ala italiana spinge affinché il prossimo sia di nuovo italiano o almeno che torni nell'Europa secolarizzata. I cardinali italiani elettori sono 17 e avranno comunque un'influenza sul voto. Ecco i nomi che si fanno per il soglio di Pietro. Pietro Parolin Il candidato più citato nei sondaggi vaticani è senza dubbio l'attuale Segretario di Stato, 70 anni, un uomo di consenso, difficilmente inseribile tra progressisti e conservatori, il che potrebbe rappresentare un punto di forza importante. Conosciuto da tutti i cardinali, è un grande diplomatico che ha avvicinato negli ultimi anni la Santa Sede alla Cina e conosce molto bene tutto l'Oriente e l'America Latina, avendo ricoperto l'incarico di nunzio in Venezuela. Matteo Maria Zuppi L'opzione migliore per i progressisti italiani è Matteo Maria Zuppi, 69 anni, attuale presidente della Conferenza episcopale italiana, il più vicino a Jorge Bergoglio per la sua attenzione verso i più svantaggiati e i migranti, e molto vicino alla potente comunità di Sant'Egidio. A Zuppi Papa Francesco affidò la missione di trovare vie di pace in Ucraina, che comprendeva anche la restituzione dei bambini ucraini dalla Russia, nonché lo scambio di prigionieri e delle salme. Nell'ultima visita a Mosca, nell'ottobre del 2024, incontrò il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov e il metropolita Antonij di Volokolamsk. Luis Antonio Tagle Il profilo del cardinale filippino Luis Antonio Tagle, 67 anni, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, racchiude alcune delle caratteristiche che potrebbero convincere i cardinali presenti nella Cappella Sistina. Un uomo di Curia, ma che rappresenta il continente asiatico, che è la speranza della Chiesa. Sebbene considerato un progressista, ha criticato una legge sulla salute riproduttiva nelle Filippine e si è espresso contro aborto e eutanasia. Jean-Marc Aveline L'arcivescovo di Marsiglia, 66 anni, ha acquisito sempre più importanza negli ultimi anni, soprattutto dopo aver convinto Papa Francesco a visitare la città per discutere di migrazione. Il suo profilo ricorda quello del primo Bergoglio, affabile, colto, attento alle periferie, al dialogo interreligioso e alle migrazioni. Pierbattista Pizzaballa Il patriarca latino di Gerusalemme, 59 anni, italiano, è una risorsa per un papa dalla visione internazionale. Si è espresso in difesa dei palestinesi di Gaza, pur mantenendo buoni rapporti con Israele. Ancora giovane e poco noto su temi dottrinali, sarà importante ciò che saprà comunicare nei pre-conclave. Peter Erdo L'arcivescovo di Budapest, 72 anni, è una figura di riferimento per i conservatori europeisti. Cresciuto sotto il comunismo, è un intellettuale, pro-vita, contrario al celibato facoltativo e alle unioni omosessuali. Il suo legame con Viktor Orban potrebbe penalizzarlo. Anders Arborelius Il vescovo di Stoccolma, 75 anni, primo cardinale svedese, convertito al cattolicesimo, è un difensore della dottrina tradizionale e contrario all'ordinazione femminile o alle benedizioni delle coppie omosessuali. Condivide con Francesco l'apertura all'accoglienza degli immigrati. Mario Grech Il vescovo maltese, 68 anni, è il segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Ha incontrato cardinali da tutto il mondo, cercando un equilibrio tra apertura e conservatorismo. Malcolm Ranjith L'arcivescovo di Colombo, 77 anni, è vicino a Francesco, ma legato al pontificato di Benedetto XVI. Sostenitore della messa in latino, ha esperienza in Curia e parla dieci lingue. Rappresenta il Sud globale. Fridolin Ambongo Besungu L'arcivescovo di Kinshasa, 65 anni, è l'unico cardinale africano nel Consiglio dei cardinali. Presidente del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar, ha espresso opposizione alla benedizione delle unioni omosessuali. “L'Africa è il futuro della Chiesa”, ha dichiarato. Robert Francis Prevost L'attuale prefetto del Dicastero per i Vescovi, 69 anni, statunitense di Chicago, è anche presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina. Figura strategica per chi cerca un papa con esperienza di Curia e visione panamericana. Timothy Dolan L'arcivescovo di New York, di origini irlandesi-americane, è un conservatore teologico, contrario all'aborto. Si è però opposto alle politiche anti-immigrazione di Trump. Il suo nome era già circolato nel conclave precedente.
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