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Il Napoli ringrazia Pedro e resta a +1 sull'Inter. E' lotta a tre per un posto Champions
Ieri 18-05-25, 23:12
Parma-Napoli 0-0 Secondo pareggio consecutivo per il Napoli di Antonio Conte, ma la lotta scudetto resta ancora aperta: finisce 0-0 la sfida contro il Parma. Sarà decisiva l'ultima giornata, quando gli azzurri, che hanno un solo punto di vantaggio sui nerazzurri, ospiteranno il Cagliari già salvo. La squadra di Chivu ancora non ha raggiunto la salvezza. Le vittorie di Lecce ed Empoli lasciano tutto in bilico: sarà decisiva l'ultima giornata in casa dell'Atalanta. Quella del Tardini è stata una gara nervosa sin da subito. Antonio Conte ha schierato il 3-5-2 con Lukaku e Raspadori a comporre la coppia d'attacco. McTominay, invece, si è piazzato sul centro-sinistra, con la libertà di muoversi su tutta la trequarti. Chivu ha risposto affidandosi a un modulo speculare, con Pellegrino unico riferimento offensivo. I partenopei si sono affidati alle giocate di Politano, i ducali hanno sfruttato qualche ripartenza senza però spaventare Meret: tra i più propositivi Bonny, autore di un tiro-cross intercettato dal portiere del Napoli. Al 30' ancora Meret si è reso protagonista di un ottimo intervento sulla conclusione dalla distanza di Sohm. Gli ospiti sono andati vicino al vantaggio tre minuti più tardi quando Anguissa, con un sombrero e una conclusione al volo di sinistro, ha colpito il palo. I crociati hanno iniziato il secondo tempo con una conclusione pericolosa di Sohm disinnescata da Meret. Al 12', invece, il traversone teso dalla corsia destra di Politano è terminato sulla parte alta della traversa. Al 26' il Napoli ha sbattuto sul terzo legno della serata: su calcio di punizione dai 20 metri, McTominay ha colpito la traversa (decisivo il tocco di Suzuki). Il secondo tempo è scivolato via sull'onda del nervosismo e della paura. Il tecnico degli azzurri nel finale ha schierato tutti i giocatori offensivi a disposizione. Nervosismo in pieno recupero (13 i minuti totali): Conte e Chivu sono stati espulsi per proteste. Al 51' Doveri ha assegnato un calcio di rigore al Napoli per un fallo su Neres, ma dopo l'on-field review è stata cambiata la decisione per via di un fallo precedente di Simeone su Circati. Inter-Lazio 2-2 L'Inter sogna il sorpasso sul Napoli in vetta ma viene fermata dalla Lazio all'ultimo respiro: a San Siro termina 2-2 per effetto del gol di Pedro su rigore al 90', dopo che i nerazzurri erano stati avanti per due volte (reti di Bisseck prima e Dumfries dopo, risposte sempre dello spagnolo). Inzaghi deve fare a meno di Lautaro Martinez e sceglie Taremi come partner d'attacco per Thuram; a centrocampo, invece, si rivede Mkhitaryan. Baroni, invece, sorprende tutti schierando Vecino titolare sulla trequarti con Dia a sinistra, al posto dello squalificato Zaccagni. Si rivede, inoltre, Nuno Tavares. La prima parte di primo tempo è molto bloccata, con qualche squillo da una parte e dall'altra ma senza occasioni concrete. L'Inter tiene palla, la Lazio si difende con ordine. I nerazzurri aumentano la pressione e mettono in difficoltà gli ospiti, che però hanno un'occasione ghiottissima con Isaksen al 42': si invola in profondità ma, davanti a Sommer, sbaglia tutto calciando addosso al portiere svizzero. Gol sbagliato, gol subito: in pieno recupero, Bisseck risolve una mischia su calcio d'angolo e insacca sotto la traversa. Al rientro in campo, la Lazio appare più frizzante. L'Inter perde ritmo. Dopo alcune occasioni, al 72' arriva il pareggio: Vecino serve Pedro, che da pochi passi non sbaglia. Rete convalidata dopo revisione del Var. La reazione dell'Inter è immediata: al 79', su punizione battuta da Calhanoglu, Dumfries di testa riporta avanti i suoi. Ma su una giocata di Castellanos, Bisseck commette fallo di mano: dopo review, è rigore. Pedro segna il 2-2. Al 98' Arnautovic segna, ma in fuorigioco. L'Inter perde un'occasione, la Lazio scende a due punti dalla Juventus. Juventus-Udinese 2-0 La Juventus è ancora in controllo del proprio destino