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Cronaca
Il grido per la pace di Papa Leone XIV: "Mai più guerra!"
Ieri 11-05-25, 19:37
AGI - "Mai più la guerra!". È il forte appello di Papa Leone XIV nel suo primo Regina Caeli che ha portato in piazza oltre 100 mila persone. Ricordando che l'8 maggio di 80 anni fa terminava "l'immane tragedia" della Seconda Guerra Mondiale, il Pontefice si è rivolto ai grandi del mondo per rilanciare il grido che fu dei suoi predecessori. "Mai più guerra!", che richiama subito a Paolo VI (e prima ancora a Pio XI e Pio XII). Ma un grido levato anche da Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Quest'ultimo aveva indicato lo scenario odierno come una "terza guerra mondiale a pezzi", e l'espressione è ripresa anche da Leone XIV che ha espresso il suo profondo dolore per "le sofferenze dell'amato popolo ucraino" per cui auspica una pace "autentica, giusta e duratura", e per quanto accade nella Striscia di Gaza, per la quale ha ribadito l'urgenza di un cessate il fuoco e di un aiuto umanitario alla "stremata popolazione civile". "Ma quanti altri conflitti ci sono nel mondo!", è l'amara affermazione di Prevost che ha affidato "alla Regina della pace questo accorato appello perché sia lei a presentarlo al Signore Gesù" per farci ottenere "il miracolo della pace". Piazza San Pietro era "vestita a festa": per il Giubileo delle bande musicali e lo spettacolo popolare, canti, palloncini e parate. E soprattutto un'ovazione da stadio appena il Papa si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni, la stessa dalla quale si è mostrato al mondo giovedì scorso dopo la sua elezione. Prima di recitare il Regina Caeli (lo ha fatto cantando), il Pontefice ha ricordato che oggi si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, e ha incoraggiato a pregare per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa, "la Chiesa ne ha tanto bisogno!". "Ed è importante - ha proseguito - che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli". Ha ripreso anche il Messaggio che Francesco scrisse dal Policlinico Gemelli, il 19 marzo, per l'odierna Giornata delle vocazioni, per incoraggiare i giovani: "Non abbiate paura! Accettate l'invito della Chiesa e di Cristo Signore!". La Festa della mamma Ma oggi è anche la Festa della Mamma e naturalmente Prevost ha rivolto un "caro saluto a tutte le mamme, con una preghiera per loro e per quelle che sono già in Cielo". Stamani il Papa aveva celebrato una messa nelle Grotte Vaticane, in prossimità della tomba di Pietro e nell'omelia aveva sottolineato: "Una delle espressioni più meravigliose dell'amore di Dio è l'amore che viene riversato dalle madri, soprattutto verso i loro figli e nipoti". Rimarcando anche l'importanza nella Chiesa del coraggio "nella testimonianza". L'esortazione è "sempre ascoltare la Parola di Dio". "Poi anche ascoltare gli altri, sapere costruire i ponti, sapere ascoltare per non giudicare, non chiudere le porte pensando che noi abbiamo tutta la verità e nessun altro può dirci niente. È molto importante ascoltare la voce del Signore, ascoltarci, in questo dialogo, e vedere verso dove il Signore ci sta chiamando", "camminiamo insieme nella Chiesa". Intanto al termine del Regina Caeli, si sono rotti i sigilli dell'appartamento papale apposti nel pomeriggio del 21 aprile scorso, in seguito alla morte di Francesco. Si presume quindi che Papa Leone XIV andrà a risiedere nel Palazzo apostolico lasciando la sua abitazione nell'ex Sant'Uffizio.
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