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Politica
In Albania i migranti dei Cpr dall'Italia Per le opposizioni è "disumano"
29-03-2025, 01:23
AGI - I migranti nei Centri di permanenza per i rimpatri potranno essere trasferiti dall'Italia anche nel Cpr costruito a Gjader in Albania. Lo prevede il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri che contiene misure urgenti per "il contrasto dell'immigrazione irregolare". Così, in attesa della pronuncia della Corte europea di giustizia sui Paesi sicuri - e senza rinunciare al progetto di hub per la procedura accelerata di frontiera - il governo rilancia e punta a rendere subito operativi i centri (nati dopo l'accordo tra Roma e Tirana) ancora vuoti dopo i 'no' al trattenimento dei migranti arrivato dai tribunali italiani. Critiche delle opposizioni Il decreto 'compatta' il coro delle opposizioni che attaccano: "un'azione disumana e inutile, il Cpr più costoso della storia, una bufala, uno spot pagato dagli italiani", le critiche del centrosinistra. "Il provvedimento 'snello' varato dal Cdm prevede quindi il possibile spostamento nel Cpr in Albania dei migranti irregolari in Italia destinatari di un provvedimento di espulsione. Il centro per migranti a Gjader - costruito su un'area pianeggiante tra le montagne - è composto da tre blocchi principali: un centro di trattenimento (880 posti e ora in 'stand by' dopo le recenti sentenze dei tribunali italiani), un carcere (20 posti) e, appunto, il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) da 144 posti. Dichiarazioni di Matteo Piantedosi "Il decreto legge interviene sulla legge di ratifica non sul contenuto del protocollo Albania, rendendo possibile, utilizzando la struttura di Gjader, di trasferire le persone dall'Italia", spiega Matteo Piantedosi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Questo ci consentirà di ridare immediata riattivazione di quel centro che non perde le sue funzioni e non viene snaturato", precisa il titolare del Viminale. Approvata in Consiglio dei ministri anche la relazione annuale sui Paesi di origine sicuri senza variazioni rispetto all'aggiornamento del 2024. Una lista funzionale "alla riapertura come luogo in cui affrontare le procedure accelerate di frontiera", rimarca Piantedosi che si dice "fiducioso" sulla pronuncia dei giudici europei. Programmazione del primo trasferimento Intanto anche se non c'è ancora una data, il governo sta già programmando il primo trasferimento degli immigrati irregolari in Albania. "Non cambia nulla sui rimpatri. Dipende molto dalla nazionalità delle persone che vengono rimpatriate. Le modalità non cambieranno e saranno articolate a seconda degli accordi con i paesi", dice Piantedosi inserendo quella del Cpr in Albania dentro a un'operazione che "rafforza" la rete nazionale dei Centri per il rimpatrio presenti in Italia. Condanna delle opposizioni Le opposizioni insistono invece nel condannare "un inutile spreco di risorse" perché - questa la tesi - non potrebbero comunque rimpatriare dall'Albania quindi dovrebbero riportare gli irregolari in Italia. Un falso problema per il ministro dell'Interno. "Quando una persona deve essere rimpatriata - sottolinea Piantedosi - parte tutto un meccanismo di ricerca del posto e il trasferimento successivo prevede l'impiego di mezzi aerei o terrestri. Ecco perché facciamo un provvedimento a invarianza di spesa. Noi abbiamo per esempio un Cpr in Sardegna che forse è più lontano rispetto ai centri continentali e a quello dell'Albania. Quindi quello a Gjader sarà un trasferimento in un centro per noi assimilabile in tutto e per tutto a un centro che si trova sul territorio nazionale". Critiche del centrosinistra Argomenti che non convincono i partiti del centrosinistra. "Non solo Giorgia Meloni non riesce a chiedere scusa per i diritti calpestati e i soldi sprecati in Albania, ma - attacca la segretaria dem Elly Schlein - rincara la dose. Pur di mandare qualcuno nei centri in Albania rimasti sempre vuoti e coprire il fallimento totale della sua propaganda, lo vuole trasformare nel Cpr più caro della storia. 800 milioni di euro degli italiani che si potevano usare per assumere medici e infermieri". Commenti di Matteo Renzi e Giuseppe Conte Sulla stessa scia Matteo Renzi che nei giorni scorsi ha visitato la struttura di Gjader. "Oggi l'influencer Meloni approva il quarto decreto per trasformare la cattedrale nel deserto nel più costoso Cpr della storia", afferma il leader di Italia viva. Al coro si unisce il presidente di M5s, "è ormai chiaro a tutti che l'operazione Albania era una bufala come il blocco navale: in realtà 'non fun-zio-na-no', si continua a sbarcare in Italia e non c'è alcun effetto deterrenza", dice Giuseppe Conte. Critiche di altri esponenti politici Alza i toni, Nicola Fratoianni deputato di Avs che stigmatizza "la trasformazione dei centri albanesi in Cpr decisa in Consiglio dei ministri" come "una azione tanto disumana quanto inefficace e inutile". Per Angelo Bonelli, la premier "copre il flop Albania con nuovo decreto". Critico anche il segretario di Più Europa, Riccardo Magi che definisce il provvedimento dell'esecutivo "un vero e proprio abuso, con tinte cialtronesche, da parte di un governo non nuovo a questi atti fuori dal diritto e dall'umanità".
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