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Cronaca
Inchiesta 'Doppia curva': 7 arresti per usura ed estorsione. Ai domiciliari l'ex socio di Maldini e Vieri
Oggi 05-05-25, 15:07
AGI - Nuovo capitolo dell'indagine "Doppia Curva" condotta dalla Procura di Milano. La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito sette arresti per usura, estorsione ed emissione di fatture inesistenti. L'aggravante mafiosa e i provvedimenti restrittivi Nella nuova indagine della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano viene contestata anche l'aggravante della modalità mafiosa. Cinque indagati sono finiti in carcere, altri due ai domiciliari. Il ruolo della cosca Bellocco Per alcuni dei reati per cui si procede, viene spiegato in una nota, è stata contestata l'aggravante della finalità mafiosa, per avere agevolato, secondo l'accusa, la cosca mafiosa facente capo alla famiglia Bellocco. Approfondimenti investigativi Tutte le vicende erano già emerse nel corso degli altri filoni ma sono state "approfondite e meglio delineate attraverso le dichiarazioni delle persone offese, gli interrogatori del collaboratore di giustizia Andrea Beretta e l'effettuazione di mirati approfondimenti di natura economica e finanziaria". Estorsioni e prestiti usurari Le estorsioni riguardano in particolare versamenti di denaro illecitamente pretesi dal gestore dei parcheggi dello Stadio Meazza per garantirsi una sorta di "tranquillità ambientale", il recupero di somme di denaro connesse a prestiti di natura usuraria, finanziamenti per attività economiche e il tentativo di estromettere Beretta dalla gestione della sua società di merchandising. Interessi fino al 400% Il reato di usura contestato riguarda, invece, prestiti elargiti da più persone, tra le quali, secondo l'impostazione accusatoria, anche Antonio Bellocco, vittima di un omicidio, a un imprenditore comasco, dal quale sono stati pretesi interessi fino al 400% e che negli ultimi mesi avrebbe subito minacce per indurlo a versare quanto pattuito. Arrestato anche l'ex socio di Paolo Maldini Tra i sette arrestati c'è anche Mauro Russo, già socio di Paolo Maldini e di Christian Vieri. I due ex calciatori della Nazionale non sono in alcun modo coinvolti nell'inchiesta. Il gip ha disposto per Russo i domiciliari con le accuse di usura ed estorsione. Gli altri sono Francesco Intagliata, Filippo Monardo, Giuseppe Orecchio, Domenico Sità, Davide Scarfone e Carmelo Montalto. Il gip, "imposto il pizzo per la tranquillità dello stadio" Nella nuova ordinanza di custodia dell'inchiesta 'Doppia Curva', viene sottolineato che gli indagati sarebbero stati responsabili di una "condotta che evoca meccanismi operativi propri della criminalità mafiosa, capace di imporre il pizzo per la tranquillità nei territori in cui opera: allo stesso modo, la criminalità organizzata celata dietro il paravento della curva Nord impone il pagamento di un prezzo per la tranquillità in quello che è il suo territorio, lo stadio". Andrea Beretta e Vittorio Boiocchi, ex capi della curva nerazzurra, il primo ora collaboratore di giustizia, il secondo vittima dell'omicidio, si sarebbero fatti versare da un imprenditore, G.Z., gestore di parcheggi al Meazza, 4mila euro mensili per un totale di circa 60mila per due anni. Intermediario di questa estorsione sarebbe stato Giuseppe Caminiti (non tra gli arrestati) che "riceveva le singole richieste e se ne faceva latore a G.Z., calmierava gli appetiti di Boiocchi, si curava pure di provvedere egli stesso (o di far provvedere) alla consegna della somma oggetto dell'estorsione, prelevandola sovente dagli incassi dei parcheggi dei G.Z.(quando non anticipandoli personalmente, salvo rivalersi sull'imprenditore". Il gip Domenico Santoro evidenzia che la "ratio della dazione estorsiva si ravvede dalle capacità minatorie di cui i capi della curva erano intrinseci portatori, non solo in ragione dei precedenti penali, per aver commesso reati violenti, ma, soprattutto, per la posizione rivestita quali apicali esponenti degli Ultras della tifoseria di FC Internazionale, aspetto capace, di per sè, di generare effetto intimidatorio". A riprova di questo vengono riportate diverse intercettazioni. "Io non voglio casini con la curva e lui mi ha presentato i vecchi capi, Wally, Corrado e quell'altro Vittorio (Boiocchi) e mi ha detto, consigliandomi dai 7/800... 1.000 per la coreografia'" dice in un'occasione G.Z. al suo interlocutore. Per il giudice si può parlare di "estorsione ambientale", cioe' "quella particolare forma di estorsione che viene perpetrata da soggetti notoriamente inseriti in pericolosi gruppi criminali, che spadroneggiano in un determinato territorio e che è immediatamente percepita dagli abitanti di quella zona come concreta e di certa attuazione, stante la forza criminale dell'associazione di appartenenza del soggetto agente". In questo caso, il territorio sarebbe stato quella parte di Curva Nord in cui sarebbero maturati i reati.
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