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L'allarme dell'intelligence ucraina: la Russia attaccherà i Paesi Baltici nel 2027
Oggi 20-12-25, 11:58
AGI - La Russia ha anticipato i tempi di un'aggressione ai Paesi Baltici: l'attacco potrebbe scattare non più nel 2030, come più volte ipotizzato, ma nel 2027. A sostenerlo in un'intervista è stato il capo dell'Intelligence ucraina, Krylo Budanov, riferisce Rbc. "Secondo il piano originario, la Federazione Russa doveva essere pronta ad agire nel 2030. Ora i piani sono stati aggiustati, rivisti nella direzione di ridurre le scadenze per il 2027," ha assicurato Budanov. A motivare il Cremlino, ha spiegato, la percezione che la Russia sia un impero che può esistere solo attraverso la costante espansione della sua influenza. Il fianco fragile dell'Europa E per espandersi c'è una sola direzione possibile. "A nord c'è l'Oceano Artico e nel cerchio più esterno c'è l'America. Non è un'opzione, perché farebbe del male", alla Russia, ha spiegato. "A est c'è l'Oceano Pacifico e di nuovo l'America" e dunque la stessa considerazione. "A sud c'è la Cina e sarebbe catastrofico", ha proseguito. Dunque c'è un solo fianco "fragile", quello con l'Unione europea. I prossimi obiettivi di Mosca I primi a cadere sotto l'occupazione russa sarebbero i Paesi Baltici, ma Mosca non si fermerà lì secondo Budanov. La Polonia sarebbe il bersaglio successivo, non di conquiste territoriali, ma di azioni militari.
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