s

Economia e Finanza
La svolta di Apple sui pagamenti fuori dall'App store
Oggi 03-05-25, 06:29
AGI - Apple consente ora agli editori di app negli Stati Uniti di utilizzare una piattaforma di pagamento diversa dall'App Store dell'azienda, senza costi e commissioni, per ottemperare a una storica sentenza del tribunale. Il gruppo ha recepito questo importante cambiamento aggiornando il regolamento applicativo, pubblicato sul suo sito web. Mercoledì, il giudice federale Yvonne Gonzalez Rogers di Oakland, California, ha accusato Apple di non aver rispettato la sentenza emessa piu' di tre anni fa, che teoricamente le impone di aprire gli iPhone agli app store della concorrenza. Nel settembre 2021 il magistrato ha stabilito che Apple non poteva più obbligare gli editori di app a utilizzare l'App Store, il suo negozio online, nonché il suo sistema di pagamento, che addebita una commissione media del 30%. La spinta delle autorità di regolamentazione Finora l'esclusività dell'App Store ha rappresentato un'enorme fonte di entrate per Apple. Il settore dei servizi, che comprende l'app store, le piattaforme di streaming musicale (Apple Music) e video (Apple TV), nonché l'archiviazione remota dei dati (iCloud), rappresenta ora il 28% del fatturato dell'azienda. ( In Europa, il Digital Markets Act (DMA), entrato in vigore lo scorso anno, impone ai sei maggiori player tecnologici del mondo, tra cui Apple, di aprire le proprie piattaforme alla concorrenza. Sotto la pressione delle autorità di regolamentazione e dei tribunali, Apple aveva già consentito ad alcuni editori di utilizzare un altro sistema di pagamento, tramite un sito web, ma applicava comunque una commissione del 27%. Le novità da Cupertino Nella nuova versione del regolamento non è menzionata alcuna commissione, il che significa che l'utilizzo di una piattaforma di terze parti è ora gratuito. La modifica, allo stato attuale, si applica solo agli Stati Uniti. Nella decisione emessa mercoledì, Gonzalez Rogers ha ordinato in particolare ad Apple di non addebitare più alcuna commissione sulle transazioni effettuate al di fuori del suo app store. Inoltre, gli viene chiesto di non inviare più messaggi agli utenti che desiderano utilizzare un'applicazione o uno store di terze parti, se non per informarli che non stanno utilizzando l'App Store. Apple ha spiegato in un messaggio pubblicato sul suo sito web che l'aggiornamento delle sue normative aveva lo scopo di "conformarsi a una sentenza di un tribunale degli Stati Uniti". Il gruppo ha dichiarato che intende presentare ricorso.
CONTINUA A LEGGERE
7
0
0