nella corsa alla prossima Champions League. I bianconeri vincono alla penultima giornata 2-0 contro l'Udinese grazie ai gol di Nico Gonzalez e Vlahovic, restano in quarta posizione e si presentano agli ultimi 90' con un punto di vantaggio sulla Roma e due sulla Lazio. Ottimo approccio alla partita da parte degli uomini di Tudor, che arrivano tre volte al tiro nei primi dieci minuti. Conceicao e Locatelli ci provano da fuori, poi al 10' Kolo Muani spreca davanti a Okoye. La Juventus resta stabilmente nella metà campo avversaria, ma senza trovare il gol. Yildiz, Cambiaso, Alberto Costa e infine Nico Gonzalez vanno vicino al vantaggio. Ma si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa, ancora la combinazione Okoye-palo nega il gol su iniziativa di Conceicao. Al 60' arriva il vantaggio: Nico Gonzalez ruba palla a Solet e segna su assist di Yildiz. Al minuto 88 Vlahovic chiude i conti su contropiede. La Juventus sale a quota 67. L'Udinese resta a 44 e chiuderà contro la Fiorentina. Roma-Milan 3-1 Dopo il ko con l'Atalanta, la Roma saluta la sua gente con un 3-1 al Milan che tiene viva la corsa al quarto posto e condanna i rossoneri a una stagione senza Europa. Record di spettatori (68.100) e grande emozione per l'ultima di Ranieri all'Olimpico. Al 3' la Roma passa con Mancini di testa su corner di Soulé. Il Milan, privo di Bondo, Hernandez, Walker e Chukwueze, prova a reagire ma al 20' Gimenez rifila una gomitata a Mancini: espulsione dopo VAR. Nonostante l'inferiorità numerica, il Milan pareggia al 39': Joao Felix segna su tap-in. Nella ripresa, Paredes al 13' sorprende Maignan su punizione e riporta avanti i suoi. Al 34', Svilar nega il pari a Leao. All'87', Cristante chiude la gara con un destro preciso. Finisce 3-1. La Roma può ancora sperare nella Champions League. Fiorentina-Bologna 3-2 La Fiorentina si aggrappa ad una rete di Moise Kean per potersi giocare nell'ultima giornata la possibilità di partecipare alla Conference League: servirà una vittoria ad Udine e contestualmente una sconfitta della Lazio in casa contro il Lecce. Proprio una rete del numero 20 gigliato, che viene da un periodo contraddistinto anche da vicende personali che lo hanno tenuto fuori in un momento chiave della stagione, decide la sfida contro il Bologna al termine di una gara ricchissima di emozioni, dove gli ospiti dell'ex Italiano hanno comunque dato fino all'ultima goccia di sudore pur essendo usciti solo tre giorni fa dalla vittoria in Coppa Italia. Raffaele Palladino decide di giocarsi le ultime chance per un posto nelle coppe dell'anno prossimo per la sua squadra rispolverando dal 1' la difesa a 4, con Comuzzo esterno, e con Dodo e Gosens in anomala posizione offensiva in appoggio al recuperato Kean. Italiano di contro lascia riposare alcuni senatori, affaticati, come Orsolini e Beukama, rilanciando Casale e Cambiaghi. Il primo tempo è di marca viola visto che i padroni di casa passano già al 13' grazie ad una percussione centrale di Parisi che al momento del tiro trova una deviazione vincente di Lucumi. Il Bologna ci mette un po' a reagire e tranne che una conclusione di Castro murata da Ranieri, e un destro a giro di Fabbian, alta sopra la traversa, creano troppo poco per pareggiare. L'1-1 arriva poco dopo l'ora di gioco sull'asse Orsolini-Dallinga, entrati poco prima, fra le proteste dei padroni di casa, in particolare di De Gea, per una possibile posizione di fuorigioco di Ndoye, non ravvisata dal Var. La Fiorentina si era fatta sentire col direttore di gara Zufferli anche nel finale di prima frazione per un contatto in area Lucumi-Fagioli. Il nuovo vantaggio gigliato al 66' con Richardson che si avventa su una corta respinta di Skorupski su conclusione iniziale di Parisi. Il Bologna trova però la forza di pareggiarla nuovamente sull'asse Ndoye-Orsolini al 78', assist del primo, gol del secondo. Il finale è tutto di Moise Kean: prima fallisce una clamorosa chance al 36', poi 3' piu' tardi segna il definitivo 3 a 2 facendo esplodere di gioia il Franchi.
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