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Cronaca
Il futuro del lavoro è nelle professioni 'strane'. Le più ricercate
Oggi 30-04-25, 11:26
AGI – Viaggio nel futuro (e nel bizzarro) del lavoro autonomo: dall'addestratore di modelli AI all'assaggiatore di cibo per cani, passando per l'annusatore di prosciutti DOP e persino il ricostruttore di scene del crimine con la pasta. Non è fantascienza, ma la realtà emergente di nuove e insolite professioni che stanno prendendo piede tra i liberi professionisti italiani. A fotografare questa evoluzione è la tech company Fiscozen, che ha analizzato alcune delle attività più innovative e particolari svolte in Partita IVA, anche alla luce del recente aggiornamento dei codici ATECO. Lo studio evidenzia una duplice tendenza: da un lato, la richiesta crescente di figure iper-specializzate, trainate dalla rivoluzione tecnologica e dall'intelligenza artificiale; dall'altro, la volontà di molti professionisti di costruirsi carriere originali e non lineari, combinando competenze tecniche, passioni personali e un forte desiderio di autonomia. “Nell'era dell'AI e dei big data sono nate nuove professioni digitali altamente specializzate", spiega Enrico Mattiazzi, CEO di Fiscozen. "Anche il mondo dei social ha dato vita a mestieri impensabili fino a un decennio fa. Parallelamente, la crescente sensibilità su temi come diritti, ambiente e Diversity, Equity & Inclusion ha moltiplicato consulenti e manager dedicati, mentre esplodono i settori del coaching, della formazione online e della mediazione". Mattiazzi sottolinea positivamente il riconoscimento ufficiale di molte di queste nuove attività, come il "sussurratore di cavalli" o i guaritori, grazie all'aggiornamento dei codici ATECO, fermi dal 2007. L'onda AI e digitale: dal prompt engineer al ristoratore virtuale Il settore dell'intelligenza artificiale, da solo, ha visto affacciarsi figure ricercate come il Prompt Engineer (che affina i comandi per l'AI), il Finetuner (che addestra modelli AI per compiti specifici), lo specialista in Etica dell'AI, il consulente sulla privacy per i Large Language Model (LLM) e il consulente legale per le automazioni AI. Ma il digitale non è solo AI. Accanto a creator, streamer e gamer professionisti (inclusi gli OnlyFanser), emergono ruoli come il tester di coupon online, il partner virtuale, il risponditore in sex chat per conto terzi. Spopola anche il modello dei ristoranti virtuali: brand digitali che operano tramite "dark kitchen" solo per il delivery. Nei social media, guadagnano terreno il Social Seller, che vende creando connessioni dirette, e il Responsabile dell'ascolto, che monitora le conversazioni online sul brand con sensibilità umana, senza affidarsi solo ai software. Specializzazione offline: designer di esperienze e ingegneri del menù Anche lontano dagli schermi, la parola d'ordine è specializzazione e personalizzazione. Figure come l'Experience Designer creano esperienze su misura per clienti con alta capacità di spesa in viaggi, benessere o shopping. Nella ristorazione, il Menu Engineer ottimizza i menù partendo dal food cost per massimizzare profitto e percezione di qualità. Nelle aziende più grandi, cresce l'importanza del Disability Manager, esperto di accessibilità, e dell'HSE Advisor, consulente per salute, sicurezza e ambiente. Le professioni più insolite (ma reali) L'indagine Fiscozen scova anche mestieri meno recenti ma decisamente particolari, a volte sorprendentemente remunerativi: L'annusatore di prosciutti (per valutarne la stagionatura). L'assaggiatore di cibo per animali. Il contatore di fagioli in aziende alimentari. Il guardiano di isole deserte. Il ricostruttore di scene del crimine con la pasta (per visualizzare traiettorie). Il sub raccoglitore di palline da golf. Il dormitore professionista (per testare materassi). Persino il fornitore di alibi professionali. "Al di là della curiosità, molti di questi lavori nascono da bisogni reali o dal desiderio di creare qualcosa di personale", conclude Mattiazzi. "La Partita Iva si conferma la scelta privilegiata per chi cerca libertà e vuole seguire le proprie passioni, specialmente per le nuove generazioni come la Gen Z, che rifiutano percorsi rigidi a favore di flessibilità, autonomia e realizzazione personale".
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