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Cronaca
La Giunta approva la delibera per cedere San Siro, ma il comune si spacca
Oggi 17-09-25, 18:34
AGI - La giunta del Comune di Milano ha approvato la delibera per la vendita a Inter e Milan dello stadio di San Siro e delle aree circostanti. Lo ha annunciato in conferenza stampa la vicesindaca Anna Scavuzzo, che nelle ultime settimane ha seguito la trattativa dopo le dimissioni di Giancarlo Tancredi. "La giunta ha esaminato favorevolmente la proposta che arriverà in commissione e in consiglio. È stato un lavoro importante, ringrazio il consiglio comunale che ci ha dato il perimetro per costruire questo processo, in un continuo dialogo", ha detto Scavuzzo. "In giunta c'è stato un ampio dibattito, l'assessora Elena Grandi ha espresso parere negativo" alla delibera, in linea con la posizione contraria del suo partito, Europa Verde. Lo ha spiegato la vicesindaca del Comune di Milano Anna Scavuzzo in conferenza stampa, convocata dopo la giunta che ha approvato la delibera per la vendita di San Siro e delle aree a Inter e Milan. Delibera non emendabile "Ovviamente il Consiglio è sovrano, ma siccome la proposta è integrata con le relazioni degli advisor, di fatto non è possibile accettare nessun emendamento perché andrebbe a inficiare l'equilibrio delle relazioni. L'obiettivo è affrontare delibera con il conforto del lavoro degli advisor che ci hanno aiutato. Di fatto, anche se ci fossero gli emendamenti, non sarebbero accolti. Gli Ordini del giorno invece possono essere accettati". Ha spiegato Scavuzzo in conferenza stampa parlando del passaggio in consiglio comunale della delibera sulla vendita di San Siro a Inter e Milan, che si preannuncia teso. "La presidente dell'aula Elena Buscemi - ha poi aggiunto - ha già dato comunicazione della delibera a tutti i consiglieri, che da oggi hanno il materiale. Ora la palla passa al consiglio per entrare nel merito". Da venerdì saranno convocate le commissioni per l'illustrazione della delibera a cui seguirà il dibattito in aula, probabilmente il 25 settembre, al più tardi il 29 settembre, perché la proposta dei club scadrà il 30 settembre. L'assessore che ha votato NO "Oggi io ho espresso la mia contrarietà alla delibera nei suoi contenuti, pur riconoscendo il grandissimo lavoro fatto dalla vicesindaca e da tutta l'amministrazione per migliorarla e sono certa che sia stata migliorata. Però nel nostro programma elettorale c'era scritto chiarissimo che San Siro per noi era un elemento dirimente e che avremmo sempre votato contrario, perché crediamo che possa avere un altro destino". Lo ha detto l'assessora all'Ambiente del Comune di Milano Elena Grandi (Europa Verde). Un'operazione immobiliare da 197 milioni La proposta di delibera consiliare per la vendita a 197 milioni di euro del compendio immobiliare comprensivo dello stadio 'Giuseppe Meazzà, quale 'Grande Funzione Urbana San Siro'. Il Comune parteciperà per un massimo di 22 milioni. Il Compendio immobiliare 'Ambito GFU San Siro' è un insieme continuo di aree e immobili localizzati tra le vie Achille, Tesio, Harar, Dessiè, dei Piccolomini, comprensivo dello Stadio 'Giuseppe Meazza', e insiste su una superficie territoriale di circa 280mila metri quadri. I diritti edificatori sono pari a 98.321 mq di superficie lorda e l'indice di edificabilità previsto dal PGT vigente è pari a 0,35 mq/mq. Il DOCFAP, il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, presentato dalle Società (e pubblicato sul sito istituzionale del Comune), suddivide l'intervento in due stralci funzionali, lo 'Stralcio Stadio' e lo 'Stralcio Plurivalentè. Le opere riguarderanno principalmente la costruzione del nuovo Stadio, lo spostamento e la riqualificazione del tunnel Patroclo, la parziale demolizione e messa in sicurezza del 'Meazza' e la realizzazione di verde pubblico per una superficie pari al 50% dell'intera GFU. Il soggetto acquirente sarà un veicolo societario controllato da Inter e Milan, che comunque sottoscriveranno il contratto. Il prezzo di vendita, come era stato stimato dall'Agenzia delle Entrate, è pari a 197.075.590 euro; 73 milioni saranno versati al Comune di Milano contestualmente alla sottoscrizione del contratto, la restante parte sarà rateizzata e garantita da apposite fideiussioni bancarie o assicurative. Sono inoltre previste fideiussioni a garanzia della realizzazione del nuovo Patroclo, del verde e della parziale demolizione e consolidamento del 'Meazza'. Le clausole per impedire operazioni speculative La proposta prevede una serie di clausole a tutela dell'operazione, volte a impedire eventuali operazioni speculative e ad assicurare la valorizzazione e lo sviluppo del territorio in termini sociali, economici e ambientali. Tra queste: la clausola 'earn out' che obbliga i club milanesi a versare al Comune una percentuale delle plusvalenze generate in caso di vendita a terzi nell'arco dei primi 5 anni dalla sottoscrizione del contratto; la risoluzione del contratto di vendita, con riconsegna dei beni al Comune dietro restituzione del corrispettivo versato fino a tale data, qualora non sussistano i presupposti di legge per l'avvio dei lavori, nei termini indicati dalla delibera; il divieto di alienazione entro certo termini contrattuali. Ancora, in caso di trasferimento a terzi di tutte o parte delle aree a un prezzo pari o inferiore a quello di acquisto, il Comune potrà esercitare il diritto di prelazione. Saranno poi in carico alle società alcuni obblighi, tra cui quello di mantenere il controllo sugli acquirenti per un periodo di 15 anni dall'atto di vendita e di garantire i requisiti di onorabilità di eventuali nuovi soci. Il progetto prevede che il 50% dell'intero comparto resti a verde: almeno 80mila mq - di cui 50mila mq di verde profondo - torneranno di proprietà comunale al termine dei lavori, mentre la manutenzione resterà in carico alla parte acquirente per almeno 30 anni. Inoltre, secondo condizioni stabilite dal Comune, l'intervento complessivo di riqualificazione dell'ambito GFU San Siro dovrà tendere alla neutralità carbonica: gli interventi compensativi delle emissioni residue di CO2 saranno da effettuarsi esclusivamente nel territorio di Milano. L'impianto, la cui capienza è stata stabilita in almeno 70mila posti, e l'intero compendio, dovranno essere progettati e realizzati in modo da assicurare la piena accessibilità e fruibilità a tutte le categorie di utenti. Per quanto riguarda la rimozione dell'attuale tunnel Patroclo e le opere di bonifica della GFU, l'Amministrazione comunale sosterrà una quota dei relativi costi fino a un massimo di 22 milioni di euro.
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