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Estero
Incursione di droni russi in Polonia, Varsavia invoca art.4 Nato
Oggi 10-09-25, 14:20
AGI - Il governo polacco ha invocato l'articolo 4 della Nato, che impegna gli alleati a consultarsi per valutare l'entità di una minaccia nei confronti di un membro, in seguito all'incursione di alcuni droni, presumibilmente russi, nel suo spazio aereo. Ad annunciarlo al Parlamento è stato il primo ministro polacco, Donald Tusk, dopo una riunione di emergenza all'alba con i vertici della difesa e il presidente Karol Nawrocki, che ha parlato di un "momento senza precedenti nella storia dell'alleanza". Dettagli dell'incursione e reazioni Di certo, per ora, c'è infatti che mai in precedenza droni erano stati abbattuti nei cieli di un Paese Nato. L'entità dell'attacco, durato tutta la notte, non è invece ancora chiara. Tusk ha riferito di aver registrato 19 violazioni dello spazio aereo e di aver abbattuto almeno 3 droni, in un'operazione che ha coinvolto anche caccia olandesi e aerei da ricognizione italiani. Finora sono stati rinvenuti i resti di 7 droni e di un proiettile non identificato. Nessuno è rimasto ferito e si segnalano solo danni a un'abitazione e a un'auto a Wyryki, nel voivodato orientale di Lublino. Avvertimenti dall'Ucraina Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato di aver avvertito in modo tempestivo Varsavia dei droni diretti verso il suo territorio, che sarebbero parte dello stormo di centinaia di 'Shahed' scagliato stanotte da Mosca verso l'Ucraina. Il leader di Kiev ha colto l'occasione per tornare a chiedere ai partner europei di creare un sistema comune di difesa aerea contro queste minacce. Zelensky non ha dubbi: il presidente russo, Vladimir Putin, ha "tentato di umiliare un Paese chiave" e ha creato un "precedente pericolosissimo". Che la Russia abbia violato di proposito lo spazio aereo polacco è però tutt'altro che sicuro. Valutazioni e scenari possibili Tusk ha affermato che non c'è alcuna ragione di discutere di uno stato di guerra, per quanto l'episodio mostri la necessità di "prepararsi a diversi scenari". La Nato, secondo fonti interne, non starebbe trattando l'accaduto come un attacco e il suo segretario generale, Mark Rutte, ha spiegato che è ancora in corso la valutazione dell'intenzionalità dello sconfinamento, comunque "assolutamente sconsiderato" e "assolutamente pericoloso". Si sbilancia maggiormente l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera e di Sicurezza, Kaja Kallas, per la quale "le indicazioni suggeriscono" che l'incursione "sia stata intenzionale, non accidentale". La versione della Bielorussia A sostenere la tesi dell'incidente è invece la Bielorussia, ambigua alleata di Mosca, che ha rivendicato di aver aiutato la Polonia a localizzare i droni e a intercettarli. Secondo il Capo di Stato Maggiore di Minsk, Pavel Muraveiko, stanotte numerosi apparecchi sono stati mandati fuori rotta dai sistemi elettronici di difesa delle due nazioni in guerra, tanto che alcuni apparecchi ucraini avrebbero finito per sorvolare la Bielorussia per errore e sarebbero stati abbattuti con il contributo della Polonia stessa. Reazioni dalla Russia Nessun commento ufficiale dal Cremlino, che ha affermato di non aver ricevuto alcuna richiesta di contatto da Varsavia. "I vertici dell'Ue e della Nato accusano la Russia di provocazioni ogni giorno, il più delle volte senza nemmeno provare a presentare alcun argomento", si è limitato ad asserire il portavoce di Putin, Dmitry Peskov. L'incaricato d'affari russo in Polonia, Andrei Odarsz, convocato d'urgenza dal ministero degli Esteri di Varsavia, ha dichiarato, da parte sua, che al momento non c'è alcuna prova che gli aeromobili intrusi provenissero dalla Federazione.
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