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Estero
In soli 4 Paesi si concentra più del 90% dei morti per colera in Africa
Oggi 23-05-25, 01:32
AGI - Angola, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo sono oggi l'epicentro dell'emergenza colera in Africa. Secondo quanto riferito giovedì dall'Agenzia di sanità pubblica dell'Unione Africana, questi quattro Paesi da soli concentrano l'84% dei casi e il 92% dei decessi legati alla malattia nel continente. A confermare la gravità della situazione è stato Yap Boum, funzionario di Africa CDC, intervenuto in una conferenza stampa online. “Angola, Sudan, Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo stanno vivendo gravi focolai di colera”, ha dichiarato Boum, sottolineando l'urgenza di una risposta regionale, strutturata e coordinata per evitare che la malattia si diffonda ulteriormente nel resto del continente. Da inizio anno sono stati registrati oltre 115 mila casi e più di 2.400 morti in venti Paesi africani, con una situazione particolarmente drammatica in Sud Sudan, dove si contano quasi 42 mila contagi e circa 850 decessi. Il ruolo dell'acqua Il colera, ha spiegato ancora Boum, non è solo una questione medica. È anche – e forse soprattutto – un problema legato all'accesso all'acqua pulita e sicura. “Servono attrezzature mediche e protocolli adeguati per la cura dei pazienti, ma senza acqua potabile disponibile sarà praticamente impossibile contenere l'epidemia”, ha aggiunto. Per questo motivo, ha ribadito, è fondamentale un approccio multisettoriale che metta insieme sanità, infrastrutture, risorse idriche e igiene pubblica. La malattia, causata dal batterio Vibrio cholerae, si trasmette per via oro-fecale attraverso il consumo di cibo o acqua contaminati. I sintomi principali includono diarrea acquosa intensa e disidratazione rapida, che possono portare alla morte in poche ore se non trattati per tempo. Sebbene si tratti di una malattia curabile, la rapidità con cui si diffonde e le condizioni ambientali in molte regioni africane rendono il contenimento estremamente complesso. Il quadro attuale evidenzia con forza la necessità di interventi strutturali e duraturi. Il colera, infatti, è la spia evidente di un problema più profondo: l'insufficienza cronica di servizi essenziali come l'accesso all'acqua potabile, la gestione dei rifiuti e la sanità di base. Senza affrontare queste radici strutturali, le epidemie continueranno a ripresentarsi ciclicamente, con conseguenze tragiche per le popolazioni più vulnerabili.
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