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Economia e Finanza
L'agroalimentare resta una leva vitale per l'economia del Meridione
Ieri 11-06-25, 01:42
AGI - L'agrifood rappresenta una delle leve più vitali per lo sviluppo del Mezzogiorno. È quanto emerge dai dati del rapporto Prometeia presentati a Salerno nel corso di un'iniziativa promossa da UniCredit e Confindustria Salerno che ha fatto riunire circa 120 tra imprenditori, stakeholder istituzionali e attori della filiera. La Campania - secondo il report - si conferma al centro del panorama agroalimentare nazionale, contribuendo per il 5,8% al fatturato del settore in Italia e impiegando il 6,3% degli addetti. Ancora più significativa la performance nell'export: con oltre 5,7 miliardi di euro di valore nel 2024 e una crescita media annua superiore al 10% dal 2019, la regione detiene l'8,2% dell'intero export agroalimentare italiano. Proprio l'export ha un peso rilevante sull'economia regionale, pari al 39% del valore produttivo, contro una media nazionale del 27%. I prodotti Specialità sono la lavorazione e la conservazione di cereali, l'ortofrutta trasformata e il lattiero-caseario, dove le imprese campane registrano margini operativi tra i più elevati d'Italia. A trainare il settore è la provincia di Salerno, che guida la produzione regionale con un valore di 5,7 miliardi di euro, di cui 2,7 destinati all'export. Anche Napoli si distingue per una forte vocazione nei settori dolciario, caffè e pasta, grazie a un tessuto produttivo vivace e identitario. La specialità della Campania Il tessuto imprenditoriale campano è composto per oltre il 70% da micro e piccole imprese, dinamiche ma frammentate che rappresentano complessivamente il 52% del valore dell'agrifood regionale, e circa il 40% dei conduttori agricoli ha più di 60 anni, evidenziando l'urgenza di un ricambio generazionale accompagnato da strumenti di finanza evoluta e supporto consulenziale. In risposta a queste sfide, UniCredit ha annunciato l'avvio di un osservatorio permanente sulla filiera agrifood in collaborazione con Confindustria Salerno, con l'obiettivo di monitorare i trend, favorire l'accesso ai mercati e costruire connessioni strategiche tra imprese, istituzioni e capitale privato. L'istituto bancario ha promosso, inoltre, una sessione di incontri B2B per mettere in contatto aziende del territorio con buyer e seller internazionali selezionati, così da facilitare occasioni di matching commerciale e tavoli tematici di confronto settoriale. “Il nostro impegno - spiega Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di UniCredit - è trasformare il potenziale del territorio in una leva concreta di sviluppo industriale, sostenibile e competitivo. L'agroalimentare non è solo una vocazione economica, ma una risorsa strategica per raccontare e rilanciare il Sud, in Italia e nel mondo”. Per il presidente di Confindustria Salerno, Antonio Sada, “la finanza, oggi più che mai, rappresenta il ponte tra identità territoriale e innovazione industriale. Sostenere le nostre imprese vuol dire investire nel futuro del Paese”.
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