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La Nasa punta su Marte ma non intende regalare la Luna ai cinesi
10-04-2025, 15:47
AGI - La Nasa cambia strategia e darà priorità all'invio di astronauti su Marte, cercando però di non 'regalare' la Luna ai cinesi. Lo ha annunciato Jared Isaacman, scelto da Donald Trump per guidare l'agenzia spaziale statunitense, spostando l'attenzione dal ritorno sulla Luna. La missione lunare "Artemis" Sebbene la missione lunare "Artemis" sia stata annunciata durante il primo mandato di Trump, da allora il presidente ha deciso di assecondare le ambizioni del suo grande sostenitore Elon Musk e di andare direttamente sul pianeta rosso, lasciando di fatto la Luna alla Cina e agli altri Paesi ansiosi di riempire lo spazio lasciato dagli americani. Priorità a Marte "Daremo priorità all'invio di astronauti americani su Marte", ha dichiarato Isaacman alla commissione del Senato chiamata a valutare la sua nomina, "e lungo il percorso, avremo inevitabilmente le capacità per tornare sulla Luna e determinare i benefici scientifici, economici e per la sicurezza nazionale derivanti dal mantenimento di una presenza sulla superficie lunare". Elon Musk e SpaceX Musk ha fondato la sua azienda spaziale SpaceX con l'idea di rendere l'umanità una specie multiplanetaria. Isaacman, diventato miliardario grazie ai pagamenti elettronici, è uno stretto alleato di Musk e ha volato nello spazio due volte come passeggero di una missione SpaceX. Risposta ai timori dei senatori Ai timori dei senatori, che temono di vedere andare sulla Luna i taikonauti o i cosmonauti prima che un astronauta torni a piantare la bandiera a stelle e strisce, ha replicato che la missione marziana non è incompatibile con quella sul satellite della Terra. "Voglio assolutamente vederci tornare sulla Luna", ha detto, aggiungendo di non credere che la Nasa debba prendere "una decisione binaria tra Luna e Marte, o che la Luna debba venire prima di Marte". La possibilità di un doppio obiettivo "Penso che potremmo parallelizzare questi sforzi e fare l'impossibile, che è in primo luogo il motivo per cui i contribuenti americani hanno finanziato la Nasa", ha aggiunto, spiegando che il ritorno sulla Luna sarebbe un "primo passo". La Luna e la sicurezza nazionale Ted Cruz ha sottolineato il valore strategico della Luna per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. "Dobbiamo mantenere la rotta: un drastico cambiamento di priorità in questa fase significherebbe quasi certamente una Luna rossa, cedendo terreno alla Cina per le generazioni a venire", ha dichiarato il senatore repubblicano del Texas, lo Stato che ospita l'enorme Johnson Space Center della Nasa. "Mi riesce difficile pensare a un errore più catastrofico che dire alla Cina comunista: 'La Luna è vostra'". La risposta di Isaacman Ma Isaacman ha insistito che è possibile "tracciare una rotta per Marte in linea con la visione del presidente di tornare sulla Luna prima che i cinesi possano arrivarci".
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